Questa mattina siamo lieti di tornare a parlare dei Sunday Morning, band cesenate "con la provincia romagnola negli occhi e Neil Young nelle orecchie", che abbiamo ospitato già tre volte nel corso degli ultimi quattro anni.
La prima fu nel giugno 2015 (qui il podcast), per celebrare il loro ritorno dopo una pausa quasi decennale con Instant lovers. Un album che colpiva per l'attenzione maniacale per la melodia, e la coralità di chi si conosce da tanto e sa come intrecciarsi al meglio, negli corso di quaranta minuti di musica in cui cuore e tecnica si mischiano di continuo, in quella maniera distesa che è tipica del rock, ma anche di quella parte di Romagna in cui i Sunday Morning sono nati e sono vissuti. Il loro successivo disco è stato pubblicato nel novembre 2016 da Bronson Recordings e si intitola Let it burn: un altro splendido lavoro che confermava il loro grande valore, con un'ancor maggiore varietà negli arrangiamenti, che abbiamo presentato con una nuova intervista (qui il podcast).
Il loro nuovo album, Four, è uscito il 5 aprile 2019, per Bronson Recordings e li abbiamo ospitati il giorno seguente (qui il podcast). "Un disco fatto di grandi spazi aperti e di mondi interiori: uno specchio di un’esperienza che ha cambiato radicalmente l'approccio musicale della band." Il frontman Andrea Cola ha infatti passato tre mesi a New Orleans, lavorando all'Esplanade Studio, anche al fianco di una leggenda come Daniel Lanois. "I brani riflettono la volontà di percorrere nuove strade e il bisogno di un cambiamento urgente e perentorio. Gli scenari sonori del nuovo album sono un viaggio tra le praterie libere e infinite del Southwest e il sound del fiume Mississippi, là dove tutto ha avuto inizio. I nuovi brani, più lenti e profondi, vedono le chitarre acustiche moltiplicarsi fino ad avvolgerne gli echi elettrici, il piano finalmente in scena e la voce protagonista."
Oggi vi presentiamo il loro ultimo singolo e video, May your heart, che presentano così: "May Your Heart è una lettera indirizzata a chi si vuole più bene. Ma nonostante sia qualcosa di intimo e personale, non è un messaggio privato. Con il suo incedere in tre quarti, il mandolino squillante e il ‘La La La’ del ritornello, la canzone sembra voler invitare i presenti a prendervi parte. È una sorta di brindisi alla vita e ai suoi imprevisti, in cui si alzano i bicchieri per ricordare a qualcuno di speciale l’importanza di affrontare il mondo con curiosità e schiettezza di cuore. Come quando si era bambini." Enjoy!!
Oggi vi presentiamo il loro ultimo singolo e video, May your heart, che presentano così: "May Your Heart è una lettera indirizzata a chi si vuole più bene. Ma nonostante sia qualcosa di intimo e personale, non è un messaggio privato. Con il suo incedere in tre quarti, il mandolino squillante e il ‘La La La’ del ritornello, la canzone sembra voler invitare i presenti a prendervi parte. È una sorta di brindisi alla vita e ai suoi imprevisti, in cui si alzano i bicchieri per ricordare a qualcuno di speciale l’importanza di affrontare il mondo con curiosità e schiettezza di cuore. Come quando si era bambini." Enjoy!!
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