Sunday, May 31, 2020

Litfiba live in France (1985)

Il concerto che vi proponiamo questa domenica ci fa fare un salto nel passato, con uno degli artisti con cui abbiamo aperto la trasmissione di ieri (qui il podcast).

Parliamo di Gianni Maroccolo, che avremo il piacere di ospitare nuovamente sabato prossimo per presentare in anteprima il suo disco con Edda, e che oggi ritroviamo con la band con cui si è fatto conoscere, i Litfiba. Un gruppo seminale del rock italiano, che oggi ritroviamo nel 1985, freschi di pubblicazione del loro primo album, Desaparecido, su un palco in Francia di fronte ad un folto pubblico.

Emozionante potersi godere queste splendide versioni live di brani storici, curioso rivederli così giovani.. enjoy!!



Saturday, May 30, 2020

Perturbazione, Populous e tante altre novità nel podcast della settimana, già online!!

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Perturbazione e Populous, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
Servi dei serviEdda e Marok
3
AfroditeHugomorales
4
PilloleAriete
5
Il mio nemico invisibile (feat. Rancore)Daniele Silvestri
6
Vengo dal Colosseo (20.20 edition)Piotta
7
House of Keta
(feat. M¥SS KETA, Riva & Kenjii)
Populous
8
Flores no mar (feat. Emmanuelle)Populous
9
Fire in the JungleGodblesscomputers
10
Un’altra estateDiodato
11
BoxeMaestro Pellegrini
12
Le sigarette dopo il sessoPerturbazione
13
Come i ladriPerturbazione


In onda stamattina, ospiti Populous & Perturbazione!!

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: anche, anzi soprattutto in questo periodo particolare, non vi facciamo mancare gli abituali 90 minuti di ottima musica.

Vi proporremo come sempre un programma molto denso, incluse tante novità e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Edda e Marok, Daniele Silvestri feat. Rancore, Diodato, Piotta, Godblesscomputers, Maestro Pellegrini, Hugomorales ed Ariete.
La prima intervista della settimana vedrà protagonista un artista che dai primi anni duemila porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo.

Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia: producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per il web, musei e sfilate di moda. Con cinque album all’attivo, nel corso della sua ormai lunga carriera si è guadagnato una lunghissima serie di recensioni entusiastiche non solo fra i media specializzati italiani, ma anche europei e mondiali, imponendosi con sempre maggior autorevolezza come artista trasversale in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione. Se i suoi primi lavori fluttuavano fra indietronica e hiphop, con Night Safari si apre ai suoni del mondo: influenze world music (Africa e Oriente in testa) si fondono alla perfezione con l’elettronica di stampo europeo. Dopo una permanenza a Lisbona, nel 2017 arriva Azulejos, in cui l’attenzione si rivolge al Sudamerica e in particolare alla cumbia, che per la prima volta in Italia viene rivisitata in chiave elettronica.

W è il suo nuovo album, uscito il 22 maggio per La Tempesta International in Italia e Wonderwheel Recordings nel resto del mondo. W (che sta per Women) è un omaggio ad un immaginario musicale femminile libero ed eterogeneo, un omaggio alle donne che negli ultimi anni lo hanno ispirato. Donne che cantano, scrivono, compongono, suonano. Vengono dall’Italia, dal Giappone, ma anche dall’Argentina, Brasile e Messico. Icone, ma anche amiche. E così Populous in ognuna delle dieci tracce si fa accompagnare da alcune delle artiste indipendenti che più stima: Sobrenadar, Kaleema, Sotomayor, Emmanuelle, Barda, Weste, Cuushe e le italiane M¥SS KETA, L I M, Matilde Davoli e Lucia Manca. Collaborazioni che nascono dalla ricerca della propria libertà sessuale, dal moto perpetuo, dal viaggio costante, fisico e musicale. Mettendo in musica la propria identità queer, Populous celebra una femminilità al di fuori degli stereotipi, meno definita dal genere e accomunata dall’unicità che è la miglior risposta all’omologazione imposta dal machismo ancora imperante nell’industria musicale.


Saremo poi particolarmente felici di dare il bentornato ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso ospitato in trasmissione.

L'ultima volta è stata ormai quattro anni fa (qui il podcast), nell'ambito di una "monografia perturbata", su e con i Perturbazione, che avevano pubblicato giusto il giorno prima Le storie che ci raccontiamo, ad oggi il loro ultimo album. Non ci eravamo infatti limitati a presentarlo, ma avevamo ripercorso un po' tutta l'ormai lunga storia della band di Rivoli, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore e del loro cantante, Tommaso Cerasuolo. Avevamo avuto l'onore della prima intervista in assoluto su questo nuovo disco, registrato e prodotto a Londra dal grande Tommaso Colliva, che ha proseguito il loro splendido percorso, senza dubbio fra le espressioni più alte del Pop italiano.

Dopo tanta attesa, ieri Ala Bianca ha pubblicato il loro nuovo lavoro, di cui avevamo iniziato a parlare con Cristiano Lo Mele, il loro chitarrista nostro ospite ad inizio gennaio per il nuovo disco dei Totò Zingaro (qui il podcast). (dis)amore, è l'ottavo disco di studio, un disco doppio, un concept album di 23 canzoni che uscirà sulle piattaforme digitali e sarà disponibile in cd e vinile. Scritto, arrangiato e suonato dai Perturbazione, (dis)amore è un album che parte, si sviluppa e si conclude attraverso il racconto di una storia. Una storia d’amore. E di disamore. Due persone, di cui non sappiamo nulla. Possono avere qualunque età, possono vivere e muoversi ovunque. Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e che stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più. A non riconoscersi. Tutto qui, ma solo apparentemente. Perché la storia è raccontata in ordine cronologico, con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto fra i due protagonisti. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le crepe, le bugie, i silenzi, i muri, la distanza, il dolore, le assenze.


READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, May 29, 2020

Gegè Telesforo, nuovo singolo e video: Mille petali (feat. Simona Severini)

Un mese e mezzo fa abbiamo ospitato quello che non è solo un musicista di valore, ma anche un ottimo presentatore radiofonico e televisivo, Gegè Telesforo.

Il 27 marzo è uscito Il mondo in testa, il dodicesimo album di una carriera di cantante, polistrumentista e produttore che lo ha portato a collaborare con i grandi del jazz italiano e mondiale, ed a vincere il Jazzit Award come miglior voce maschile ininterrottamente dal 2010 ad oggi. In questo nuovo disco, "realizzato nell’arco di un anno e mezzo, dopo una serie di produzioni dedicate al mercato internazionale, torna a scrivere testi in italiano, avvalendosi di alcuni dei più talentuosi musicisti della nuova generazione. Si potrebbe dire che tutto l’intero lavoro è un inno all’Amore per la vita, per la natura, che parla di incontri e scoperte di un viaggiatore sempre circondato da suoni e ritmi."

Un ottimo disco, foriero di good vibes, quanto mai importanti in questo periodo, che siamo stati lieti di presentare accogliendo in trasmissione (qui il podcast) quello che è stato protagonista fra l'altro di una trasmissione che alla fine degli anni ottanta fu molto importante per la nostra generazione di appassionati di musica, ovvero D.O.C. Musica e altro a denominazione d'origine controllata.
Torniamo a parlarne per presentarvi il nuovo singolo: "Mille petali è una canzone scritta da Gegè con Simona Severini e Seby Burgio. È il tema d’amore di un disco dai colori brillanti che ha creatività compositiva e altissima qualità di realizzazione. Il video è anche un frammento di racconto della registrazione e realizzazione del brano, un dietro le quinte della passione e del talento di un artista e produttore che non smette mai di stupire." Enjoy!!




Thursday, May 28, 2020

In onda sabato mattina, ospiti Populous & Perturbazione!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: anche, anzi soprattutto in questo periodo particolare, non vi facciamo mancare gli abituali 90 minuti di ottima musica.

Vi proporremo come sempre un programma molto denso, incluse tante novità e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Edda e Marok, Daniele Silvestri feat. Rancore, Diodato, Piotta, Godblesscomputers, Maestro Pellegrini, Hugomorales ed Ariete.
La prima intervista della settimana vedrà protagonista un artista che dai primi anni duemila porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo.

Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia: producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per il web, musei e sfilate di moda. Con cinque album all’attivo, nel corso della sua ormai lunga carriera si è guadagnato una lunghissima serie di recensioni entusiastiche non solo fra i media specializzati italiani, ma anche europei e mondiali, imponendosi con sempre maggior autorevolezza come artista trasversale in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione. Se i suoi primi lavori fluttuavano fra indietronica e hiphop, con Night Safari si apre ai suoni del mondo: influenze world music (Africa e Oriente in testa) si fondono alla perfezione con l’elettronica di stampo europeo. Dopo una permanenza a Lisbona, nel 2017 arriva Azulejos, in cui l’attenzione si rivolge al Sudamerica e in particolare alla cumbia, che per la prima volta in Italia viene rivisitata in chiave elettronica.

W è il suo nuovo album, uscito il 22 maggio per La Tempesta International in Italia e Wonderwheel Recordings nel resto del mondo. W (che sta per Women) è un omaggio ad un immaginario musicale femminile libero ed eterogeneo, un omaggio alle donne che negli ultimi anni lo hanno ispirato. Donne che cantano, scrivono, compongono, suonano. Vengono dall’Italia, dal Giappone, ma anche dall’Argentina, Brasile e Messico. Icone, ma anche amiche. E così Populous in ognuna delle dieci tracce si fa accompagnare da alcune delle artiste indipendenti che più stima: Sobrenadar, Kaleema, Sotomayor, Emmanuelle, Barda, Weste, Cuushe e le italiane M¥SS KETA, L I M, Matilde Davoli e Lucia Manca. Collaborazioni che nascono dalla ricerca della propria libertà sessuale, dal moto perpetuo, dal viaggio costante, fisico e musicale. Mettendo in musica la propria identità queer, Populous celebra una femminilità al di fuori degli stereotipi, meno definita dal genere e accomunata dall’unicità che è la miglior risposta all’omologazione imposta dal machismo ancora imperante nell’industria musicale.


Saremo poi particolarmente felici di dare il bentornato ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso ospitato in trasmissione.

L'ultima volta è stata ormai quattro anni fa (qui il podcast), nell'ambito di una "monografia perturbata", su e con i Perturbazione, che avevano pubblicato giusto il giorno prima Le storie che ci raccontiamo, ad oggi il loro ultimo album. Non ci eravamo infatti limitati a presentarlo, ma avevamo ripercorso un po' tutta l'ormai lunga storia della band di Rivoli, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore e del loro cantante, Tommaso Cerasuolo. Avevamo avuto l'onore della prima intervista in assoluto su questo nuovo disco, registrato e prodotto a Londra dal grande Tommaso Colliva, che ha proseguito il loro splendido percorso, senza dubbio fra le espressioni più alte del Pop italiano.

Dopo tanta attesa, venerdì Ala Bianca pubblicherà il loro nuovo lavoro, di cui avevamo iniziato a parlare con Cristiano Lo Mele, il loro chitarrista nostro ospite ad inizio gennaio per il nuovo disco dei Totò Zingaro (qui il podcast). (dis)amore, è l'ottavo disco di studio, un disco doppio, un concept album di 23 canzoni che uscirà sulle piattaforme digitali e sarà disponibile in cd e vinile. Scritto, arrangiato e suonato dai Perturbazione, (dis)amore è un album che parte, si sviluppa e si conclude attraverso il racconto di una storia. Una storia d’amore. E di disamore. Due persone, di cui non sappiamo nulla. Possono avere qualunque età, possono vivere e muoversi ovunque. Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e che stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più. A non riconoscersi. Tutto qui, ma solo apparentemente. Perché la storia è raccontata in ordine cronologico, con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto fra i due protagonisti. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le crepe, le bugie, i silenzi, i muri, la distanza, il dolore, le assenze.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 30 maggio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, May 27, 2020

Diodato canta Fai rumore nell'Arena di Verona deserta

Questa mattina torniamo ad occuparci di un artista che seguiamo ed apprezziamo fin dai suoi esordi da solista.

Parliamo di Diodato, che abbiamo intervistato una prima volta (qui il podcast) ormai quasi sette anni fa per il suo primo disco, E forse sono pazzo, che includemmo anche nelle Sentieri Sonori Picks 2013. Lo abbiamo poi ospitato nuovamente a fine 2014 (qui il podcast) per parlare di A ritrovar bellezza, il suo secondo lavoro in cui reinterpretava con nuovi arrangiamenti e con la sua splendida voce una serie di brani della grande tradizione della canzone italiana. Dopo tanti concerti, riconoscimenti, ed alcune prestigiose collaborazioni, nel gennaio di tre anni fa il cantautore pugliese è tornato con un nuovo disco di inediti, Cosa siamo diventati, che vi abbiamo presentato con una nuova intervista (qui il podcast). Un ottimo album, che proseguiva il suo percorso fra canzone d'autore e rock con sempre maggiore maturità, e che arriva al cuore anche per la sua voce, sempre più bella ed emozionante.

Da allora, vi abbiamo proposto alcuni nuovi singoli, lo abbiamo rivisto sul palco del Festival di Sanremo, sia in gara che come ospite di Ghemon, ed ha anche esordito come attore nel film Un'avventura. Negli scorsi mesi abbiamo presentato un nuovo bel singolo, intitolato Che vita meravigliosa come l'album che ha seguito, ed annunciato la sua nuova partecipazione al Festival, che come sapete lo ha visto trionfare, unendo la vittoria generale al Premio della critica ed al Premio della Sala Stampa. Al suo fianco, altri due vecchi amici di Sentieri Sonori, Tommaso Colliva e Rodrigo D'Erasmo, per un'affermazione che abbiamo seguito con gioia ed emozione. Non siamo fra quelli che sperano che gli artisti che apprezzano restino di nicchia, anzi siamo ben felici quando riescono a raggiungere un grande successo restando fedeli a sé stessi, ed è il caso del suo pezzo sanremese, Fai rumore, scritto ed interpretato dal grande talento e cuore di un artista, ed una persona, veramente speciale.

Ne ha dato di recente una nuova dimostrazione in televisione, nell'ambito della rassegna che quest'anno ha sostituito causa pandemia l'Eurovision contest. La sua è stata un'esibizione veramente emozionante, che Tommaso Colliva ha raccontato così: "Adoro i piani ben riusciti anche se a volte i "piani" prevedono di non fare le cose come previsto. Diodato poteva portare a #eurovision un semplice playback di un brano bellissimo che ha scritto con Edwyn Io Roberts e invece abbiamo deciso di farlo di nuovo con Raffaele Scogna e Rodrigo D'Erasmo in una veste leggermente diversa, più appropriata al contesto di un'Arena di Verona vuota. Antonio ovviamente ha regalato al pezzo una performance canora come sa fare lui e ... il piano è riuscito, ieri sera è stato davvero emozionante. Grazie a chi ci ha creduto." Enjoy!!




Tuesday, May 26, 2020

Piotta, nuovo singolo e video: Vengo dal Colosseo (20.20 edition)

Un anno e mezzo fa abbiamo accolto in trasmissione (qui il podcast) una bella accoppiata di graditi ospiti, particolarmente speciale: due grandi protagonisti della storia del rap italiano, uniti da un vecchio legame di amicizia.

Insieme ai Cor Veleno c'era infatti Piotta, rapper in attività dagli anni '90 che dopo vari singoli e collaborazioni aveva pubblicato nel 98 il suo primo album, Comunque vada sarà un successo, ottenendo enormi riscontri con il singolo Supercafone, che all'epoca divenne un tormentone anche presso il grande pubblico. Un successo che non lo ha allontanato dalla sua cultura e dalla sua gente, anzi ha lanciato una carriera che è proseguita con tanti progetti, una propria etichetta, trasmissioni radiofoniche e ben otto album in studio, più uno dal vivo. A tre anni dal precedente Nemici, un singolo prima dell'estate ed uno dopo hanno anticipato l'uscita, nel settembre 2018, del suo ultimo album, Interno 7. Un disco pieno di mille ricordi, toccante ed emozionante, che abbiamo incluso nelle Sentieri Sonori Picks 2018, e che l'artista romano descriveva così: "La chiamano nostalgia, e forse è davvero così, in questo trasloco forzato, di questo Interno 7 che già non c’è più ma che sarà per sempre dentro di me, e in queste nuovi pezzi. Magia della musica, dea evocatrice, ho l'impressione che il più intimo e personale dei miei dischi si possa rivelare anche il più universale, perché le emozioni più profonde alla fine ci legano. Tutti."

Oggi siamo lieti di tornare a parlare di lui per un nuovo singolo e video che ha pubblicato nei giorni scorsi, Vengo dal Colosseo 20.20 edition, una reprise della sua Il mambo Del Giubileo, che presenta così: "Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno preso parte a questo video, contribuendo con la loro solarità e la loro energia a resistere tutti assieme a questo periodo così difficile e surreale! Alle amicizie nate su casaZanello e quelle di Gruppo di UDKD - Un Discretissimo Karaoke Domenicale. Alla nostra voglia di cantare tutti assieme, uniti dalla musica, da qui ai prossimi live. A questo nostro TogaParty, distanti causa lockdown ma vicini più che mai." Questo è il video, per la regia di Glauco Citati: enjoy!!


Monday, May 25, 2020

Nic Cester, nuovo video: Hard Times (fan collaboration version)

Apriamo la settimana tornando ad occuparci di un musicista che amiamo molto, ed abbiamo avuto il piacere di ospitare un anno e mezzo fa (qui il podcast).

Parliamo di Nic Cester, che ha ottenuto fama globale come frontman dei Jet, e che nel 2017 ha esordito come solista con uno splendido album intitolato Sugar Rush. Un musicista ed un disco doppiamente legati all'Italia: dal lato personale, dato che le origini paterne sono nel triveneto e dal 2014 passa la maggior parte del suo tempo in Europa, fra Italia e Germania, ma anche dal lato musicale, dato che ha lavorato sul disco con Tommaso Colliva, che si è anche occupato di selezionare la band, partendo dai membri dei suoi Calibro 35. Ne è scaturita una band di nove elementi (fra cui due batterie ed una sezione fiati) chiamata The Milano Elettrica, che nella versione live include fra gli altri Adriano Viterbini, Daniel Plentz dei Selton e Sergio Carnevale dei Bluvertigo.
Un disco assolutamente splendido, che è stato spesso e volentieri nelle nostre scalette, e che speriamo possa presto avere un seguito.
Nel frattempo, abbiamo presentato (qui il podcast) la sua partecipazione ad un nuovo progetto molto interessante, The Jaded Hearts Club, un supergruppo che unisce membri di Muse, Blur, NIN, The Last Shadow Puppets, Jet, The Zutons & occasionally Paul McCartney.. da seguire!!

Qualche settimana fa vi abbiamo proposto una bella nuova versione di Eyes on the horizon, realizzata con l'aiuto di musicisti e fan da tutto il mondo, come quella di Hard Times che vi presentiamo oggi, con le parole di Tommaso Colliva: "Here we go again. Ho assemblato pezzi, pezzetti e pezzettini da ogni parte del globo per ricreare Hard Times. Puzzle immortalato nel video di OLO creative farm starring my wonderful little brother Giovanni Colliva con i ragazzi della Giovane Orchestra Spezzina - GOSP." Enjoy!!




Sunday, May 24, 2020

X Tutto questo tempo: un documentario racconta Adversus, il ritorno del Colle der Fomento

Questa domenica non vi proponiamo come al solito un concerto, ma uno splendido documentario che racconta il ritorno di una leggenda del rap italiano.

Nel novembre 2018, dopo 11 anni di attesa, è finalmente uscito il nuovo disco del Colle der Fomento. Adversus è un grandissimo ritorno, che abbiamo ascoltato a ripetizione ed incluso nelle Sentieri Sonori Picks 2018, ma che non abbiamo potuto purtroppo presentare con un'intervista.
"L'album è composto da quattordici tracce con la produzione quasi totale di DJ Craim, eccetto Little Tony Negri e Bassi Maestro su due tracce, e featuring di Kaos e Roy Pacy. Un viaggio nella musica, dove il rap incontra il rock, il blues, il jazz e la musica italiana contaminandosi in modo adulto senza snaturarsi. Adversus significa andare contro, pensare in modo contrario, essere in guerra. E la guerra è su tre fronti: contro il nemico che c’è fuori, la società e quello che non ci piace del mondo contemporaneo; la guerra contro il nemico che abbiamo dentro, le paure e l’insicurezza, la depressione; la guerra contro il tempo che passa inesorabile e ci ammala portandoci via affetti e certezze. Un viaggio non solo musicale ma anche umano: quando la maschera si rompe, sotto non ci sono solo due MC, ma due persone con i loro sentimenti, i loro ricordi e i loro sogni: oltre Danno e Masito ci sono Simone e Massimiliano. DJ Craim ha lavorato all’album creando un suono Hip-Hop adulto, che dialoga con altri generi musicali. Utilizzando i sample senza ricalcare la vecchia formula del boom bap Anni '90, ma, evolvendo il concetto stesso di musica campionata, Craim ha creato un vero e proprio film sonoro per la band passando da suoni più acidi e hardcore a vere e proprie ballate dal sapore blues. Rispetto alla discografia del passato, Adversus è il disco più personale del Colle, i testi raccontano momenti di vita vissuta, attimi d'introspezione e momenti di confronto. Senza troppi tecnicismi o giochi di parole, una finestra aperta verso il mondo circostante."

X Tutto questo tempo racconta i mesi precedenti l’uscita dell'album, approfondendo con loro i temi, traccia per traccia. Le camere entrano in sala prove mentre il gruppo prepara il nuovo materiale in vista del tour. La regia è di un altro nome storico del rap italiano, DeeMo (in scaletta qualche settimana fa, qui il podcast), camera e editing di Paolo Freschi: enjoy!!




Saturday, May 23, 2020

Roy Paci rende omaggio alle vittime della mafia con il C.I.A.T.U., Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti: Siamo capaci

Questo pomeriggio ci pare giusto unirci alle celebrazioni del 28° anniversario degli attentati di Falcone, Borsellino e delle relative scorte, che "assumeranno una forma diversa dal passato a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del virus Covid-19. Quest’anno la manifestazione è intitolata Il coraggio di ogni giorno ed è dedicata all’impegno di tutti i cittadini che in questi mesi di emergenza del Paese, con responsabilità e sacrificio hanno operato per il bene della collettività. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro ordinario."

Vi presentiamo in particolare una splendida iniziativa di Roy Paci, che ha riunito intorno a sé il C.I.A.T.U., Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti, per uno splendido brano intitolato Siamo capaci, che lasciamo presentare dalle sue parole: "Avrei potuto godere individualmente dell'ennesimo brano prodotto e arrangiato e del soddisfacente risultato ottenuto soprattutto grazie al prezioso aiuto del mio caro amico Giuseppe Anastasi (uno dei migliori parolieri di cui l'Italia possa vantarsi di avere), ma ho fatto un'altra scelta. Quella che più mi rende fiero ogni giorno della vita, quella di appartenere e dedicare quanta più energia positiva e impegno civile al popolo siciliano e a questa meravigliosa terra. Ho così accettato l'invito delle Istituzioni per realizzare un brano inedito per le celebrazioni del 23 Maggio per i grandi uomini e donne vittime della mafia. Un tema delicatissimo e importante che ho sempre trattato con rispetto e coerenza, seppur con non poche difficoltà come molti di voi sapranno.
E in virtù di quello che sta accadendo in questo particolare e complesso momento, ho sentito l'impulso naturale di lanciare un messaggio forte e chiaro. Per farlo, con il mio team di Etnagigante, abbiamo deciso di chiamare a raccolta, per la prima volta nella storia musicale siciliana, tutte quelle voci nate in quest'isola, di epoche e generi diversi ma che continuano a dare lustro e bellezza alla Sicilia nel mondo. Procedendo alla velocità del suono e muniti di tanta passione siamo riusciti in una settimana a realizzare l'incredibile impresa insieme ad un'eccezionale collettivo di cantanti che abbiamo chiamato C.I.A.T.U. (Collettivo Indipendente Artisti della Trinacria Uniti), come il respiro naturale della nostra meravigliosa perla del Mediterraneo. Grazie di cuore alle mie sorelle e i miei fratelli musicisti siciliani Giuseppe Anastasi, Sergio Beercock, Mario Biondi, Giovanni Caccamo, Tony Canto, Nicolò Carnesi, Oriana Civile, Peppe Cubeta (Qbeta), Roberta Finocchiaro, Lorenzo Fragola, Serena Ganci, Giovanni Gulino (Marta sui Tubi), Frankie hi-nrg mc, Mario Incudine, Pippo Kaballà, Patrizia Laquidara, la Rappresentante di Lista, Luca Madonia (Denovo), Roy Paci, Christian Picciotto, Pippo Pollina, Nonò Salamone, Alessandra Salerno, Etta Scollo, Ivan Segreto, Shakalab, Davide Shorty, Vincenzo Spampinato, Sasha Torrisi (Timoria).
Da oggi "Siamo Capaci" è fuori ed è la nostra voce. Attraverso la diffusione sui social, tv e piattaforme digitali potrete godere di questo contributo storico di cui siamo orgogliosi, nato per celebrare la figura di Giovanni, di Paolo, di Antonio, di Rocco, di Vito, di Agostino, di Walter, di Vincenzo, di Emanuela, di Claudio ma anche di Peppino, di Antonino, di Pio, di Piersanti e di tutti coloro i quali ci hanno lasciato in eredità una missione ben precisa: sostituire simbolicamente una consonante e rendere definitivamente la nostra terra pura MAGIA.
Condividete e supportate questo progetto: da adesso è vostro."



In onda stamattina, tornano i Radioracconti!!

È arrivato il weekend, e con esso l'abituale appuntamento del sabato con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, May 22, 2020

Edda e Marok, primo singolo e video dal prossimo disco: Servi dei servi

Martedì abbiamo condiviso l'annuncio di una splendida collaborazione, fra due artisti che amiamo molto ed abbiamo ospitato più volte, e che stanno per regalarci un bellissimo disco.. ma regalarci in senso stretto, basta chiederlo e pagare le spese di spedizione!!
Saremo presto felici di ospitarli per presentarlo, nell'attesa oggi pubblichiamo l'annuncio del primo splendido singolo e video: enjoy!!

Esce il 21 maggio sulle piattaforme digitali il singolo Servi dei servi, accompagnato dal video diretto da Michele Bernardi. Servi dei servi è il primo estratto da Noio; volevam suonar., il disco regalo di Edda e Marok pensato e realizzato con furia in piena quarantena. L’album, in uscita il 30 giugno per Contempo Records, sarà infatti disponibile gratuitamente sia nella versione digitale che in quella fisica (cd o vinile) semplicemente effettuando il pre-order entro il 15 giugno (mailorder@contemporecords.it), sostenendo le sole spese di spedizione. Viaggiano a gonfie vele le prenotazioni dell'album: sono oltre mille le copie gratuite richieste nei primi giorni di campagna promozionale.

"Un giorno a Cuba conobbi un ragazzo che era scappato dall’Italia perché lo cercava la DIGOS. I suoi genitori erano ricchi ma a Cuba sono tutti poveri. Poi tornai in Italia e mi diede una bottiglia di rum da portare a Ricky Gianco. Andai a casa sua e feci una bellissima figura perché non mi ero bevuto la bottiglia." È così che Edda introduce Servi dei servi, la traccia numero due dell’album, omaggio allo scrittore Marco Philopat e allo storico centro sociale Virus. Un brano che rievoca gli anni ’80 di una Milano antagonista a quella da bere, fremente di punk e cultura underground, eredità, in pieno riflusso, dell’antagonismo del decennio precedente. Ma come accade per le altre tracce dell’album – realizzato in piena fase 1 – anche in Servi dei servi la dimensione del ricordo privato si lega in qualche modo alla condizione di sgomento collettivo vissuta in quarantena: "tempo ce n’è, potere ne abbiamo/tutti d’accordo e mo’ che cazzo facciamo?" canta Edda sul giro di basso di Marok.

Rompendo ogni legame didascalico con il brano, il video di Servi dei servi compie un’ulteriore astrazione, trasportando la vocazione libertaria di quegli anni verso l’ansia di libertà scaturita dalla quarantena. Diretto da Michele Bernardi - regista ed autore di videoclip animati per diversi gruppi musicali italiani tra cui Le luci della Centrale Elettrica, Tre allegri ragazzi morti, Colapesce, Punkreas, 24 grana, Prozac+, The Zen Circus – il video è una corsa in soggettiva spinta dal bisogno di luce e di aria, dalla necessità di essere fuori, una necessità non solo fisica ma anche morale, culturale, emotiva. Realizzato con la collaborazione della fotografa madrilena Lourdes Cabrera e dell’illustratore Marco Cazzato, il video di Servi dei servi è più un’opera di videoarte che un videoclip: un montaggio di immagini leggere e intime che trova la sua fonte di ispirazione primaria nella ricerca della luce e nelle visioni sfumate del pittore romantico William Turner. La corsa in fast forward – che compone camera car, fotografie e disegni, il tutto sporcato manualmente - si interrompe bruscamente di tanto in tanto, soffermandosi su immagini più a fuoco: sono visioni quotidiane, riprese a caso, claustrofobiche e al tempo stesso liberatrici.
Un video che va visto a occhi socchiusi per percepire movimenti che altrimenti sarebbe impossibile vedere. Un video a suo modo psichedelico, come svela l’immagine finale: ciò che vediamo è filtrato da uno specchio da cui ci allontaniamo per scoprire un mondo più vasto e conoscere un’altra verità.



Thursday, May 21, 2020

In onda sabato mattina, tornano i Radioracconti!!

Si avvicina il weekend, e con esso l'abituale appuntamento del sabato con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.



Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 23 maggio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, May 20, 2020

Les Flâneurs, nuovo singolo e video: Il Silenzio (feat. Riva)

A fine febbraio avevamo proposto in trasmissione (qui il podcast) un interessante singolo di un nuovo progetto di cui siamo lieti di tornare a parlare oggi.

Dietro il nome Les Flâneurs si "nasconde" Alex Marchetti, anche bassista ne Il Disordine delle Cose, band che ha pubblicato tre album, lavorando anche in Islanda con il tecnico del suono dei Sigur Ros, o in Scozia nello studio di Mogwai e Belle and Sebastian.
"Nel corso degli ultimi anni Alessandro ha registrato brani con un'anima e un'attitudine differenti, ora raccolti col nome Les Flâneurs, coinvolgendo diversi artisti con cui è venuto via via in contatto. Lo stile spazia fra indie, elettronica e folk, con un utilizzo significativo di sintetizzatori, drum machines e sezioni orchestrali. Lo attirava soprattutto l'idea di lavorare con voci differenti, soprattutto femminili. Les Flâneurs non è una nuova band, quanto piuttosto un progetto collettivo, con Alessandro in qualità di mente e produttore, in cui tutti i talenti coinvolti hanno contribuito a sviluppare i brani."

A dicembre ha esordito con Dark Souls, brano arricchito dalla voce calda e ipnotica di Alice Greco, seguito a febbraio da Your Days, con la cantautrice svedese Hanna Turi. Il 29 aprile è uscito un terzo singolo, Il Silenzio, che "si immerge nei vicoli, nei colori e nelle contraddizioni di Napoli, grazie alla collaborazione con Simone Mono dei Riva Band (sì, il nome è un omaggio al mitico Gigi Riva). E Napoli è anche il luogo in cui Alex ha girato il video della canzone (in pieno stile flâneur), girovagando per la città ma soprattutto tra la sua gente, le sue espressioni, la sua gestualità."
Un altro ottimo pezzo, che conferma il valore di questo interessante progetto, che oggi vi facciamo scoprire in un modo particolare. Oltre a proporre il video del singolo, abbiamo infatti il piacere di farcelo presentare dallo stesso autore, che ci ha trasmesso in esclusiva un video in cui ne racconta il making of: enjoy!!







Tuesday, May 19, 2020

Edda e Marok, album in regalo!!

Questa mattina vogliamo condividere l'annuncio di una splendida collaborazione, fra due artisti che amiamo molto ed abbiamo ospitato più volte, e che stanno per regalarci un bellissimo disco.. ma regalarci in senso stretto, basta chiederlo e pagare le spese di spedizione!!

Noio; volevam suonar.

Un album in regalo

Un inaspettato disco regalo di Stefano Edda Rampoldi e Gianni Maroccolo:

EDDA e MAROK
Noio; volevam suonar.

Edda e io, senza dire nulla a nessuno, abbiamo realizzato un album e abbiamo pensato di regalarlo. Il titolo è "Noio; volevam suonar." Il disco sarà disponibile gratuitamente in CD, vinile e digitale a partire dal 30 giugno. Inoltre, comunichiamo che il 17 giugno sarà rispettata la data di consegna di Alone Vol IV, e a questo dedicheremo presto una newsletter specifica.

Ma perché in regalo? La mia ragione: "Gli chiedo un altro cameo per Alone Vol. IV, una canzone bellissima. Detto, fatto! Mentre la finiamo, ci ritroviamo dentro al Corona. Cosa possiamo fare per noi stessi e per gli altri? Beh, facciamo un disco insieme e regaliamolo. Non essendo benestanti è l’unica possibilità che abbiamo, ed è inutile attendere tempi migliori, perché ora è il presente.” Quella di Edda, nel suo stile unico, è più dissacrante e diretta: “Doveva essere una semplice blind date ma ora siamo in piena bukkake e la mia vita non sarà più la stessa. Il fuoco brucia ma anche purifica. Questo ci fa capire che se il cielo è triste poi arriva il sole.”

Il germe di "Noio; volevam suonar." si manifesta dunque durante la lavorazione del quarto capitolo di Alone, anche se è un progetto del tutto indipendente dalla collana iniziata nel 2018. L'album è stato realizzato a distanza, in piena quarantena, e Contempo Records ha subito abbracciato la nostra idea: regalare la musica, a parte le pure spese di consegna tramite corriere.

Abbiamo dato la notizia e la reazione è stata sorprendente. La casella mail di Contempo Records ha seriamente rischiato il sovraccarico! L'album infatti si ordina via mail, ed è disponibile in vinile, CD e digitale. Per inviare la propria richiesta c'è tempo fino al 15 giugno, e le spedizioni verrano effettuate a partire dal giorno 30 giugno. Trovate tutti i dettagli nel riquadro alla fine.

"Noio; volevam suonar:" è un album di canzoni di Edda arrangiate da Maroccolo, di canzoni di Maroccolo cantate da Edda, con l’aggiunta di cover, omaggi e bizzarrie varie, come ci si aspetta da un disco che nel titolo e nella copertina cita il celeberrimo dialogo cinematografico fra i fratelli Caponi(interpretati da Totò e Peppino De Filippo) e il vigile milanese in Totò, Peppino e la malafemmina di Camillo Mastrocinque. Spirito surrealista e attitudine punk per un disco lo-fi realizzato con un iPad, un Mac mini e un basso, durante la quarantena. A distanza fisica ma in assoluta vicinanza ideale.

Il progetto coinvolge di amici di vecchia data miei e di Contempo impegnati nella sua realizzazione. Tutta la nostra gratitudine va a

Lorenzo "Moka" Tommasini (Macinarino Recordings, mix & mastering)
Marco Olivotto (moonmusic, artwork e comunicazione)
Luca Bernini (coordinamento / management)
Phono Press International Srl (vinili)
Tipografia Martinelli (grafiche)
Michele Bernardi (video)

L'ufficio stampa è gestito da Alessandro Gambino (GDG Press).

Nel seguito, qualche altra parola sull'album, ma per ora, e come sempre…
hugs – Marok
Spiegare i motivi che portano a realizzare un album e regalarlo non è semplice. Io ed Edda ci abbiamo provato.
Edda
Ero lì felice che mi stavo strappando dei ciuffetti di peli dal culo e mi arriva una mail da Maroccolo. “Facciamo un disco low-fi e gratis.” Non rispondo ma siccome insiste e non so cosa dire, dico di sì. Adesso penso di avere fatto bene. Doveva essere una semplice blind-date ma ora siamo in piena Bukkake e la mia vita non sarà più la stessa. Il fuoco brucia ma anche purifica. Questo ci fa capire che se il cielo è triste poi arriva il sole e non si può soffrire per sempre (boh). Mi piace mostrarmi per quello che sono, è stata una operazione molto naturale. Canzoni mie arrangiate da Marok, canzoni sue, due cover (Claudio Rocchi incontra Bebigionson) e una canzone superba di Ale Grazian con la partecipazione di Flavio Ferri dei Delta V. Tutto questo trae origine da dimensioni ultraterrene, sottili, ma non possiamo entrare nel dettaglio. In particolare mi riferisco a chi c’è dietro a tutto ciò? Non so, un 3/4 siamo noi il resto è mancia. Atmosfere radianti.
Marok
2 febbraio 2019 – Firenze – camerino della Flog – Contempo Night. Sul divano più longevo e rock n’roll della storia, Edda bivacca in attesa di sapere quando proveremo. Ha gentilmente accettato l’ invito ad unirsi a me per suonare e cantare qualche pezzo oltre a L’Altrove creato insieme per Alone Vol I. Sono un po’ imbarazzato perché c’è casino e i tempi si dilatano, ma lui è sereno. Reclama solo della cioccolata che dopo un po’ arriva. Si cazzeggia molto per mascherare timidezze reciproche, ma si comunica già da tempo a un altro livello. Siamo curiosi di conoscerci per quanto appaia evidente ad entrambi che in realtà (forse non questa) siamo già connessi e vibriamo su frequenze assai affini. Prima delle prove ci scambiamo la promessa solenne di presentarci al Festival di Sanremo appena avremo la canzone giusta. Io rilancio spudoratamente: “Stefano, se mai ti venisse voglia di fare un disco insieme sappi che io ci sarei”. Decidiamo di riparlarne dopo il tour di Fru Fru. Da buon vecchio martellatore attendo e mi rifaccio sotto. Gli chiedo un altro cameo per Alone Vol IV, una canzone bellissima: “Facciamo ‘Sognando’ di Don Backy insieme?” Detto, fatto! Mentre la finiamo, ci ritroviamo dentro al Corona. Cosa possiamo fare per noi stessi e per gli altri? Beh, facciamo un disco insieme e regaliamolo. Non essendo benestanti è l’unica possibilità che abbiamo, ed è inutile attendere tempi migliori, perché ora è il presente. Un iPad, un Mac mini, un basso. Noi due – ognuno nel proprio isolamento, insieme e comunque connessi. Le nostre canzoni. "Noio; volevam suonar." I nostri deliri di quarantena stampati su cd e vinile. Speriamo che questo disco possa allietare i vostri cuori e le vostre orecchie. Alle nostre animacce sta facendo un gran bene.  E questo è. Di più non ce n’è.
PS: Perché un disco con Edda? La risposta sta nel titolo di un vecchio disco di Rocchi & Tofani… è un gusto superiore.
In quarantena, ho chiesto a Edda di scrivere qualcosa sulla scelta dela copertina.
"Gianni voleva che dicessi anche due cose su titolo e copertina. Lo faccio solo perché lui si sta spaccando il culo a fare ‘sto disco mentre io non sto facendo una fava. Allora, non so perché ma a un certo punto parlando con Gianni mi sono immaginato io e lui nella scena della discesa a Milano dei fratelli Caponi. Da lì è arrivato anche il titolo parafrasando la famosa frase “noio volevam savoir l’indiris” contenuta nel dialogo col vigile in Piazza Duomo… et voilà: copertina/titolo. Poi voleva che aggiungessi un pensiero esegetico sul disco. Diciamo che in certi momenti della vita ti ritrovi in una selva oscura, che può essere la stanza di un ospedale, l’androne di una caserma o – peggio – un commissariato. Lì alla gente non frega un cazzo di chi sei anche se glielo dici; il più delle volte di te non si fidano e vogliono vedere cosa nascondi. Noi gli offriamo il prodotto già pronto, scevro di maschere, orpelli e infrastrutture. Un iPad, la mia voce, alcune canzoni nella mente e dall’altra parte Gianni, un monumento della musica italiana, e la sua musica, perché a volte hai il culo di finire davanti alla persona giusta che ti crede e si fida di te o più semplicemente volete fare la stessa cosa nella vita: suonare perché è questo che la vita ha deciso che tu facessi. E noio lo facciamo."
Riassunto breve, dunque…

"Noio; volevam suonar." si può pre-ordinare scrivendo a mailorder@contemporecords.it entro e non oltre il 15 giugno 2020. Nella mail dovrete specificare:
  • Quale formato desiderate: vinile o CD;
  • L'indirizzo esatto di spedizione.
Le spese di spedizione (pari a €9) vanno versate tramite PayPal sull'account mailorder@contemporecords.it.
NB: chi ordinasse dall'estero è pregato di contattare Contempo prima di effettuare il versamento.

Le copie dell'album verranno spedite a partire dal giorno 30 giugno 2020. All'indirizzo di Contempo potete inoltrare anche tutte le richieste di informazioni relative a questo album o agli altri di Gianni.