Come sapete, ci capita di sostenere e promuovere delle campagna di crowdfunding, quando si tratta di progetti che riteniamo meritino il nostro ed il vostro supporto.
Quella che vi vogliamo presentare quest'oggi non lo è solo per valore artistico, ma anche perché l'operazione è in qualche modo innovativa.
L'ha lanciata Kento, rapper reggino che abbiamo ospitato due anni fa per presentarci Radici, l'album che aveva realizzato con una sorta di super-band, The Voodoo Brothers, che includeva fra gli altri nomi a noi noti come Federico JolkiPalki Camici, già bassista di Honeybird & the Birdies, e Cesare Petulicchio, batterista di Bud Spencer Blues Explosion.
Un disco che partendo da rap e blues esplorava territori ed epoche musicali anche molto lontane fra di loro, come in una sorta di viaggio nella storia della musica afroamericana, che vi avevamo fatto scoprire anche con un'intervista e che aveva fatto parte delle Sentieri Sonori Picks 2014.
Fedele alla sua storia di impegno ed attivismo, per il suo nuovo album, sempre con The Voodoo Brothers, Kento ha deciso di lanciarsi in un'iniziativa interessante, e come dicevo innovativa. Ha infatti dato vita ad una campagna di crowdfunding, che però ha un approccio fondamentalmente diverso da quelle cui siamo abituati, e che vi lascio presentare da lui stesso.
"Finalmente trovo il tempo per scrivere due parole sul "crowdfunding atipico" che abbiamo appena lanciato insieme a Bandbackers. In due parole, funziona così: chi sceglie di contribuire diventa la mia etichetta discografica e partecipa agli utili del disco. Sono consapevole che non è una rivoluzione e che i problemi del mercato discografico sono ben altri. Ma sono anche consapevole del fatto che tocca a noi rapper lanciare dei messaggi verso il cambiamento, e che stabilire un rapporto diretto tra chi fa musica e chi la ascolta - senza passare da etichette, manager e corpi intermedi - è sempre una cosa positiva. Rispetto al solito crowdfunding che hanno usato molti artisti, la novità è che non do dei premi a chi mi supporta, ma RIDISTRIBUISCO GLI UTILI, intesi proprio come denaro sonante. Il punto, per come la vedo io, non è quanto ci guadagnerete, ma quanto vi interessa far parte di un progetto unico ed innovativo legato al concetto di economia sociale e partecipativa. Per ora mi fermo qui visto che ho già scritto un papiro. Info e dettagli su www.bandbackers.com/kento."
Un progetto molto interessante, che sosteniamo ed invitiamo a sostenere, ed un disco che non mancheremo di presentarvi all'uscita.
Nell'attesa, riascoltiamo e riguardiamo insieme il bel video di uno dei migliori brani del precedente, Ghost Dog - Cane Fantasma, con la partecipazione di Danno: enjoy!!
Friday, September 30, 2016
Thursday, September 29, 2016
In onda sabato mattina, ospite Giovanni Ferrario
La settimana sta come sempre volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Giovanni Ferrario è un musicista, autore e produttore molto eclettico, che negli ultimi anni ha lavorato con un gran numero artisti, fra cui PJ Harvey, John Parish, Le Luci della Centrale Elettrica, Sepiatone, Hugo Race e Rokia Traoré.
Lo avevamo incontrato l'ultima volta nell'ottobre dell'anno scorso a Roma, impegnato come chitarrista degli Scisma, con cui del resto aveva collaborato già ai tempi di Armstrong, che aveva prodotto insieme a Paolo Benvegnù.
Prima dell'estate siamo stati felici di annunciare che il suo nuovo album, sotto la sigla Giovanni Ferrario Alliance, sarebbe stato pubblicato il 7 ottobre da We Were Never Being Boring.
Places Names Numbers riunisce brani scritti in questi anni di tante diverse collaborazioni, e forse anche per questo risulta particolarmente vario, pur riportandoci il suo inconfondibile ed affascinante stile.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 1° ottobre, 11.30/13, su Radio Ara, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Vi proporremo gli abituali novanta minuti di ottima musica italiana, ed avremo come sempre qualche novità interessante da farvi ascoltare.
In questo caso ci occuperemo in particolare di Jukebox Songs, il recente album di Stella Burns and the Lonesome Rabbits, e di Caratteri mobili, EP di esordio solista di Carlo Martinelli.
Venendo all'ospite della settimana, saremo felici di presentarvi in anteprima il nuovo progetto di un artista cui siamo particolarmente legati, al punto che il suo ultimo album solista uscì per Pocket Heaven, l'etichetta che nacque da una costola della nostra associazione, Panoplie.
Giovanni Ferrario è un musicista, autore e produttore molto eclettico, che negli ultimi anni ha lavorato con un gran numero artisti, fra cui PJ Harvey, John Parish, Le Luci della Centrale Elettrica, Sepiatone, Hugo Race e Rokia Traoré.
Lo avevamo incontrato l'ultima volta nell'ottobre dell'anno scorso a Roma, impegnato come chitarrista degli Scisma, con cui del resto aveva collaborato già ai tempi di Armstrong, che aveva prodotto insieme a Paolo Benvegnù.
Prima dell'estate siamo stati felici di annunciare che il suo nuovo album, sotto la sigla Giovanni Ferrario Alliance, sarebbe stato pubblicato il 7 ottobre da We Were Never Being Boring.
Places Names Numbers riunisce brani scritti in questi anni di tante diverse collaborazioni, e forse anche per questo risulta particolarmente vario, pur riportandoci il suo inconfondibile ed affascinante stile.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 1° ottobre, 11.30/13, su Radio Ara, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Primo singolo dal nuovo disco di Cesare Livrizzi: Da tre mesi
Quest’oggi vogliamo iniziare a presentarvi un artista che stiamo scoprendo proprio in questi giorni, e di cui vi parleremo sicuramente nelle prossime settimane.
Si chiama Cesare Livrizzi, è di origine siciliana, ed aveva pubblicato nel 2011 il suo esordio, Dall’altra parte del cielo.
L'11 novembre, a ben cinque anni di distanza, uscirà il suo nuovo album, intitolato Milano non contiene amore.
Un disco dalla lunga gestazione, sul quale ha lavorato con una serie di nomi ben noti dalle nostre parti, come spiega lui stesso: "Milano non contiene amore nasce in varie parti d'Italia. Il primo giorno di stesura è stato a Firenze, dove risiede Marco Parente, il produttore artistico. Marco amava le mie canzoni nella loro versione chitarra e voce. Il lavoro di arrangiamento non avrebbe mai dovuto esser di troppo. Bologna, seconda tappa, è stata la prima meta realmente musicale. Tre giorni di prove per avere le impalcature generali di quelle che poi sono state le basi del disco. Con Marco, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba ci siamo chiusi nello Studio Spaziale per tre giorni di idee e prove. Cercavamo di stabilire quale fosse la direzione. A casa di Vincenzo e Valeria discutevamo per ore anche sulla forma delle canzoni che, ogni tanto, è stata semplificata, accorciata e resa "diretta". La canzone al centro. Tutto era volto a potenziare gli scheletri e le sensazioni delle canzoni costruite chitarra e voce. Terza tappa, le campagne di Brescia e il casolare in cui Alessandro “Asso” Stefana opera – il suo Perpetuum Mobile - tra strumenti antichi, immensi organi e centinaia di chitarre, slide guitar e strumenti a corda in generale. Marco e Vincenzo hanno iniziato a suonare e a registrare bassi e batterie, io alcune ritmiche di chitarra. Il resto del lavoro è frutto di un anno intero di home recording tra Bologna (Vincenzo e Valeria) Brescia (Asso) Milano (io) e Firenze (Marco)."
Il risultato è un album che colpisce e sorprende, per qualità e per varietà. Musica pop, nel senso più alto del termine, nata da una penna di indubbio talento, sviluppata con ottimi collaboratori, ed interpretata con una voce particolare ed intrigante.
Non mancheremo di presentarvelo nelle prossime settimane, anche con un’intervista, ma fin d’ora vogliamo proporvene la prima anticipazione, Da tre mesi: enjoy!!
Si chiama Cesare Livrizzi, è di origine siciliana, ed aveva pubblicato nel 2011 il suo esordio, Dall’altra parte del cielo.
L'11 novembre, a ben cinque anni di distanza, uscirà il suo nuovo album, intitolato Milano non contiene amore.
Un disco dalla lunga gestazione, sul quale ha lavorato con una serie di nomi ben noti dalle nostre parti, come spiega lui stesso: "Milano non contiene amore nasce in varie parti d'Italia. Il primo giorno di stesura è stato a Firenze, dove risiede Marco Parente, il produttore artistico. Marco amava le mie canzoni nella loro versione chitarra e voce. Il lavoro di arrangiamento non avrebbe mai dovuto esser di troppo. Bologna, seconda tappa, è stata la prima meta realmente musicale. Tre giorni di prove per avere le impalcature generali di quelle che poi sono state le basi del disco. Con Marco, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba ci siamo chiusi nello Studio Spaziale per tre giorni di idee e prove. Cercavamo di stabilire quale fosse la direzione. A casa di Vincenzo e Valeria discutevamo per ore anche sulla forma delle canzoni che, ogni tanto, è stata semplificata, accorciata e resa "diretta". La canzone al centro. Tutto era volto a potenziare gli scheletri e le sensazioni delle canzoni costruite chitarra e voce. Terza tappa, le campagne di Brescia e il casolare in cui Alessandro “Asso” Stefana opera – il suo Perpetuum Mobile - tra strumenti antichi, immensi organi e centinaia di chitarre, slide guitar e strumenti a corda in generale. Marco e Vincenzo hanno iniziato a suonare e a registrare bassi e batterie, io alcune ritmiche di chitarra. Il resto del lavoro è frutto di un anno intero di home recording tra Bologna (Vincenzo e Valeria) Brescia (Asso) Milano (io) e Firenze (Marco)."
Il risultato è un album che colpisce e sorprende, per qualità e per varietà. Musica pop, nel senso più alto del termine, nata da una penna di indubbio talento, sviluppata con ottimi collaboratori, ed interpretata con una voce particolare ed intrigante.
Non mancheremo di presentarvelo nelle prossime settimane, anche con un’intervista, ma fin d’ora vogliamo proporvene la prima anticipazione, Da tre mesi: enjoy!!
Wednesday, September 28, 2016
Primo video dall'EP di esordio di Carlo Martinelli: Un banale fatto di cronaca
Come ogni anno, a partire da fine settembre le uscite di moltiplicano, e non è facile stare dietro alla valanga di mail e comunicati da leggere, dischi da scaricare ed ascoltare.. per fortuna, non sono poche le novità interessanti, ed ogni tanto capita qualche vera e propria chicca.
È il caso dell’EP che vi vogliamo presentare quest’oggi, che fin dal primo ascolto si è imposto alla nostra attenzione.
Si intitola Caratteri mobili e segna l’esordio solista (dopo un primo demo nel 2015) di Carlo Martinelli, che conosciamo come cantante di una band molto interessante ed originale come i Luminal.
Cinque brani nati in periodi diversi, nell’arco di più di un decennio, e forse anche per questo molto vari, non solo fra di loro ma anche all’interno di ciascuno. “Dentro c’è un po’ tutto di quello che sono stati i suoi ascolti fondamentali, dal cantautorato più tradizionale (Battisti su tutti) al rock britannico fino al noise: c’è un violoncello spesso atonale, una batteria sghemba, un basso seventies, un sassofono, un trombone, tante chitarre acustiche ed elettriche e una voce solitaria che dice cose.”
Con lui per questo lavoro una serie di musicisti di valore, alcuni ben noti dalle nostre parti, come Cristiano De Fabritiis (batterista fra gli altri di Filippo Gatti, Collettivo Angelo Mai, OU..) e Milo Scaglioni (bassista anche con Jennifer Gentle e Dellera, di cui vi abbiamo presentato il debutto solista la scorsa settimana, qui il podcast).
Il risultato è un EP molto bello ed interessante, che non smette di stupire negli arrangiamenti, ma che riunisce soprattutto cinque ottimi brani. “Sono prevalentemente canzoni d’amore, un po’ per caso e un po’ per necessità. Amore che finisce nell’odio, nell’incomunicabilità e nella solitudine. Ma grazie ai Caratteri mobili si può sempre cambiare l’ordine delle lettere e trovare un nuovo senso”.
Ve lo presenteremo sicuramente anche in trasmissione, ma iniziamo con questo post, proponendovi il video del brano di apertura, Un banale fatto di cronaca: enjoy!!
È il caso dell’EP che vi vogliamo presentare quest’oggi, che fin dal primo ascolto si è imposto alla nostra attenzione.
Si intitola Caratteri mobili e segna l’esordio solista (dopo un primo demo nel 2015) di Carlo Martinelli, che conosciamo come cantante di una band molto interessante ed originale come i Luminal.
Cinque brani nati in periodi diversi, nell’arco di più di un decennio, e forse anche per questo molto vari, non solo fra di loro ma anche all’interno di ciascuno. “Dentro c’è un po’ tutto di quello che sono stati i suoi ascolti fondamentali, dal cantautorato più tradizionale (Battisti su tutti) al rock britannico fino al noise: c’è un violoncello spesso atonale, una batteria sghemba, un basso seventies, un sassofono, un trombone, tante chitarre acustiche ed elettriche e una voce solitaria che dice cose.”
Con lui per questo lavoro una serie di musicisti di valore, alcuni ben noti dalle nostre parti, come Cristiano De Fabritiis (batterista fra gli altri di Filippo Gatti, Collettivo Angelo Mai, OU..) e Milo Scaglioni (bassista anche con Jennifer Gentle e Dellera, di cui vi abbiamo presentato il debutto solista la scorsa settimana, qui il podcast).
Il risultato è un EP molto bello ed interessante, che non smette di stupire negli arrangiamenti, ma che riunisce soprattutto cinque ottimi brani. “Sono prevalentemente canzoni d’amore, un po’ per caso e un po’ per necessità. Amore che finisce nell’odio, nell’incomunicabilità e nella solitudine. Ma grazie ai Caratteri mobili si può sempre cambiare l’ordine delle lettere e trovare un nuovo senso”.
Ve lo presenteremo sicuramente anche in trasmissione, ma iniziamo con questo post, proponendovi il video del brano di apertura, Un banale fatto di cronaca: enjoy!!
Tuesday, September 27, 2016
Nuovo toccante video per Awa Ly: Here (feat Faada Freddy)
Quest’oggi torniamo a parlare del nuovo disco di di Awa Ly, talentuosa cantante franco-senegalese, ma ormai anche italiana di adozione.
È infatti di casa a Roma, e da anni collabora fra gli altri con un artista che sapete a noi molto caro, l'ottimo Massimo Giangrande.
Il suo ultimo disco è stato invece realizzato a Parigi, con Jean Lamoot e Pascal Danae, già collaboratori di musicisti del calibro di Noir Désir, Salif Keita, Gilberto Gil o Peter Gabriel.
Si intitola Five and a feather, è uscito il 25 marzo scorso, ed è stato accolto molto positivamente da pubblico e critica.
Dieci brani che si muovono sinuosamente fra jazz, soul, folk, eco africane o caraibiche, il tutto illuminato dalla calda voce di questa raffinata cantante.
Negli scorsi giorni è stato pubblicato il video del nuovo singolo, Here, e si tratta di un brano e di una storia particolarmente toccanti.
Lo spunto è venuto dai terribili fatti del 3 ottobre 2013, quando un’imbarcazione che trasportava circa 500 migranti africani ha fatto naufragio vicino Lampedusa, facendo 366 morti, per quella che è la seconda più grande tragedia nel Mediterraneo dall’inizio del ventunesimo secolo. Profondamente colpita da questi eventi, e dalla costante ripetizione di catastrofi marine, Awa Ly ha scritto questa canzone: una reazione rabbiosa, una chiamata in soccorso, un appello ai responsabili.
Il video è stato girato da Gaby Ba e Matthieu Remond nell’agosto 2016 nella regione di Dakar, in Senegal, e racconta la vita di un uomo che decide di lasciare il proprio Paese verso orizzonti di speranza, riassumendola in un giorno: adolescente il mattino, adulto il pomeriggio, anziano la sera.
Awa Ly e Faada Freddy sono i due cantori di questa storia che, come degli spiriti, cantano all’orecchio del viaggiatore per dissuaderlo a partire: enjoy!!
È infatti di casa a Roma, e da anni collabora fra gli altri con un artista che sapete a noi molto caro, l'ottimo Massimo Giangrande.
Il suo ultimo disco è stato invece realizzato a Parigi, con Jean Lamoot e Pascal Danae, già collaboratori di musicisti del calibro di Noir Désir, Salif Keita, Gilberto Gil o Peter Gabriel.
Si intitola Five and a feather, è uscito il 25 marzo scorso, ed è stato accolto molto positivamente da pubblico e critica.
Dieci brani che si muovono sinuosamente fra jazz, soul, folk, eco africane o caraibiche, il tutto illuminato dalla calda voce di questa raffinata cantante.
Negli scorsi giorni è stato pubblicato il video del nuovo singolo, Here, e si tratta di un brano e di una storia particolarmente toccanti.
Lo spunto è venuto dai terribili fatti del 3 ottobre 2013, quando un’imbarcazione che trasportava circa 500 migranti africani ha fatto naufragio vicino Lampedusa, facendo 366 morti, per quella che è la seconda più grande tragedia nel Mediterraneo dall’inizio del ventunesimo secolo. Profondamente colpita da questi eventi, e dalla costante ripetizione di catastrofi marine, Awa Ly ha scritto questa canzone: una reazione rabbiosa, una chiamata in soccorso, un appello ai responsabili.
Il video è stato girato da Gaby Ba e Matthieu Remond nell’agosto 2016 nella regione di Dakar, in Senegal, e racconta la vita di un uomo che decide di lasciare il proprio Paese verso orizzonti di speranza, riassumendola in un giorno: adolescente il mattino, adulto il pomeriggio, anziano la sera.
Awa Ly e Faada Freddy sono i due cantori di questa storia che, come degli spiriti, cantano all’orecchio del viaggiatore per dissuaderlo a partire: enjoy!!
Monday, September 26, 2016
Giovanni Ferrario, Francesco Di Bella, Nadàr Solo, His Clancyness e Calibro 35 gli ospiti del mese di ottobre!!
Settembre sta volando via, sabato arriva ottobre, ed è quindi il momento dell'annuncio degli ospiti del mese, anticipato l'altro ieri in trasmissione (qui il podcast). Un mese molto ricco di novità ed uscite, e quindi anche di ospiti, tutti nomi ben noti dalle nostre parti, quasi tutti già accolti in passato.
Inizieremo questo sabato, 1° ottobre, presentandovi in anteprima il nuovo progetto di un artista cui siamo particolarmente legati, al punto che il suo ultimo album solista uscì per Pocket Heaven, l'etichetta che nacque da una costola di Panoplie.
Giovanni Ferrario è un musicista, autore e produttore molto eclettico, che negli ultimi anni ha lavorato con un gran numero artisti, fra cui PJ Harvey, John Parish, Le Luci della Centrale Elettrica, Sepiatone, Hugo Race e Rokia Traoré.
Lo avevamo incontrato l'ultima volta nell'ottobre dell'anno scorso a Roma, impegnato come chitarrista degli Scisma, con cui del resto aveva collaborato già ai tempi di Armstrong, che aveva prodotto insieme a Paolo Benvegnù.
Prima dell'estate siamo stati felici di annunciare che il suo nuovo album, sotto la sigla Giovanni Ferrario Alliance, sarebbe stato pubblicato il 7 ottobre da We Were Never Being Boring.
Un lavoro che riunisce brani scritti in questi anni di tante diverse collaborazioni, e che forse anche per questo risulta particolarmente vario, pur riportandoci il suo inconfondibile ed affascinante stile.
Sabato 8 i graditi ospiti saranno addirittura due, a partire da un artista che apprezziamo e seguiamo da molto tempo.
Francesco Di Bella è stato per 15 anni il frontman dei 24 Grana, band napoletana dal percorso originale e variegato, iniziato fra punk, elettronica e dub, proseguito con esplorazioni psichedeliche e finito per avvicinarsi al cantautorato.
Nel 2013 ha lasciato il gruppo per dedicarsi ad un percorso solista che aveva iniziato già da qualche anno, ed ha pubblicato Francesco Di Bella & Ballads Café, album composto per la quasi totalità da brani del repertorio dei 24 Grana, reintepretati in chiave più intimista.
Quest'anno sono arrivati due nuovi singoli, prima e dopo l'estate, ad anticipare il suo primo disco solista di inediti, che si intitolerà Nuova Gianturco e sarà pubblicato il 30 settembre da La Canzonetta Record.
Un album che ci sta piacendo molto, e che conferma il talento dell'artista napoletano, autore di melodie dolci e coinvolgenti e di testi mai banali.
Sempre sabato 8, vi presenteremo un altro disco di cui vi abbiamo iniziato a parlare prima dell'estate, quinto lavoro per una band che apprezziamo molto.
Prova ne sia che quando li abbiamo scoperti (grazie a Pierpaolo Capovilla, loro ospite in un brano) li abbiamo ospitati due volte nel corso dello stesso anno.
A gennaio 2014 abbiamo parlato con colpevole ritardo del loro terzo album, Diversamente, come? (uscito nel febbraio 2013), mentre a novembre vi abbiamo presentato con buon tempismo Fame, ad oggi il loro ultimo disco, che ha confermato la loro grande energia, sottolineandone anche l'ulteriore crescita e maturazione.
Stiamo parlando dei Nadàr Solo, trio torinese che unisce un'anima rock dal grande impatto a liriche mai banali, che prima dell'estate ha annunciato l'uscita del quinto disco. Si intitolerà Semplice e sarà pubblicato il prossimo 7 ottobre da Tirreno Dischi.
"Un disco schietto, evidente, fatto a modo suo. Violento e delicato come un cucciolo di tigre, impastato di graffi e carezze. È un disco che parla d’amore, guerra, paura, desideri, ambizioni, frustrazioni, felicità."
Sabato 15 sarà il momento del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a novembre, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
La prima trasmissione della nuova stagione è stata dedicata al vino.. curiosi di sapere cosa ci riserveranno stavolta?
Sabato 22 daremo il bentornato ad un artista ormai di casa a Sentieri Sonori ed a Lussemburgo, dove è stato accolto più volte, prima come frontman di A Classic Education, poi come His Clancyness.. e dove tornerà ben presto!
L'ultima volta, abbiamo ospitato Jonathan Clancy a aprile (qui il podcast) nella veste di discografico, per presentarci il fantastico disco di Krano, pubblicato dalla sua etichetta. Non avevamo resistito alla tentazione di uscire un attimo fuori tema, per chiedere novità che lo riguardassero direttamente, e ci aveva annunciato che il nuovo disco di His Clancyness sarebbe uscito dopo l'estate, anticipato a giugno da un primo singolo, che vi abbiamo presentato sia qui sul blog che in trasmissione.
L'album si intitolerà Isolation Culture, sarà pubblicato il 14 ottobre, e sarà accompagnato da un tour europeo che toccherà Lussemburgo, e più in particolare De Gudde Wellen, il 12 ottobre (qui l’evento FB).
Inizieremo questo sabato, 1° ottobre, presentandovi in anteprima il nuovo progetto di un artista cui siamo particolarmente legati, al punto che il suo ultimo album solista uscì per Pocket Heaven, l'etichetta che nacque da una costola di Panoplie.
Giovanni Ferrario è un musicista, autore e produttore molto eclettico, che negli ultimi anni ha lavorato con un gran numero artisti, fra cui PJ Harvey, John Parish, Le Luci della Centrale Elettrica, Sepiatone, Hugo Race e Rokia Traoré.
Lo avevamo incontrato l'ultima volta nell'ottobre dell'anno scorso a Roma, impegnato come chitarrista degli Scisma, con cui del resto aveva collaborato già ai tempi di Armstrong, che aveva prodotto insieme a Paolo Benvegnù.
Prima dell'estate siamo stati felici di annunciare che il suo nuovo album, sotto la sigla Giovanni Ferrario Alliance, sarebbe stato pubblicato il 7 ottobre da We Were Never Being Boring.
Un lavoro che riunisce brani scritti in questi anni di tante diverse collaborazioni, e che forse anche per questo risulta particolarmente vario, pur riportandoci il suo inconfondibile ed affascinante stile.
Sabato 8 i graditi ospiti saranno addirittura due, a partire da un artista che apprezziamo e seguiamo da molto tempo.
Francesco Di Bella è stato per 15 anni il frontman dei 24 Grana, band napoletana dal percorso originale e variegato, iniziato fra punk, elettronica e dub, proseguito con esplorazioni psichedeliche e finito per avvicinarsi al cantautorato.
Nel 2013 ha lasciato il gruppo per dedicarsi ad un percorso solista che aveva iniziato già da qualche anno, ed ha pubblicato Francesco Di Bella & Ballads Café, album composto per la quasi totalità da brani del repertorio dei 24 Grana, reintepretati in chiave più intimista.
Quest'anno sono arrivati due nuovi singoli, prima e dopo l'estate, ad anticipare il suo primo disco solista di inediti, che si intitolerà Nuova Gianturco e sarà pubblicato il 30 settembre da La Canzonetta Record.
Un album che ci sta piacendo molto, e che conferma il talento dell'artista napoletano, autore di melodie dolci e coinvolgenti e di testi mai banali.
Prova ne sia che quando li abbiamo scoperti (grazie a Pierpaolo Capovilla, loro ospite in un brano) li abbiamo ospitati due volte nel corso dello stesso anno.
A gennaio 2014 abbiamo parlato con colpevole ritardo del loro terzo album, Diversamente, come? (uscito nel febbraio 2013), mentre a novembre vi abbiamo presentato con buon tempismo Fame, ad oggi il loro ultimo disco, che ha confermato la loro grande energia, sottolineandone anche l'ulteriore crescita e maturazione.
Stiamo parlando dei Nadàr Solo, trio torinese che unisce un'anima rock dal grande impatto a liriche mai banali, che prima dell'estate ha annunciato l'uscita del quinto disco. Si intitolerà Semplice e sarà pubblicato il prossimo 7 ottobre da Tirreno Dischi.
"Un disco schietto, evidente, fatto a modo suo. Violento e delicato come un cucciolo di tigre, impastato di graffi e carezze. È un disco che parla d’amore, guerra, paura, desideri, ambizioni, frustrazioni, felicità."
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
La prima trasmissione della nuova stagione è stata dedicata al vino.. curiosi di sapere cosa ci riserveranno stavolta?
Sabato 22 daremo il bentornato ad un artista ormai di casa a Sentieri Sonori ed a Lussemburgo, dove è stato accolto più volte, prima come frontman di A Classic Education, poi come His Clancyness.. e dove tornerà ben presto!
L'ultima volta, abbiamo ospitato Jonathan Clancy a aprile (qui il podcast) nella veste di discografico, per presentarci il fantastico disco di Krano, pubblicato dalla sua etichetta. Non avevamo resistito alla tentazione di uscire un attimo fuori tema, per chiedere novità che lo riguardassero direttamente, e ci aveva annunciato che il nuovo disco di His Clancyness sarebbe uscito dopo l'estate, anticipato a giugno da un primo singolo, che vi abbiamo presentato sia qui sul blog che in trasmissione.
L'album si intitolerà Isolation Culture, sarà pubblicato il 14 ottobre, e sarà accompagnato da un tour europeo che toccherà Lussemburgo, e più in particolare De Gudde Wellen, il 12 ottobre (qui l’evento FB).
Chiuderemo infine il mese, sabato 29, con altri ospiti per noi molto speciali.
Non abbiamo certo bisogno di spiegare ai nostri ascoltatori il legame che ci unisce ai Calibro 35: ci vantiamo spesso e volentieri di aver organizzato il loro primo concerto in assoluto, nell'ormai lontano gennaio 2008, e da allora li abbiamo riportati live a Lussemburgo molte volte, ospitati in trasmissione ad ogni uscita, e da qualche anno ci hanno regalato la sigla di Sentieri Sonori.
Una band che siamo stati felicissimi di veder crescere di anno in anno, fra dischi in studio, colonne sonore, programmi tv e una quantità incredibile di concerti.. mancava solo una cosa, a questo punto: un disco dal vivo!
Anche questa lacuna sarà colmata il 21 ottobre, quando Record Kicks pubblicherà CLBR35 live from S.P.A.C.E.: quasi 50 minuti di live, contenenti in buona parte brani tratti dal loro ultimo S.P.A.C.E., oltre ad alcuni classici della band come Notte in Bovisa e proprio la nostra sigla, Eurocrime.
Il materiale è tratto da due serate speciali svoltesi al Biko di Milano la scorsa primavera, in cui erano ospiti anche i fiati di Paolo Raineri (tromba) e Francesco Bucci (trombone), ovvero gli Ottone Pesante, agli stessi strumenti anche sul disco da studio.
Il programma è come sempre molto denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio Ara, o quando volete comodamente in podcast..
Una band che siamo stati felicissimi di veder crescere di anno in anno, fra dischi in studio, colonne sonore, programmi tv e una quantità incredibile di concerti.. mancava solo una cosa, a questo punto: un disco dal vivo!
Anche questa lacuna sarà colmata il 21 ottobre, quando Record Kicks pubblicherà CLBR35 live from S.P.A.C.E.: quasi 50 minuti di live, contenenti in buona parte brani tratti dal loro ultimo S.P.A.C.E., oltre ad alcuni classici della band come Notte in Bovisa e proprio la nostra sigla, Eurocrime.
Il materiale è tratto da due serate speciali svoltesi al Biko di Milano la scorsa primavera, in cui erano ospiti anche i fiati di Paolo Raineri (tromba) e Francesco Bucci (trombone), ovvero gli Ottone Pesante, agli stessi strumenti anche sul disco da studio.
Il programma è come sempre molto denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio Ara, o quando volete comodamente in podcast..
STAY TUNED!!
Sunday, September 25, 2016
Niccolò Fabi a Lussemburgo fra un mese e mezzo!!
Un mese e mezzo al grande appuntamento, dopo averlo fatto ieri in trasmissione (qui il podcast), è il momento di ricordarvelo anche qui sul blog: il 7 novembre saremo molto felici di accogliere in concerto al Bar National il grande Niccolò Fabi!!
Il cantautore romano ha pubblicato il 22 aprile scorso Una somma di piccole cose, il suo nono album, il primo dopo l'enorme successo dell'album e del tour in trio con Daniele Sivestri e Max Gazzé, debuttando addirittura al primo posto della classifica FIMI.
Ve ne abbiamo parlato e ve lo abbiamo fatto ascoltare più volte, sia in trasmissione che qui sul blog, un album particolarmente poetico e toccante, che Niccolò ha realizzato in completa solitudine, in una casa di campagna vicino Roma, a Campagnano.
La notizia di questa settimana, come detto anche ieri, è la vittoria della Targa Tenco per il migliore album, come gli era già successo nel 2013 con Ecco.
Per il tour italiano, partito il 18 maggio da Assisi, ha deciso di farsi accompagnare da una band già esistente, quella di Bianco, giovane cantautore torinese, ed è stata una marcia trionfale, con sale tutte sold out ed entusiaste.
Ad inizio giugno vi abbiamo annunciato che un tour europeo sarebbe seguito in autunno, arrivando il 7 novembre a Lussemburgo, più precisamente al Bar National, che è stato aperto negli scorsi mesi nella struttura del Théâtre National, sulla route de Longwy.
Teniamo a ringraziare nuovamente l'amico Ture, il manager del locale, che fin dalla sua apertura ci ha contattati per contribuire alla sua programmazione.
E come meglio iniziare questa collaborazione che portando un artista che apprezziamo e seguiamo fin dai suoi esordi, e che di disco in disco sta acquisendo una dimensione ed uno spessore sempre più importanti?
Le prevendite sono online a questo link: come detto, Niccolò è ormai abituato ai sold out, quindi state attenti.. cya there!!
Il cantautore romano ha pubblicato il 22 aprile scorso Una somma di piccole cose, il suo nono album, il primo dopo l'enorme successo dell'album e del tour in trio con Daniele Sivestri e Max Gazzé, debuttando addirittura al primo posto della classifica FIMI.
Ve ne abbiamo parlato e ve lo abbiamo fatto ascoltare più volte, sia in trasmissione che qui sul blog, un album particolarmente poetico e toccante, che Niccolò ha realizzato in completa solitudine, in una casa di campagna vicino Roma, a Campagnano.
La notizia di questa settimana, come detto anche ieri, è la vittoria della Targa Tenco per il migliore album, come gli era già successo nel 2013 con Ecco.
Per il tour italiano, partito il 18 maggio da Assisi, ha deciso di farsi accompagnare da una band già esistente, quella di Bianco, giovane cantautore torinese, ed è stata una marcia trionfale, con sale tutte sold out ed entusiaste.
Ad inizio giugno vi abbiamo annunciato che un tour europeo sarebbe seguito in autunno, arrivando il 7 novembre a Lussemburgo, più precisamente al Bar National, che è stato aperto negli scorsi mesi nella struttura del Théâtre National, sulla route de Longwy.
Teniamo a ringraziare nuovamente l'amico Ture, il manager del locale, che fin dalla sua apertura ci ha contattati per contribuire alla sua programmazione.
E come meglio iniziare questa collaborazione che portando un artista che apprezziamo e seguiamo fin dai suoi esordi, e che di disco in disco sta acquisendo una dimensione ed uno spessore sempre più importanti?
Le prevendite sono online a questo link: come detto, Niccolò è ormai abituato ai sold out, quindi state attenti.. cya there!!
Saturday, September 24, 2016
The Zen Circus nel podcast della settimana, già online!
Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti The Zen Circus, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!
Tracklist:
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!
Tracklist:
1
|
Eurocrime! |
Calibro 35 |
2
|
Se io fossi il giudice |
Afterhours |
3
|
Caminanti |
Cesare Basile |
4
|
Place your bet |
Milo Scaglioni |
5
|
Progetto |
Francesco di Bella |
6
|
Goose 4 |
Giovanni Ferrario Alliance |
7
|
Aprile |
Nadàr Solo |
8
|
Pale fear |
His Clancyness |
9
|
Benicio Del Toro |
Roberto Angelini |
10
|
Roma stasera |
Motta |
11
|
Mi e ti |
Krano |
12
|
Una somma di piccole cose |
Niccolò Fabi |
13
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La ballata delle ossa |
Tre Allegri Ragazzi Morti |
14
|
La Terza Guerra Mondiale |
The Zen Circus |
15
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Zingara (Il Cattivista) |
The Zen Circus |
In onda fra poco, ospiti The Zen Circus!!
Sono quasi le 11.30 di sabato mattina, pronti come ogni settimana a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?
Un disco di assoluto spessore per una band che negli anni ha saputo da un lato restare fedele al proprio sound ed alla propria poetica, ma dall'altro anche evolversi e crescere, e per noi è ormai senza dubbio una delle realtà più belle e valide del rock italiano. Saremo lieti di presentarvelo con una bella chiacchierata con il batterista Karim Qqru, già nostro ospite per il loro precedente album.
Non potrà essere con noi come annunciato l'amico Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda) da Barcelona, che tornerà ad ottobre, ma il programma sarà comunque bello denso, a partire da molte belle novità. Vi presenteremo fra l'altro l'esordio solista di Milo Scaglioni e le nuove anticipazioni dai prossimi album di Nadàr Solo, His Clancyness, Giovanni Ferrario Alliance e Francesco Di Bella.
Saremo poi lieti di occuparci di un disco uscito giusto ieri, che ha segnato il ritorno di una band che seguiamo ed apprezziamo ormai da molti anni.
Sto parlando di The Zen Circus, che tornano dopo una pausa nel corso della quale si sono dedicati ai vari progetti personali, nel caso di Appino pubblicando il secondo disco solista, Grande Raccordo Animale, che abbiamo incluso nelle Sentieri Sonori Picks 2015.
Sto parlando di The Zen Circus, che tornano dopo una pausa nel corso della quale si sono dedicati ai vari progetti personali, nel caso di Appino pubblicando il secondo disco solista, Grande Raccordo Animale, che abbiamo incluso nelle Sentieri Sonori Picks 2015.
Il loro nuovo album si intitola La Terza Guerra Mondiale, è stato pubblicato come dicevo ieri, ed è stato anticipato da due splendidi singoli che vi abbiamo proposto sia in trasmissione che qui sul blog, Ilenia e L’anima non conta.
Un disco di assoluto spessore per una band che negli anni ha saputo da un lato restare fedele al proprio sound ed alla propria poetica, ma dall'altro anche evolversi e crescere, e per noi è ormai senza dubbio una delle realtà più belle e valide del rock italiano. Saremo lieti di presentarvelo con una bella chiacchierata con il batterista Karim Qqru, già nostro ospite per il loro precedente album.
Friday, September 23, 2016
Cesare Basile intervista Manuel Agnelli
Negli ultimi tempi si sta parlando molto di Manuel Agnelli, anche nei media generalisti, in primo luogo per la sua partecipazione ad X-Factor.
Noi preferiamo continuare a parlarvi di Folfiri o Folfox, l’ultimo splendido album dei suoi Afterhours, che vi abbiamo presentato a giugno con una puntata monografica e l’intervista a Rodrigo D’Erasmo (qui il link al podcast).
Il disco è stato lanciato fra l'altro con un tour di incontri nelle Feltrinelli, nel corso dei quali Manuel è stato intervistato da vari moderatori. Quello di Catania lo ha visto confrontarsi con un altro musicista che amiamo molto, suo (e mi permetto di dire anche nostro) vecchio amico, Cesare Basile.
Giusto ieri ho trovato su YouTube il video di questo incontro, che voglio presentarvi quest’oggi. Si tratta di più di un’ora di filmato, che però spero troverete il tempo di guardare ed ascoltare: partendo dal disco, questi due grandi artisti danno non pochi spunti di riflessione sul mondo della musica, e non solo, dei giorni nostri.
Ciliegina sulla torta, Manuel conclude mettendosi alla chitarra ed al piano, per eseguire quattro brani da questo incredibile disco: take your time & enjoy!!
Noi preferiamo continuare a parlarvi di Folfiri o Folfox, l’ultimo splendido album dei suoi Afterhours, che vi abbiamo presentato a giugno con una puntata monografica e l’intervista a Rodrigo D’Erasmo (qui il link al podcast).
Il disco è stato lanciato fra l'altro con un tour di incontri nelle Feltrinelli, nel corso dei quali Manuel è stato intervistato da vari moderatori. Quello di Catania lo ha visto confrontarsi con un altro musicista che amiamo molto, suo (e mi permetto di dire anche nostro) vecchio amico, Cesare Basile.
Giusto ieri ho trovato su YouTube il video di questo incontro, che voglio presentarvi quest’oggi. Si tratta di più di un’ora di filmato, che però spero troverete il tempo di guardare ed ascoltare: partendo dal disco, questi due grandi artisti danno non pochi spunti di riflessione sul mondo della musica, e non solo, dei giorni nostri.
Ciliegina sulla torta, Manuel conclude mettendosi alla chitarra ed al piano, per eseguire quattro brani da questo incredibile disco: take your time & enjoy!!