Monday, November 30, 2020

L'Albero, uscito il nuovo album: Solo al sole

Apriamo la settimana presentando il nuovo lavoro di un artista che seguiamo ed apprezziamo ormai da molti anni.

Si tratta del secondo disco da solista di Andrea Mastropietro, già nelle nostre scalette come cantante e chitarrista di The Vickers, band fiorentina molto interessante. Dal 2015 ha iniziato a lavorare su materiale in italiano, arrivando a pubblicare prima una cover di Lucio Battisti, poi un primo singolo inedito, Scorri con me, ed infine un bell'album, Oltre quello che c'è, uscito nell'ottobre del 2016 per Technicolor Dischi. Un progetto che ha preso nome dalla sua notevole altezza, L'Albero, definito "una ricerca personale interiore verso una scrittura che attinge sia dalla musica inglese che da quella americana, passata e presente, con forti venature pop, psych e folk nel pieno rispetto della canzone italiana."

Due singoli usciti negli ultimi mesi, Cenere e Quando viene sera, hanno anticipato il suo nuovo album, Solo al sole, pubblicato il 13 novembre da Santeria Records con distribuzione Audioglobe. Un lavoro interamente scritto e arrangiato e prodotto da Andrea, che prosegue il suo percorso di fusione della miglior scuola cantautorale del nostro Paese (da Battiato a De Gregori, da Battisti a Tenco) con influenze sonore di richiamo internazionale: l’amore per la psichedelia alla Tame Impala e le sonorità brit Anni 90 si coniugano a rimandi a delicati maestri della canzone come Elliott Smith e Nick Drake.
Il risultato è uno splendido disco, che vi invitiamo a scoprire con il bel video della title-track, per la regia di Francesco Marchi: enjoy!!


Sunday, November 29, 2020

The Smiths live @ Rockpalast (1984)

L'appuntamento con il concerto della domenica del nostro blog la scorsa settimana mi ha spinto a fare un tuffo nel mio passato, che continuo con gioia quest'oggi.

Vi avevo infatti proposto uno show di The Cure (lo trovate qui), raccontando quanto avevano segnato la mia vita, nei primi anni '80, insieme agli altri protagonisti di quella che veniva comunemente definita new wave. Fra questi, impossibile non citare una band passata alla storia nonostante sia durata solo 5 anni e 4 album, l'ultimo dei quai fra l'altro pubblicato dopo che l'insanabile frattura fra i due leader aveva portato allo scioglimento. Parliamo di The Smiths, che hanno conquistato generazioni di fan in primo luogo per l'unione fra le geniali chitarre di Johnny Marr e la splendida voce di Morrissey, che negli ultimi anni purtroppo si è distinto più per episodi discutibili che per i suoi nuovi dischi.

Oggi andiamo proprio ai loro inizi, per trovarli in concerto in Germania nel 1984, pochi mesi dopo la pubblicazione del loro primo album. Poco più di un'ora di grande show, per una band all'epoca giovanissima (il solo Morrissey aveva 25 anni, gli altri 20 o 21), ma ispiratissima: enjoy!!


Saturday, November 28, 2020

In onda stamattina, tornano i Radioracconti!!

 È arrivato il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, November 27, 2020

Gold Mass, nuovo singolo e video: Safe

Questa mattina torniamo con piacere a parlare di un'artista che ci aveva molto colpiti l'anno scorso, per il suo splendido disco di esordio.

Si fa chiamare
Gold Mass, all'anagrafe Emanuela Ligarò, ed il 14 giugno 2019 ha pubblicato il suo primo album, Transitions. Un debutto che ci ha affascinati, conquistati e sorpresi per maturità e profondità, e che non a caso aveva attirato l'attenzione di grandi produttori internazionali, come Howie B, Marc Urselli o Luke Smith. La scelta è alla fine caduta su Paul Savage, già al lavoro con nomi come Mogwai, Franz Ferdinand o Arab Strap. Siamo in territori elettronici, ma caldi e ricchi di mille sapori, frutto di "anni e anni di ascolto di musica, classica, lirica, rock anglosassone, latina tradizionale. Ho passato inverni in compagnia di Dylan, del progressive inglese, ho apprezzato i cantautori italiani e sono stata travolta dell'elettronica."
Siamo stati fieri di presentare i primi singoli in anteprima radiofonica, per poi ospitarla in trasmissione (qui il podcast) per farci raccontare la nascita di questo splendido lavoro, che non abbiamo esitato ad includere nelle Sentieri Sonori Picks 2019.

La bella novità è che proprio oggi esce il suo nuovo singolo, che anticipa un EP in uscita nei prossimi mesi, che presenterà anche partecipando al prestigioso festival Eurosonic. Si intitola Safe, e "significa essere fuori pericolo, protetto, guarito, immune. La canzone esplora la consapevolezza che nasce dall'aver sperimentato un pericolo ed essere finalmente liberi, la meravigliosa sensazione di essere invulnerabili, e alla fine attesta il potere che ne deriva."
Un brano che conferma il grande talento dell'artista toscana, che vi presentiamo con il bel video che lo accompagna, diretto da Laura Scatena: enjoy!!


Thursday, November 26, 2020

In onda sabato mattina, tornano i Radioracconti!!

 Si avvicina il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 28 novembre, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, November 25, 2020

Flavio Ferri, nuovo singolo e video: Bambina da Canzone

Un mese e mezzo fa abbiamo avuto il piacere e l'onore di presentare in anteprima il nuovo disco da solista di un grande musicista e produttore, noto fra l'altro come fondatore dei Delta V.

Flavio Ferri
vive da molti anni a Barcelona, si è dedicato alla produzione (ultimo esempio, il recente splendido disco di Olden), ha creato Girl in a suitcase, label discografica e casa di produzione film e video con cui ha pubblicato i lavori di Girls Bite Dogs, e già nel 2008 aveva esordito da solista con Apparentemente esisto, una raccolta di brani resa disponibile solo online (vi ricordate Myspace?).
Negli ultimi mesi, complice il lockdown, si è lanciato in una intensa serie di progetti, a partire dalla collaborazione con Gianni Maroccolo per Alone 4 e per il disco con Edda. Dal 1° al 5 aprile ha pubblicato 5 dischi in 5 giorni, una serie di sperimentazioni in varie direzioni intitolate Fast Forward e seguite a giugno da Altered Reality 8D, uno dei primi album concepiti e realizzati con questa particolare tecnica.

Non contento, dopo l'estate annunciato una gran bella novità: "Ebbene si ho fatto un disco in cui canto. E canto le parole di un grande amico e scrittore con il quale avevamo già collaborato ai tempi di Monaco '74: Luca Ragagnin. L'ho registrato verso la fine del lockdown qui nel mio studio di Barcelona. Durante quel periodo sono stato iperattivo. Bisogno di esprimere cose che avevo dentro, bisogno di sperimentare, non so di preciso. Direi urgenza comunicativa. E ho coinvolto tanti amici che da casa loro mi hanno aiutato a trovare una direzione. Carlo Bertotti DV, Gianni Maroccolo, Paolo Gozzetti, Livio Magnini, Marco Trentacoste, Fabrizio Rossetti, Marco Olivotto, Olden (Davide Sellari), Ulrich Sandner, Luciano Sacchetti, Valerio Michetti e mia figlia Mia Ferri. Il disco si chiama Testimone di Passaggio, uscirà per VrecMusicLabel in cd e vinile. L'inquietante artwork è della fantastica Giada Cardillo. In digitale pubblicherò solo 3 brani, per gli altri servirà comprare il disco. Abbracci a chi se li merita."

Un disco assolutamente splendido, ricco ed intenso, che come detto abbiamo avuto l'onore di presentare in anteprima con una bella intervista (qui il podcast), e dal quale vi presentiamo oggi il terzo singolo e video, Bambina da canzone: enjoy!!




Tuesday, November 24, 2020

Amerigo Verardi, un cofanetto celebra i suoi Allison Run, ed un brano anticipa il prossimo disco!!

Quasi esattamente quattro anni fa, ad inizio dicembre 2016, abbiamo dedicato un'intera trasmissione (qui il podcast), con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore, ad un artista che amiamo molto, in occasione dell'uscita di quello che ad oggi è il suo ultimo disco, che abbiamo avuto l'onore di presentare in anteprima.

Amerigo Verardi
è un cantautore, musicista e produttore attivo da circa trent’anni, nel corso dei quali si è distinto per talento e versatilità, da solista come in una lunga serie di progetti, Allison Run, Lula, Lotus.. A cinque anni dal suo precedente lavoro, abbiamo accolto con gioia la pubblicazione non solo di un nuovo disco, uscito il 16 dicembre 2016 per The Prisoner Records, ma anche del suo primo libro, una raccolta di scritti per l’editore Brundisium.net, intitolata S.I.N. – Scherzi.Improvvisi.Notturni. L’album (doppio) si intitola Hippie Dixit, ed è stato composto e registrato nel corso di svariati mesi nel suo studio casalingo, in quasi totale solitudine, suonando un po’ tutti gli strumenti, "a parte qualche estemporanea ma importante collaborazione". Un'opera imponente (14 pezzi per un totale di 100 minuti), un autentico viaggio musicale fra pop, rock, psichedelia, progressive, canzone d'autore.. senza alcun dubbio, uno dei dischi dell'anno, in Italia e non solo, che abbiamo ovviamente incluso nelle nostre Picks 2016.

Quest'oggi torniamo a parlare di lui per due ottimi motivi, a partire dall'annuncio della pubblicazione, da parte di Spit/Fire e Spittle Records, di Walking on the bridge, cofanetto celebrativo contenente l'intera discografia degli Allison Run, "vera e propria icona della psichedelia italiana e band di culto della seconda metà degli anni 80."
Inoltre, siamo felici di presentare la prima anticipazione dal suo prossimo disco, Un sogno di Maila, in uscita nei primi mesi del prossimo anno sempre per The Prisoner Records. Il primo singolo si intitola Due Foglie ed "è accompagnato dal video di TheDollMaker (Chiara Chemi), nel quale l'anima di Maila è sospesa nel limbo delle sue vite passate, i cui resti sono cristallizzati sotto forma di androidi esanimi. In una dimensione o tempo parallelo, vaga un'altra anima, alla quale prima o poi Maila, passando attraverso vari cicli di rinascite, è destinata a ricongiungersi. Le due si percepiscono spiritualmente ma non fisicamente; si inseguono ma non riescono a incrociarsi. Il video è stato girato a Mutonia (Santarcangelo di Romagna) e le opere rappresentate sono state realizzate dagli artisti della comunità." Enjoy!!


Monday, November 23, 2020

L'ultima casa accogliente di The Zen Circus CD-tipp della settimana di Radio ARA!!

Come sapete, abbiamo periodicamente l'onore di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio ARA: da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18. Ci pare giusto annunciarvi che questa settimana è nuovamente il nostro turno, anche perché ci occuperemo di un disco che abbiamo presentato l'altroieri con una bella intervista (qui il podcast), nuovo gioiello di una band che abbiamo già ospitato più volte, ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.

Parliamo di The Zen Circus, che nel 2018 avevano pubblicato il loro decimo album, a due anni dall'ottimo La terza guerra mondiale, che avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast), cui abbiamo dato il bentornato sabato. Due anni fa era invece stato con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che aveva rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti.

Il loro nuovo splendido album è uscito il 13 novembre e si intitola L'ultima casa accogliente: "Il nostro corpo è l’ultima casa accogliente, l’unica navicella spaziale in grado di farci viaggiare attraverso l’universo dell’esistente. Un corpo trasparente, visibile e vulnerabile che celebriamo con nove canzoni fatte di testa, cuore e polmoni. Case che possono essere sia rifugi che prigioni, circondate da tante altre e tutte diverse, a formare questa enorme metropoli chiamata umanità. Più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto, questo disco è musicalmente il più libero che abbiamo mai fatto."
Non perdete l'occasione di approfondire l'ascolto di questo bellissimo disco da oggi a venerdì alle 18 (circa) su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.


Sunday, November 22, 2020

The Cure live @ Sydney Opera House (2019)

L'abituale appuntamento con il concerto della domenica del nostro blog questa settimana ci porta fuori dall'Italia, potremmo dire fra Inghilterra ed Australia.

Protagonista, una delle band della mia vita, che accompagna ormai da quasi quarant'anni. The Cure si sono formati ancor prima, nel 1978, ma io li ho scoperti intorno alla metà degli anni '80, quando un ragazzo appena arrivato nel mio liceo mi fece scoprire nuovi mondi musicali. Erano gli anni della new wave, quella inglese di Cure, Smiths, Bauhaus e tanti altri, e quella italiana di Litfiba, Diaframma e, spostandosi verso il punk, CCCP: incontri ed ascolti che segnarono profondamente la mia vita, alimentando definitivamente la grande passione per la musica che ancora non accenna a spegnersi, anzi.

Fra tutti, Robert Smith fu quello che mi colpì da subito più profondamente, a partire dalle sue liriche, in cui le inquietudini adolescenziali si specchiavano mirabilmente, regalando la sensazione e la forza di non sentirsi solo. Da allora, la sua musica mi ha sempre accompagnato, continuando sempre a coinvolgermi ed emozionarmi come pochi, ed ancora oggi non nascondo di attendere con grande impazienza un nuovo album che dovrebbe arrivare, a più di dieci anni dal precedente.

Nell'attesa, oggi voglio godermi con voi un loro splendido concerto dell'anno scorso, l'ultima delle cinque date in cui si sono esibiti alla Sydney Opera House per celebrare il trentennale di uno dei loro dischi più noti, Disintegration. Più di due ore di grande show (inizia al minuto 16, per info), trasmesse in live streaming globale, che iniziano con una serie di B-sides & rarities del periodo per poi proporre per intero quel fantastico album: enjoy!!


Saturday, November 21, 2020

Carmelo Pipitone, The Zen Circus e tante altre novità nel podcast della settimana, già online!!

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti The Zen Circus e Carmelo Pipitone, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

2

Nuvole

Frankie Hi-NRG MC

3

La depressione è un periodo dell'anno

Willie Peyote

4

Solo al sole

L’Albero

5

Inattaccabile

Maestro Pellegrini

6

Gabriè

Carmelo Pipitone

7

Lei

Carmelo Pipitone

8

Novembre

Iosonouncane

9

Come Se Provassi Amore

The Zen Circus

10

L'Ultima Casa Accogliente

The Zen Circus



In onda stamattina, ospiti Carmelo Pipitone & The Zen Circus!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!!

Vi proporremo come sempre un programma incentrato sulle novità, con due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di IosonouncaneFrankie Hi-NRG MCWillie PeyoteL'Albero e Maestro Pellegrini.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il piacere di presentare il secondo disco da solista di un musicista che seguiamo da tanti anni, ed in tanti progetti.

Parliamo di Carmelo Pipitone, fondatore e chitarrista prima dei Marta Sui Tubi, poi di O.R.K. (con Lorenzo Esposito Fornasari, Colin Edwin dei Porcupine Tree e Pat Mastelotto dei King Crimson) e Dunk (con Luca Ferrari dei Verdena ed i fratelli Ettore e Marco Giuradei). "Musicista dalla creatività instancabile e dalla grande originalità compositiva, con il precedente album Cornucopia ha raccolto i consensi della critica e il favore del pubblico, realizzando anche un lunghissimo tour di presentazione che è stato teatro perfetto della sua dirompente carica rock e delle sue capacità performative."

A due anni di distanza, ieri ha pubblicato il suo nuovo disco, Segreto pubblico, come il precedente con la produzione artistica di Lorenzo Esposito Fornasari. Un lavoro molto bello ed intenso, che presenta così: "Terrore, ricordi di felicità, mani che sfiorano, amici scomparsi, lettere perdute nel tempo, sogni, incubi, passioni, abusi, cadute e ricadute, vertigini della mente, allucinazioni e ossessioni. Queste 11 canzoni sono il ritratto del nostro lato oscuro, è un segreto che tutti possono toccare come si tocca un livido anche se ci fa male."


Daremo poi il bentornato ad una band che abbiamo già ospitato più volte, ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.

Parliamo di The Zen Circus, che nel 2018 hanno pubblicato il loro decimo album, ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Due anni fa è stato invece con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti.

Il loro nuovo splendido album è uscito venerdì scorso e si intitola L'ultima casa accogliente"Il nostro corpo è l’ultima casa accogliente, l’unica navicella spaziale in grado di farci viaggiare attraverso l’universo dell’esistente. Un corpo trasparente, visibile e vulnerabile che celebriamo con nove canzoni fatte di testa, cuore e polmoni. Case che possono essere sia rifugi che prigioni, circondate da tante altre e tutte diverse, a formare questa enorme metropoli chiamata umanità. Più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto, questo disco è musicalmente il più libero che abbiamo mai fatto."


READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, November 20, 2020

Questo pomeriggio ospiti di Steven Forti a Zibaldone (Radio Contrabanda)!!

La settimana scorsa abbiamo avuto il piacere di dare il bentornato in trasmissione (qui il podcast) all'amico Steven Forti di Zibaldone (Radio Contrabanda, Barcelona) con le sue interessanti proposte.

Mi pare giusto annunciare che questo pomeriggio ci sarà anche il collegamento nell'altro senso. Sarò infatti lieto di partecipare a Zibaldone, e questa volta non mi limiterò a proporre due brani, ma ben cinque. Steven sta infatti dedicando una serie di trasmissioni alla canzone d'autore ed al suo significato ai giorni nostri, e mi ha chiesto di contribuire: lo farò spaziando fra i generi, dal pop al folk, dal rock al rap.
Non voglio svelarvi le mie scelte, per scoprirle vi invito a sintonizzarvi dalle 18 alle 20, sui 91.4 in FM se ci leggete da Barcelona, altrimenti in live streaming a questo link.


Thursday, November 19, 2020

In onda sabato mattina, ospiti Carmelo Pipitone & The Zen Circus!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!!

Vi proporremo come sempre un programma incentrato sulle novità, con due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Iosonouncane, Frankie Hi-NRG MC, Willie Peyote, L'Albero e Maestro Pellegrini.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il piacere di presentare il secondo disco da solista di un musicista che seguiamo da tanti anni, ed in tanti progetti.

Parliamo di Carmelo Pipitone, fondatore e chitarrista prima dei Marta Sui Tubi, poi di O.R.K. (con Lorenzo Esposito Fornasari, Colin Edwin dei Porcupine Tree e Pat Mastelotto dei King Crimson) e Dunk (con Luca Ferrari dei Verdena ed i fratelli Ettore e Marco Giuradei). "Musicista dalla creatività instancabile e dalla grande originalità compositiva, con il precedente album Cornucopia ha raccolto i consensi della critica e il favore del pubblico, realizzando anche un lunghissimo tour di presentazione che è stato teatro perfetto della sua dirompente carica rock e delle sue capacità performative."

A due anni di distanza, domani pubblicherà il suo nuovo disco, Segreto pubblico, come il precedente con la produzione artistica di Lorenzo Esposito Fornasari. Un lavoro molto bello ed intenso, che presenta così: "Terrore, ricordi di felicità, mani che sfiorano, amici scomparsi, lettere perdute nel tempo, sogni, incubi, passioni, abusi, cadute e ricadute, vertigini della mente, allucinazioni e ossessioni. Queste 11 canzoni sono il ritratto del nostro lato oscuro, è un segreto che tutti possono toccare come si tocca un livido anche se ci fa male."


Daremo poi il bentornato ad una band che abbiamo già ospitato più volte, ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.

Parliamo di The Zen Circus, che nel 2018 hanno pubblicato il loro decimo album, ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Due anni fa è stato invece con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti.

Il loro nuovo splendido album è uscito venerdì scorso e si intitola L'ultima casa accogliente: "Il nostro corpo è l’ultima casa accogliente, l’unica navicella spaziale in grado di farci viaggiare attraverso l’universo dell’esistente. Un corpo trasparente, visibile e vulnerabile che celebriamo con nove canzoni fatte di testa, cuore e polmoni. Case che possono essere sia rifugi che prigioni, circondate da tante altre e tutte diverse, a formare questa enorme metropoli chiamata umanità. Più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto, questo disco è musicalmente il più libero che abbiamo mai fatto."


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 21 novembre, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, November 18, 2020

Frankie Hi-NRG MC, nuovo singolo e video: Nuvole

In questo difficile periodo, dopo una lunga giornata di lavoro, ieri sera una nuova uscita mi ha dato una gran botta di energia, che voglio subito condividere con voi.

Si tratta del nuovo singolo di un artista che seguo ed amo da.. mamma mia, quasi trent'anni!! Correva infatti il 1992, ero un giovane universitario che aveva appena vissuto la Pantera
 e mi innamorai come tanti di un pezzo fantastico, fra i primi a dimostrare che era possibile fare rap in italiano. Si intitolava Fight da faida ed era opera dell'allora ventitreenne Frankie Hi-NRG MC: un testo di forte denuncia ed una base che ha fatto ballare e cantare svariate generazioni, cercando di seguire il suo inarrestabile flow.
Un anno dopo uscì Verba Manent, primo album rap italiano pubblicato da una major, denso di altri grandi brani (Faccio la mia cosa, Libri di sangue, Potere alla parola..), seguito nel 1997 da La morte dei miracoli, lanciato da un altro inno ancora oggi tristemente attuale, Quelli che benpensanoEra il periodo in cui iniziavo a mettere le mani sui mixer, fra RadioRock ed Il Locale, ed i suoi pezzi erano spesso nelle mie scalette, come hanno fatto i successivi negli anni, accompagnando la mia vita e le mia attività musicali anche qui in Lussemburgo, fino ad ora.

A sei anni dal suo ultimo disco, ad inizio luglio ha pubblicato Estate 2020, prima anticipazione dal prossimo album, e giusto ieri è arrivato il nuovo splendido pezzo che vi voglio presentare oggi. Si intitola Nuvole, unisce liriche di grande valore alla produzione di Leonardo "Fresco" Beccafichi, al basso di Saturnino ed agli scratch di DJ Stile, ed è lanciato dal bel video che vi proponiamo oggi, per la regia dello stesso Frankie: enjoy!!


Tuesday, November 17, 2020

Marco Giudici, due splendidi brani dal vivo a Casasse 16

A metà aprile abbiamo dato il benvenuto in trasmissione (qui il podcast) ad un artista che conosciamo ed apprezziamo da anni per il suo lavoro in vari progetti, e per un primo disco risalente a tre anni fa.

In quel caso si faceva chiamare Halfalib, all'anagrafe è Marco Giudici, e lo abbiamo scoperto come membro degli Any Other, band che vi abbiamo proposto spesso e volentieri negli ultimi anni, e la cui frontman Adele Nigro collabora anche ai suoi progetti. L'album, uscito nel 2017, si intitolava Malamocco ed era giustamente presentato come un lavoro che "stupisce ed emoziona, tra sperimentazioni soniche, atmosfere sognanti e improvvise dolcezze pop". Oltre a questo, lo abbiamo anche ritrovato come produttore di altri artisti, come General Animal e Rareș.

A metà marzo ha pubblicato un nuovo singolo, questa volta a suo nome, perché "inventarmi un'altra identità mi sembrava una buona scusa per non espormi". Nei giorni così anticipava Stupide cose di enorme importanza, il suo esordio da solista, uscito il 17 aprile per 42 Records: "un disco cantato in italiano, che racconta di Marco e delle persone che gli girano attorno". Un ottimo lavoro, sentito ed originale, che conferma il talento di questo giovane artista. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un bel video, che presenta così: "per Casasse16 io e Adele abbiamo suonato due canzoni, Stupide cose di enorme importanza e questa che non ha un titolo - non è una canzone, è qualcosa che improvvisiamo così perché ci va." Enjoy!!



Monday, November 16, 2020

The Zen Circus, nuovo singolo e video: Come se provassi amore

Apriamo la settimana del blog con una band che abbiamo ospitato più volte, ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.

Parliamo di The Zen Circus, che nel 2018 hanno pubblicato il loro decimo album, ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Due anni fa è stato invece con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana: il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai. Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti.

Ad inizio ottobre (qui il podcast) abbiamo programmato Appesi alla luna, la prima anticipazione del nuovo album, uscito venerdì scorso. Si intitola L'ultima casa accogliente, e la band lo presenta così: "Il nostro corpo è l’ultima casa accogliente, l’unica navicella spaziale in grado di farci viaggiare attraverso l’universo dell’esistente. Un corpo trasparente, visibile e vulnerabile che celebriamo con nove canzoni fatte di testa, cuore e polmoni. Case che possono essere sia rifugi che prigioni, circondate da tante altre e tutte diverse, a formare questa enorme metropoli chiamata umanità. Più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto, questo disco è musicalmente il più libero che abbiamo mai fatto." Saremo lieti di dare loro il bentornato in trasmissione questo sabato per presentarlo, nell'attesa oggi vi proponiamo il singolo che ne ha lanciato l'uscita, Come se provassi amore, ed il bel video che lo accompagna, scritto e diretto da Trilathera: enjoy!!


Sunday, November 15, 2020

Songhoy Blues live on KEXP

Questa domenica il nostro consueto appuntamento live ci porta molto lontano dall'Italia, verso una città molto spesso usata come metafora di posto sperduto.

I Songhoy Blues vengono infatti da Timbuktu, ma quasi dieci anni fa la guerra civile e l'istituzione della sharia li hanno costretti a rifugiarsi a Bamako, dove hanno iniziato a farsi conoscere. La svolta è stata l'incontro nel 2013 con Damon Albarn ed i suoi African Express, che li ha portati a conoscere Nick Zinner, chitarrista degli Yeah Yeah Yeahs che ha prodotto il loro primo album, Music in exile, uscito cinque anni fa. Sono seguiti nel 2017 Resistance e quest'anno Optimism, che hanno definitivamente affermato la band come una delle più belle realtà della musica africana, con un sound che unisce tradizione (il chitarrista è figlio dello storico percussionista di Ali Farka Touré) e modernità in modo splendido.

Vi invitiamo a scoprirli con il video del singolo che ha lanciato l'uscita del nuovo album, Worry, e con la recente intervista a KEXP, accompagnata da un intenso live-set che hanno registrato sulle rive del fiume Niger: enjoy!!


Saturday, November 14, 2020

Nic Marsél, Steven Forti e tante novità nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Steven Forti e Nic Marsél, o forse volete riascoltarla?

La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

2

Mani di forbice

Dj Myke e Gabriel

3

S.u.b.u.r.r.a.

Piotta

4

Astrodinamica

Gnu Dada

5

Sonno

Campos

6

Sulla terra

Davide Tosches

7

Curima curima

Simona Colonna

8

Sbalzi

Sesto

9

Catrame

The Zen Circus

10

Morire perché

Giorgio Canali & Rossofuoco

11

Spleen

Von Datty

12

Qualcosa in più

Nic Marsél

13

Volo LH

Nic Marsél


In onda stamattina, ospiti Steven Forti e Nic Marsél

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!

Vi proporremo come sempre un programma molto denso, incluse tante novità, e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Giorgio Canali & RossofuocoThe Zen CircusPiottaDj Myke e GabrielCamposVon DattyGnu Dada e Sesto.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno del nostro collegamento con Barcelona e l'amico Steven Forti (ZibaldoneRadio Contrabanda), che ci parlerà di Davide Tosches e Simona Colonna.
L'intervista della settimana sarà dedicata al debutto da solista di un artista che abbiamo apprezzato e seguito per 15 anni con la sua band.

Nicola Cereda è stato infatti l'autore, chitarrista e nell'ultima fase anche voce dei Circo Fantasma, band che aveva esordito nel 1997 con Ninna nanna per la classe operaia, che gli aveva valso la partecipazione al Premio Tenco. Sono seguiti altri quattro album, gli ultimi due in inglese, che li avevano portati anche a collaborare con artisti come Manuel Agnelli, Emidio Clementi, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile.. A ben otto anni dall'ultimo, torna sotto lo pseudonimo Nic Marsél, con un disco realizzato a quattro mani con un altro musicista che ben conosciamo ed apprezziamo, ovvero Pasquale Defina (Volwo), e pubblicato martedì da Viceversa Records.

Nessuna utilità pratica è "un album volutamente senza orpelli, parrucche e cappelli, ciurma e bagagli, una radiografia più che un’istantanea. Dodici canzoni che non fanno sconti, per assunto ridotte all’osso, spietate e fragili, senza trucco né rete di protezione. Nessuna Utilità Pratica si riferisce all’essenza stessa dell’arte, la cui forma più misteriosa e inafferrabile si declina proprio nella musica. Dodici brani che non servono a niente. Dodici pezzi che ambiscono all’eternità in quanto fuori moda, fuori tempo e fuori luogo." Uno splendido lavoro, intenso e toccante, che saremo lieti di presentare dandogli il benvenuto in trasmissione.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, November 13, 2020

Rifilastrocche in Cielo e in Terra: una splendida raccolta dedicata a Gianni Rodari

Tre settimane fa ricorreva il centenario della nascita di Gianni Rodari, grande scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, nonché partigiano. Fra i tanti omaggi che gli sono stati dedicati, c'è la bella compilation che vi vogliamo presentare quest'oggi.

Si intitola Rifilastrocche in Cielo e in Terra, e nasce dall'iniziativa di Francesco Locane, giornalista musicale e collega di radio, che ha riunito una lunga lista di artisti della scena contemporanea italiana, molti dei quali già nelle nostre scalette, come Alessandro Grazian, Francesca Bono (Ofeliadorme), Alessandro Fiori, Matteo Fiorino, Colombre & Maria Antonietta, Fabio Cinti, Dente e tanti altri. Uno splendido progetto, che vi invitiamo ad acquistare a questo link anche per il fine benefico, strettamente legato a Rodari, visto che il ricavato è devoluto in beneficenza all’impresa sociale Con i Bambini.

Lo lasciamo presentare dalle parole di  Francesco: "I miei genitori mi hanno regalato la musicassetta delle Filastrocche in Cielo e in Terra di Gianni Rodari verso la metà degli anni '80. Ero piccolo, ma i libri del poeta e scrittore di Omegna li conoscevo già: i suoi personaggi facevano parte della mia vita, le sue filastrocche e i suoi racconti hanno contribuito alla mia crescita e a quella di tantissimi bimbi in tutto il mondo. Quella cassetta uscita all’inizio degli anni ‘70 ha rafforzato ulteriormente il legame con Rodari: ascolto dopo ascolto, le sue rime si sono fuse sempre più con gli arrangiamenti e le melodie di Virgilio Savona e Lucia Mannucci, formando un tutt'uno nella mia memoria e nel mio immaginario… Negli anni non ho mai smesso di ascoltare quelle canzoni, ho sempre cercato di parlarne, di farle conoscere a chi apprezzava Rodari e a chi non ne aveva mai sentito parlare, perché quel disco mi sembrava un lavoro prezioso. Una splendida unione di musiche e parole che non mancava di colpire ascoltatori di tutte le età, me compreso: ogni volta che sentivo una o più filastrocche tornavo bambino e provavo il ricordo di emozioni pure di gioia e malinconia, collegate indissolubilmente a quelle incisioni. Nell'ottobre del 2019 ho intercettato una discussione in rete su Rodari e ho diffuso nuovamente le Filastrocche, ormai disponibili sui servizi di streaming musicale. Il potere di quelle canzoni mi pareva intatto, anche mezzo secolo dopo la loro uscita, quindi ho cominciato a fantasticare su un progetto. Avrei potuto contattare qualche amico e amica musicista per fare loro reinterpretare quelle canzoni, avrei potuto quindi pubblicarle in rete e donare ogni centesimo ricavato dai download a un ente che si occupasse di bambini. Ho subito cominciato a sfogliare la rubrica del mio telefono per capire chi avrebbe potuto fare parte di questo progetto. Musicisti che mi piacessero, certo, che avessero una certa sensibilità umana e artistica per il mondo e i valori di Rodari, ma anche che fossero liberi da impegni pressanti e, soprattutto, facilmente raggiungibili senza passare da manager e uffici stampa. Tutto doveva essere realizzato su base volontaria, nel modo più semplice e naturale: ma sarebbe stato davvero possibile? Un passo alla volta ogni elemento si è magicamente sistemato, a partire dalla scelta delle canzoni. Avevo chiesto a ogni musicista o band di indicarmi, tra quelle del disco originale, una terna di tracce "ideale" sui cui lavorare. Sebbene più di qualcuno mi abbia lasciato carta bianca nell'assegnazione, è stato un piccolo miracolo scoprire, una volta approntata la scaletta, di essere riuscito ad accontentare proprio tutti. Il progetto ha trovato l'entusiasmo e l'appoggio degli eredi Rodari, dell'agenzia letteraria che cura le sue pubblicazioni, delle edizioni musicali dell'album originale e dell'impresa sociale Con i Bambini, scelta, dopo una discussione con tutti i soggetti coinvolti nel progetto, per la destinazione dei ricavi. Questi ultimi, infatti, saranno interamente utilizzati per interventi a favore dei bambini in difficoltà, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia. Alle meravigliose musiciste e musicisti in squadra si sono aggiunti esperti legali, professionisti della comunicazione, grafici, animatori, fonici e studi di registrazione. Si è creata, insomma, un'ondata positiva e affettuosa che non si è spenta neanche nelle tremende settimane della primavera di quest'anno: ogni volta che arrivava una traccia era una breccia nel lockdown, colpo al cuore, perché tornavo bambino e, allo stesso tempo, vedevo che il disco prendeva forma nonostante tutto. Riconoscevo l'essenza originaria di quelle canzoni e allo stesso tempo mi stupivo per la loro nuova veste, così legata ai musicisti che l'avevano ideata, vivendo un emozionante corto circuito tra il me bambino e il me quarantenne. Ora Rifilastrocche in Cielo e in Terra è vostro e spero che vi doni un po' di piacere in questo strano e doloroso 2020 in cui Gianni Rodari avrebbe compiuto un secolo: esce sessant'anni dopo l'uscita del libro Filastrocche in Cielo e in Terra, cinquant'anni dopo l'assegnazione del premio Andersen e quarant'anni dopo la scomparsa di quest'immenso uomo di lettere che ha cresciuto tutti noi nel nome della pace, della libertà... e dell'ortografia."

L'uscita è stata lanciata dalla pubblicazione del video della versione di Dente di Filastrocca impertinente, "realizzato da Housatonic: un viaggio nel mondo del disco, popolato dagli animali e dai personaggi delle filastrocche. La società bolognese ha ideato anche la copertina, disponibile anche in versione bianco e nero, pronta per essere colorata dai più piccoli." Enjoy!!