Per carità, ho sempre sognato, fin da piccolo, di essere sommerso dai dischi, ma poi non è facile seguire, soprattutto per chi come noi fa altro per lavoro, ha prole e mille impegni.. gli ascolti tolgono ulteriori preziose ore di sonno, e purtroppo molto spesso anche inutilmente, vista la qualità di molte uscite, e la selezione che non può che essere più stretta.
Poi, ogni tanto, in mezzo ad una delle tante serate/notti di lavoro, fra interviste da registrare, promo da scaricare e mettere in ordine, post da scrivere, news da leggere.. arriva uno di quei dischi che ripagano i tanti sforzi.
Come stasera, quando ho ricevuto una mail di riepilogo da un ottimo ufficio stampa, che segnalava fra l'altro l'esordio di un progetto nato fra Roma ed Amsterdam, che non poteva non incuriosire un romano (di adozione) ormai trapiantato all'altro estremo del Benelux.
Lo scarico, decido di metterlo subito su, e resto immediatamente rapito dagli Armaud, e dal loro How to erase a plot.
Un album terribilmente affascinante, sospeso, etereo, che a voler attaccare etichette (esercizio che odio ma talvolta inevitabile) potremmo dire stia fra dream-pop, trip-hop, folk à la Bon Iver.. ma che soprattutto finisce per creare un mondo tutto suo.
Dieci splendidi brani (che mentre vi scrivo ascolto per la
Trombettista, cantante e chitarrista, ha frequentato la Saint Louis School di Roma, per poi trasferirsi nel 2009 in Olanda per studiare jazz al Conservatorium di Amsterdam.
A dicembre 2013 ha preso forma questo suo progetto chitarra & voce, con l’utilizzo di delay, loop, riverberi ed armonici che creano un’atmosfera rarefatta, vibrante.
Sul palco è ora affiancata alla chitarra e drum machine da Marco Bonini (di una band che vi proponiamo spesso, i Mamavegas) e da Federico Leo alla batteria: un’empatia artistica che piano piano ha trovato spazio anche nei brani del disco, trasformando così Armaud da un progetto solista ad un vero e proprio trio.
Dopo aver macinato parecchi km in giro per locali e club europei (Olanda, Belgio, Francia, Germania, Lituania e Italia) fin dall'anno scorso, arrivano ora a pubblicare questo splendido lavoro, in uscita il 23 ottobre per Lady Sometimes Records.
Ve lo presenteremo sicuramente, credo proprio anche ospitando Paola in trasmissione, ma fin d'ora vi invito a scoprire il bel video che lo anticipa, Patterns: enjoy!!
ps: si, era una mail di riepilogo.. ma confesso pubblicamente che mi era sfuggita quella di annuncio del disco, fra le tante che riceviamo! Pensa che bella cosa rischiavo di perdere.. grazie, Chiara!!
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