Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!
Vi proporremo come sempre un programma molto ricco, e per una volta avremo un solo ospite, quindi potremo dare ancor più spazio a tante interessanti novità. Ascolteremo e parleremo di Max Gazzè, Selton, Ministri, Bachi da Pietra, Rachele Bastreghi, Pier Cortese, Alessio Bondì, Foja, Sans Soucis, Etna, Zollo, Whitemary, Bluem e Praino.
Saremo poi felici di dare il bentornato ad un musicista che abbiamo portato a suonare a Lussemburgo con la sua band cinque anni fa, e che abbiamo nuovamente accolto in trasmissione nel 2017 (qui il podcast) per presentare il suo debutto da solista.
Stiamo parlando di Antonio Gramentieri, già chitarrista dei Sacri Cuori, protagonisti della prima Panoplie Night @ Rotondes nel gennaio 2016, poi tornato ad esibirsi nel Granducato anche alla fine dello stesso anno con Hugo Race Fatalists. Nell'aprile 2017 Santeria ha pubblicato l'esordio di Don Antonio, il suo progetto solista, "che si lascia il continente dietro le spalle, e suona con la faccia rivolta verso il mare, affacciato sull’ultimo lembo di Italia e di Europa. Racconta una storia vera e un viaggio a Sud." Uno splendido lavoro, vario ed affascinante, nel quale abbiamo ritrovato l'inconfondibile mano del musicista di Modigliana ma lo abbiamo scoperto percorrere sentieri sonori nuovi, e che dopo la collaborazione con Alejandro Escovedo ha trovato un seguito l'anno scorso nel live The Lockdown Blues, presentato da Raf nei Radioracconti di maggio (qui il podcast).
Il 16 aprile Santeria / Audioglobe hanno pubblicato il suo nuovo album, La Bella Stagione, che segna un ulteriore cambiamento, che lo porta oltre la formula della musica cinematica-strumentale, a cimentarsi con canzoni in italiano, sempre con il suo grande talento e gusto. Allo stesso tempo è uscita una raccolta di racconti brevi, dallo stesso titolo: "Non sono la stessa cosa, e non escono necessariamente insieme ma hanno un legame chiaro, e anche una loro autonomia. Le storie de La Bella Stagione sono tutte vere. Parlano del passato, e della maniera in cui il passato si ripresenta, e incide sul presente."
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
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