Appuntamento speciale, questa settimana, il sesto ed ultimo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, abbiamo approfittato delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione da poco conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.. ma sabato prossimo inizia la nuova, ed abbiamo già ricevuto parecchie novità molto interessanti!
Tornando a questa puntata, andremo in primo luogo ad inizio febbraio, quando abbiamo dato il bentornato in trasmissione ad una delle band del nostro cuore, che abbiamo già ospitato più volte, ed anche portato in concerto a Lussemburgo, ormai dieci anni fa.
Parliamo dei Massimo Volume, che tornano (finalmente) a ben sei anni da Aspettando i barbari. Nel frattempo sono stati impegnati in vari progetti, i lavori di Emidio Clementi con Corrado Nuccini e nei Sorge con Marco Caldara, i dischi da solista di Egle Sommacal e le varie collaborazioni di Vittoria Burattini. Il loro nuovo album si intitola Il nuotatore, ed è uscito il 1° febbraio per 42 Records: "diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva."
Per la prima volta in trio, "confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura."
Come quella con Egle Sommacal dei Massimo Volume, anche la seconda intervista della settimana è stata registrata di persona a Bologna, dopo un bel piatto di tortellini in brodo accompagnato da un buon Lambrusco.
Parliamo dell'album di esordio del nuovo progetto di un musicista che amiamo molto, Mirco Mariani, già membro dei Mazapegul e poi autore di quattro splendidi dischi a nome Saluti da Saturno, fra il 2010 ed il 2014. Dopo l’esperienza Extraliscio, torna con una nuova creatura musicale di , ispirazione finnica, Fwora Jorgensen. Un progetto nato nel suo studio, il Labotron, fra Mellotron e tanti altri strumenti vintage, con la collaborazione di un grande musicista e produttore americano, Mitchell Froom (Suzanne Vega, Crowded House, Los Lobos, American Music Club e tanti altri). Con loro, una serie di amici ed artisti di valore, come Mauro Ermanno Giovanardi e Francesco Bianconi dei Baustelle, ma anche uno splendido cameo di Gilda, giovanissima figlia di Mirco.
Il risultato è un disco che ha allo stesso tempo un sapore antico, ma dei suoni molto moderni, che cattura con melodie che entrano in testa e nel cuore, ma anche sorprende con arrangiamenti che sparigliano di continuo le carte.
L'ultima intervista che riproporremo quest'estate sarà quella che abbiamo dedicato al tanto atteso nuovo disco di una band che amiamo molto, da più di vent'anni.
Tanto atteso perché risale ormai al 2013 il precedente album dei Virginiana Miller, band livornese che seguiamo fin dal loro esordio del 1997, lo splendido Gelaterie sconsacrate. Una storia ventennale, la loro, fatta di sei album ed un live che non hanno mai tradito le attese, che li ha portati sei anni fa a grandi riconoscimenti, dalla Targa Tenco al David di Donatello. Venga il Regno sancì anche un legame particolare della band livornese con il Lussemburgo, come testimoniato da due tweet dell'epoca del cantante, Simone Lenzi: lo presentammo con un'intervista e finì ovviamente anche nelle nostre Picks 2013, ma soprattutto debuttò ai vertici della classifica iTunes del Granducato!
Già nel 2017 avevano scritto su Facebook che erano "immersi in pieno nelle nuove canzoni", e ci avevano aggiunto che potevamo attendere il disco entro l'anno. Ci è voluta ancora molta pazienza, ma finalmente lo scorso 29 marzo Santeria Records ha pubblicato The Unreal McCoy. Nelle loro parole, sono "storie americane", e la grande sorpresa è proprio la svolta linguistica e tematica di questo nuovo lavoro, che però ci offre l'abituale ricchezza lirica, e ci riporta nel loro ormai inconfondibile mondo sonoro, fra il rock e la canzone d'autore.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Tanto atteso perché risale ormai al 2013 il precedente album dei Virginiana Miller, band livornese che seguiamo fin dal loro esordio del 1997, lo splendido Gelaterie sconsacrate. Una storia ventennale, la loro, fatta di sei album ed un live che non hanno mai tradito le attese, che li ha portati sei anni fa a grandi riconoscimenti, dalla Targa Tenco al David di Donatello. Venga il Regno sancì anche un legame particolare della band livornese con il Lussemburgo, come testimoniato da due tweet dell'epoca del cantante, Simone Lenzi: lo presentammo con un'intervista e finì ovviamente anche nelle nostre Picks 2013, ma soprattutto debuttò ai vertici della classifica iTunes del Granducato!
Già nel 2017 avevano scritto su Facebook che erano "immersi in pieno nelle nuove canzoni", e ci avevano aggiunto che potevamo attendere il disco entro l'anno. Ci è voluta ancora molta pazienza, ma finalmente lo scorso 29 marzo Santeria Records ha pubblicato The Unreal McCoy. Nelle loro parole, sono "storie americane", e la grande sorpresa è proprio la svolta linguistica e tematica di questo nuovo lavoro, che però ci offre l'abituale ricchezza lirica, e ci riporta nel loro ormai inconfondibile mondo sonoro, fra il rock e la canzone d'autore.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
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