Ad inizio febbraio siamo stati lieti di dare il bentornato (qui il podcast) ad un vecchio amico, che non solo abbiamo accolto più volte in trasmissione, ma pure fatto esibire a Lussemburgo.
Parliamo di James Jonathan Clancy, artista italo-canadese già noto alle nostre scalette con i Settlefish, nostro ospite come frontman di A Classic Education, poi come His Clancyness. Sono passati ormai sette anni dal suo ultimo disco, Isolation Culture, e dal suo ultimo passaggio dalle nostre parti, per un concerto al De Gudde Wellen in occasione del quale avevamo registrato una bella chiacchierata con lui e la band. Ad ottobre è arrivato l'annuncio della pubblicazione del primo album a suo nome, Sprecato, uscito il 2 febbraio sulla sua label, Maple Death Records: "Loner folk cosmico, minimalismo bucolico, proto-elettronica, psichedelia roots ed estasi ambient, unite a un lirismo "walkeriano" e dilatazioni oniriche tracciano una linea di confine attraversata da un alien cowboy in perenne trasporto emotivo. Canzoni immaginifiche che occupano spazio."
Un lavoro per il quale ha riunito un cast di amici e ospiti internazionali: troviamo nomi che ben conosciamo, come Stefano Pilia (co-produttore, chitarra, modulare, synths, basso), Andrea Belfi (batteria), Enrico Gabrielli (flauti) e Francesca Bono (piano), mentre il fulcro della band è formato da Dominique Vaccaro alle chitarre, Andrea De Franco ai synth e Kyle Knapp al sax. Scritto e registrato tra Bologna e Londra, dal lato grafico l'album si giova della collaborazione con il disegnatore Michelangelo Setola, con cui Clancy ha dialogato per un anno, in uno scambio di suggestioni tra musica e disegno, alimentando reciprocamente le proprie opere. Torniamo a parlarne per presentare il nuovo video, Black & White, pubblicato la scorsa settimana e scritto e diretto da Roberto Beani: "racconta la storia di tre vagabondi di mezzanotte, sognatori, con gli occhi spalancati, dispettosi e spietati, che guadagnano tempo e "fuggono" dal parco in cui vivono. Girato al Parco della Montagnola di Bologna in una ventilata notte primaverile." Enjoy!!
Il nostro abituale appuntamento con il concerto della domenica è come spesso accade legato alla trasmissione di ieri (qui il podcast), ed anche ad uno splendido altro spettacolo che ho avuto la fortuna di vedere di recente.
Nella scaletta del Mixtape di ieri c'è stato infatti spazio per l'emozionante Aria di Daniele Silvestri, che ho finalmente rivisto sul palco a metà aprile, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, per una delle ultime date della sua lunga residenza Il cantastorie recidivo, che sarà seguita da fine maggio da un tour estivo. Fortuna ha voluto che l'ospite speciale della serata fosse un'altra artista cui sono molto legato, Carmen Consoli, sua vecchia amica, con cui ha conversato e duettato, ricordando anche e riproponendo delle immagini di un tour che avevano fatto insieme, in uno splendido trio che includeva un altro cantautore a noi caro, Max Gazzè.
Tre grandi artisti, fra i migliori esponenti del cantautorato italiano degli ultimi decenni, si sono riuniti nel luglio 2017 per un concerto al Festival Collisioni a Barolo, che ha avuto quattro repliche a fine dicembre, anch'esse all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Carmen alla chitarra, Max al basso, Daniele fra tastiere e chitarre, accompagnati dalle percussioni di Arnaldo Vacca e dai fiati ed altri strumenti di Max Dedo, hanno proposto uno splendido e lungo show che ha pescato dai ricchi repertori dei tre. Oltre alle innumerevoli splendide canzoni, lo spettacolo è assicurato anche dai siparietti fra i tre, su un angolo adibito a salotto o anche imitando le audizioni di X-Factor. Niente di meglio per accompagnare questa ultima domenica di aprile: enjoy!!
Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ottava puntata dei Sentieri Sonori Mixtape, o forse volete riascoltarla?
Come annunciato, il sito di Radio ARA è parzialmente in manutenzione dopo un cyber-attacco, quindi per il momento non possiamo ancora caricare i podcast, nell'attesa lo trovate qui sotto: enjoy!!
È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Ventitreesima puntata della ventisettesima stagione, ed ottavo episodio del nuovo appuntamento mensile, che abbiamo lanciato a settembre, i Sentieri Sonori Mixtapes.
Lo spunto nasce dalla constatazione che l'inarrestabile fiume delle nuove uscite ci permetteva sempre di meno di scostarci dal presente, salvo trasmissioni monografiche o simili, ed era un peccato non poter (ri)ascoltare con voi tanta bella musica del passato, più o meno recente. Un po' come nei primi anni, quando arrivavamo in studio con le nostre borse piene di cd, e ci lasciavamo trasportare dalla musica, in tutta libertà. A quel punto ci voleva uno spunto per rendere il tutto più interessante, e ci ci è venuta l'idea di ispirarci alle battles fra DJ, scegliendo un brano a testa, cosa che rende stuzzicanti le scalette ed i mix, per un flusso di musica senza soluzione di continuità, in cui ci limitiamo ad annunciare i brani senza troppe chiacchiere. Nascono così i Sentieri Sonori Mixtapes, in onda ogni quarto sabato del mese, lasciando alle puntate dedicate alle novità il primo, terzo ed eventuale quinto sabato, con l'appuntamento con i Radioracconti di Raf che continua ad accompagnarvi il secondo.
Questo vuole ovviamente dire, e ripetiamo il messaggio lanciato agli amici artisti, uffici stampa e dintorni, che lo spazio per le novità è fatalmente ridotto. Ad ogni modo, già da un po' il flusso dei promo è tale che non riusciamo a presentare tutte le uscite che superano la già laboriosa prima selezione.. per le due o tre puntate mensili dedicate alle novità la soglia di tale selezione è ora ancora più alta.
Tornando a questo ottavo Mixtape, ci limitiamo ad annunciare come sempre l'apertura della scaletta, che questa volta sarà un brano che non ascoltavo da una vita, Eurialo e Niso dei Gang, il resto lo scoprirete sabato mattina!!
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questolink, podcast a seguire qui.
Chiudiamo la settimana, e ci lanciamo verso il weekend, tornando ad occuparci di un artista che apprezziamo molto, nostro ospite a inizio marzo (qui il podcast).
Abbiamo avuto il piacere di dare il bentornato a Piotta, rapper e cantautore attivo dagli anni '90, che era stato con noi nel 2018 per il suo precedente album, Interno 7, e che a fine gennaio ha annunciato la pubblicazione non solo di un nuovo disco, ma anche di un nuovo libro. 'Na notte infame, il suo decimo lavoro in studio, è uscito il 1° marzo per La Grande Onda e prende l'ispirazione dalla recente prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio, apprezzato scrittore e saggista, con cui ha firmato molti dei testi, e la cui voce ed i cui versi aprono la prima traccia. Un lavoro molto sentito, "un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli. Attraverso le vicissitudini personali e generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta racconta gli anni che hanno segnato le loro generazioni. Dagli anni di piombo all'Italia campione del Mondo, dal boom dei ‘90 al crollo del Muro di Berlino, dalle controculture dei '70 fino alla nascita dell'Hip-Hop italiano."
È stato seguito dal suo primo romanzo, Corso Trieste, anch'esso scritto a quattro mani con Fabio ed uscito per la prestigiosa casa editrice La Nave di Teseo. Ho potuto partecipare ad una delle presentazioni, presso la Feltrinelli di Viale Libia a Roma, che poi è proprio la prosecuzione di Corso Trieste, ed ora spero di riuscire presto a tuffarmi nella lettura di quella che non è solo una storia personale, ma un racconto di più di una generazione, in luoghi ed anni in cui è cresciuto anche il sottoscritto. La scorsa settimana ha presentato così il nuovo video, Professore: "lo ha girato Daniele Tofani, e prodotto gli amici della Bad Boss Productions. Lo abbiamo girato in quei luoghi scelti anni fa da Fabio per andarci a vivere, in quel vivace e variopinto angolo di Roma Est (Tor Pignattara, Labicano, Mandrione, Pigneto, Quadraro, Villa Gordiani), angolo che da tempo rappresenta uno dei volti più interessanti e dinamici dell'Urbe, se è vero che già Pasolini in Ragazzi di vita scriveva: "Alla Marranella, lì all’incrocio dell’Acqua Bullicante e la Casilina c’era più via vai di macchine e di gente che in via Veneto". È questo non a caso l'incipit del video." Enjoy!
Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Ventitreesima puntata della ventisettesima stagione, ed ottavo episodio del nuovo appuntamento mensile, che abbiamo lanciato a settembre, i Sentieri Sonori Mixtapes.
Lo spunto nasce dalla constatazione che l'inarrestabile fiume delle nuove uscite ci permetteva sempre di meno di scostarci dal presente, salvo trasmissioni monografiche o simili, ed era un peccato non poter (ri)ascoltare con voi tanta bella musica del passato, più o meno recente. Un po' come nei primi anni, quando arrivavamo in studio con le nostre borse piene di cd, e ci lasciavamo trasportare dalla musica, in tutta libertà. A quel punto ci voleva uno spunto per rendere il tutto più interessante, e ci ci è venuta l'idea di ispirarci alle battles fra DJ, scegliendo un brano a testa, cosa che rende stuzzicanti le scalette ed i mix, per un flusso di musica senza soluzione di continuità, in cui ci limitiamo ad annunciare i brani senza troppe chiacchiere. Nascono così i Sentieri Sonori Mixtapes, in onda ogni quarto sabato del mese, lasciando alle puntate dedicate alle novità il primo, terzo ed eventuale quinto sabato, con l'appuntamento con i Radioracconti di Raf che continua ad accompagnarvi il secondo.
Questo vuole ovviamente dire, e ripetiamo il messaggio lanciato agli amici artisti, uffici stampa e dintorni, che lo spazio per le novità è fatalmente ridotto. Ad ogni modo, già da un po' il flusso dei promo è tale che non riusciamo a presentare tutte le uscite che superano la già laboriosa prima selezione.. per le due o tre puntate mensili dedicate alle novità la soglia di tale selezione è ora ancora più alta.
Tornando a questo ottavo Mixtape, ci limitiamo ad annunciare come sempre l'apertura della scaletta, che questa volta sarà un brano che non ascoltavo da una vita, Eurialo e Niso dei Gang, il resto lo scoprirete sabato mattina!!
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?! Sabato 27 aprile, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Ad inizio novembre abbiamo dato il bentornato ad un'artista nata e cresciuta in Italia, ma vissuta per molti anni all'estero, già con noi due anni fa per il suo precedente lavoro.
Si chiama Marta Del Grandi ed è "una cantautrice eclettica che raccoglie influenze vicine e lontane per creare uno stile originale, fusione di generi: partita dal jazz, ora percorre il suo viaggio, unico e inesplorato". Ha studiato canto jazz al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ed a quello di Gent, diplomandosi ed impegnandosi in vari gruppi e progetti. Ha visitato la Cina, e si è stabilita in Nepal, dove ha insegnato al Conservatorio di Jazz di Kathmandu, prima di tornare in Italia, riportando a casa le influenze e le ispirazioni che aveva assorbito. Il 5 novembre 2021 Fire Records ha pubblicato il primo lavoro a suo nome, Until We Fossilize: un disco molto interessante ed originale, moderno ed ancestrale allo stesso tempo, di cui ha curato anche la produzione, con l'incoraggiamento di Shahzad Ismaily (Laurie Anderson e Lou Reed, John Zorn, Bonnie Prince Billy), che ha registrato batterie e synth ed anche mixato l'album a Brooklyn.
Un anno fa abbiamo parlato di lei anche per un bel singolo, Cospiro, insieme ai Casino Royale cui si è anche unita dal vivo, e dopo qualche singolo lo scorso 20 ottobre Fire Records ha fatto uscire il suo nuovo disco, Selva. Un lavoro concepito, scritto e registrato durante i lunghi tour e viaggi di Marta e tra le sue residenze di Berlino, Germania, e Gand, Belgio, co-prodotto da Bert Vliegen (Sophia, Whispering Sons) e registrato con un quartetto di musicisti che collaborano attivamente con lei ormai dal 2015. Un disco molto affascinante, "il suo lavoro più intricato e scintillante, una raffinata suite devozionale di pop astuto che scorre senza sforzo, unendo complessità emotiva, arrangiamenti organici divini con un finale fantascientifico. 12 canzoni di pop etereo, tentacolare, vivido e immenso."
Alla fine del 2023 siamo tornati a parlare di lei per un'altra collaborazione affascinante, un brano intitolato Linger in Silence e nato dalla collaborazione con Graham Reynolds, rinomato musicista e compositore americano, noto per la colonna sonora del cult movie A Scanner Darkly e il suo lavoro con i Golden Army Trio.
Dopo un bel tour in trio in Italia e nel resto d’Europa, e prima di ripartire fra Italia, UK e Belgio (purtroppo non ancora in Lussemburgo..), la scorsa settimana ha pubblicato una nuova splendida canzone, prodotta e mixata da Matthew Fortunati: "The Best Sea è un pezzo potente che affronta i temi della sorellanza; riflette sull'evoluzione delle nostre relazioni intime e su come queste ci aiutano a diventare più forti e a superare i nostri demoni". Enjoy!!
Questa mattina usciamo per una volta dai nostri sentieri sonori italiani, per parlare di un'uscita che merita decisamente questa eccezione.
Si tratta infatti del nuovo brano di una delle voci più belle ed importanti degli ultimi decenni, che anticipa quello che sarà in effetti il suo primo lavoro da solista. Beth Gibbons ha infatti pubblicato tra il 1994 ed il 2008 tre album, più un live, con i Portishead, band seminale di quell'ondata che è stata chiamata trip-hop ed ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. A questi, oltre a varie collaborazioni, vanno aggiunti Out of season, disco del 2002 con Rustin Man, e la Symphony No. 3 di Górecki, registrata nel 2019 con la Polish National Symphony Orchestra.
Lo scorso 7 febbraio è arrivato l'annuncio che il 17 maggio uscirà il suo primo album da solista in studio, intitolato Lives Outgrown. Lo ha fatto con una nota scritta a mano, pubblicata sui social, nella quale racconta che questo album "come al solito riflette quello che mi sta succedendo internamente, i miei 50 hanno portato avanti un orizzonte nuovo, ma ancora più vecchio. È stato un periodo di addio alla famiglia, agli amici e persino a chi ero prima, i testi rispecchiano le mie ansie e le mie riflessioni insonni notturne, per questo Lives Outgrown. Non solo per il modo in cui viaggiamo attraverso transizioni emotive o psicologiche nella nostra vita, ma in relazione soprattutto al tempo in cui lasciamo questo pianeta ed al nostro movimento verso l'ignoto. Qualcosa che temo, ma che ho solo bisogno di cercare di celebrare come un momento si avvicina, la capacità di crescere oltre i limiti di questo mondo fisico. Il suono è stato anche un processo, esplorando le strutture all'interno delle mie capacità personali. Volevo allontanarmi da breakbeat e snares, concentrandomi sul tessuto legnoso dei timbri lontano dalla dipendenza zuccherina delle alte frequenze che soddisfano come zucchero e sale. Spero che quelli di voi che sono stati così leali e solidali nel corso degli anni, insieme a tutti i nuovi ascoltatori, potrete apprezzare."
Siamo molto curiosi di scoprire questo nuovo lavoro, ed oggi ve ne presentiamo con gioia la seconda anticipazione, Reaching out: enjoy!!
Come sapete, abbiamo periodicamente l'onore di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio ARA: da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18. Ci pare giusto annunciare che questa settimana è nuovamente il nostro turno, anche perché ci occuperemo di una delle più belle uscite di questo inizio di anno, che segna il ritorno di un gruppo che apprezziamo molto ed abbiamo ospitato più volte.
…A Toys Orchestra è una band campana attiva dal 1996, che ha pubblicato nel 2001 l'esordio Job, cui sono seguiti sei ottimi lavori fra il 2004 ed il 2018. Anche grazie all'intensa attività live in quegli anni si sono guadagnati un crescente fedele pubblico, sia in patria che all'estero. Sono senza dubbio fra gli artisti italiani indipendenti più noti oltre confine, aiutati dalla scelta di utilizzare l'inglese ma anche dalle indubbie doti autorali di Enzo Moretto, il frontman della band. Il loro penultimo disco, Lub Dub, è stato pubblicato il 27 aprile 2018 ed ha segnato il ritorno della band di Agropoli a sonorità più organiche, mettendo da parte l'elettronica in primo piano nel precedente, per uno dei loro dischi più intensi ed emozionali.
A fine gennaio hanno finalmente pubblicato un nuovo brano, Life Starts Tomorrow, prima anticipazione del settimo album, Midnight Again, uscito il 22 marzo. Uno splendido ritorno, che valeva la pena di attendere, frutto di un lungo lavoro in analogico, come raccontano: "è un disco registrato alla vecchia maniera, con strumenti e macchine che ronzano, cigolano, respirano. Niente led, niente pixel rassicuranti, zero plug-in. È tutto terribilmente vero. Scotta, punge, taglia e dà la scossa. Mesi e mesi rinchiusi dietro la porta di un vecchio casolare di campagna, tra i campi di grano dorati, alle spalle delle mura grigie del carcere della Dozza. Sembra il Texas ma è Bologna. E qui succede di tutto. Trombe e tromboni sporchi di fango, violoncelli e viole che profumano di resina, un piccolo coro gospel che si struscia e dondola, tamburi d'africa e legni dei caraibi. Le valvole roventi degli amplificatori si gonfiano di chitarre piene di rughe, l'immancabile pianoforte che guida la marcia come un vecchio cocchiere. La voce a tenere insieme il corteo. Una voce fatta di fumo e vino rosso che racconta storie che non vorrebbe mai raccontare o che muore dalla voglia di farlo. La voce di chi di mezzanotte non se n'è mai persa una." Un lavoro molto ricco, dal punto di vista musicale come da quello lirico, intenso e sentito, emozionante ed emozionato, che siamo stati felici di presentare dando il bentornato ad Enzo (qui il podcast).
Ora vi invitiamo ad approfondirne l'ascolto da oggi a venerdì alle 18 (circa) su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.
Il post della domenica è come spesso accade collegato alla trasmissione della settimana, ma per una volta non vi proponiamo un concerto.
Nel corso dello speciale Vinylthon di ieri (qui il podcast) abbiamo infatti dedicato un ampio spazio alla recente pubblicazione di uno spettacolo di alcuni anni fa, nel quale i Perturbazione hanno riletto uno dei capolavori della musica italiana, La Buona Novella di Fabrizio De Andrè, con la partecipazione di Nada e Alessandro Raina. Ne abbiamo parlato con Tommaso Cerasuolo e Cristiano Lo Mele, rispettivamente voce e chitarra, che ci hanno spiegato il complesso lavoro dietro alla riproposizione di una tale opera, così ricca e complessa sia dal punto di vista musicale che da quello lirico.
Un esercizio, quello delle cover, che la band torinese pratica spesso e volentieri, sia dal vivo che in studio, come testimoniano tanti video disponibili online. Oggi vi vogliamo proporre una carrellata di splendidi brani che hanno registrato e pubblicato su YouTube negli ultimi anni, spaziando dalla canzone di autore al rock: enjoy!!
Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, speciale Vinylthon ospiti i Perturbazione, o forse volete riascoltarla? Come annunciato, il sito di Radio ARA è parzialmente in manutenzione dopo un cyber-attacco, quindi per il momento non possiamo ancora caricare i podcast, nell'attesa lo trovate qui sotto: enjoy!!