Saturday, August 29, 2020

Ritmo Tribale, Casino Royale e Lucio Corsi nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, in cui abbiamo riproposto le interviste a Ritmo TribaleCasino Royale e Lucio Corsi, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
La rivoluzione del giorno primaRitmo Tribale
3
AutunnoRitmo Tribale
4
Là dov’è la fine (live)Casino Royale
5
Là sopra qualcuno ti ama (live)Casino Royale
6
Cosa faremo da grandi?Lucio Corsi
7
Freccia biancaLucio Corsi

In onda stamattina, riascolteremo le interviste a Ritmo Tribale, Casino Royale e Lucio Corsi

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Appuntamento speciale, questa settimana, il quinto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione da poco conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Questo sabato inizieremo andando al 18 aprile, quando siamo stati particolarmente felici, ed anche onorati, di presentare un grandissimo ritorno, di cui avevamo iniziato a parlare in trasmissione nei mesi precedenti.

A ventun anni dall'ultima uscita discografica, il 17 aprile è stato infatti pubblicato il nuovo album dei Ritmo Tribale"indiscussa icona del panorama musicale italiano anni '90, un percorso di fratellanza e musica che vanta sei album, un EP e infiniti concerti". La formazione è quella storica, che dopo l'uscita di Edda aveva realizzato l'ultimo disco della band, Bahamas: Andrea Scaglia (voce e chitarra), Fabrizio Rioda (chitarra), Alex Marcheschi (batteria), Andrea "Briegel" Filipazzi (basso) e Luca Talia Accardi (tastiera).
Scioltasi all'inizio degli anni '00, la band si era riunita solo per un concerto nel 2007, e tutti i suoi membri tranne Rioda avevano pubblicato nel 2010 un disco a nome NoGuru, più volte nelle nostre scalette, con la partecipazione di Xabier Iriondo degli Afterhours e di Bruno Romani, ex Detonazione. Due concerti, ad aprile e settembre 2017, avevano rallegrato e fatto sperare i tanti fan, ed hanno trovato un seguito nel corso dell'ultimo anno in tre nuovi singoli, ed ora in quest'album.

Si intitola La rivoluzione del giorno prima, e "suona un momento che andava fissato. Dopo anni, grazie all’inconsapevole catalizzatore che innesca la reazione, ci si ritrova con gli strumenti in mano - in realtà come persone mai ci si era perse di vista - e la magia riprende, sorprendendoci disarmati. Fra abbracci e spintoni, discorsi d’amore e d’amicizia e notti irriferibili, che così siamo sempre stati e così sempre saremo. E dunque si registra un pezzo, per tornare a muovere i fader e a dire 'Alzami in cuffia', e il risultato perfino ci piace. Tanto che se ne registra un altro e poi vediamo, non sarà troppo? E invece ne arriva un altro ancora. E si gode di quei momenti in cui si riesce ad andare tutti a ritmo. E ci si nutre del ritrovato affetto di tanti. E si suona, semplicemente. Anzi, non sempre semplicemente, si suona." Il risultato è uno splendido ritorno, dal grande impatto, che unisce mirabilmente l'inconfondibile stile di questa storica band alle sonorità di oggi.


Andremo poi al 9 maggio, quando abbiamo proposto una trasmissione speciale, una monografia dedicata ad una delle nostre band del cuore, con due graditi ospiti.

Parliamo dei Casino Royale, che il 16 aprile hanno pubblicato Live at Vox Club 1997, registrazione di un concerto del tour di CRX, l'album dello stesso anno che chiuse il primo decennio della loro storia.
Gli anni '90 sono stati un'epoca d'oro per il rock e la musica indipendente italiana, in cui si sono abbattute tante barriere ed esplorate nuove sonorità: la band milanese è stata protagonista di quel periodo, con un percorso che è partito dallo ska per creare un personalissimo melting pot che amalgamava rap, rock, trip hop, drum'n'bass.. Abbiamo esplorato questo percorso, dalle origini a CRX, per parlare del quale abbiamo dato il bentornato all'amica Barbara Santi di Rumore.

Siamo poi stati felici di accogliere una delle due storiche voci della band, Alioscia aka BBDai, per farci raccontare quegli anni ed il live appena pubblicato, che hanno presentato così: "In questo momento di reclusione temporanea è saltato fuori quello che una volta si sarebbe chiamato bootleg, cioè una registrazione di un concerto dal vivo. Era il 1997, Casino Royale suona al Vox di Modena, durante il Benvenuto in Mia Casa Tour che seguiva l’uscita dell’album CRX. Fu un’avventura tosta, palazzetti e grandi club o troppo pieni o troppo vuoti.. Un palco articolato e complesso. Proiezioni in ogni dove anche in sala, un palco con elettrodomestici che si illuminavano, lampade, divani, schermi sferici. Molta pressione e molta energia da buttare fuori, sapevamo che eravamo un passo avanti, ma non riuscivamo a semplificarci il cammino, ogni live era liberatorio di mille tensioni. C’è stato anche l’arresto in blocco di tutti i nostri tecnici ed il sequestro del loro mezzo, con noi a montare il palco con altri tecnici prima di suonare il giorno successivo. Riascoltando questa registrazione, si percepisce quell’energia, quella visione sonora, spesso caotica e chiara nell’intento."
Non abbiamo però parlato solo del passato, anzi abbiamo dato anche qualche ghiotta anticipazione delle interessanti novità che bollono in pentola, quindi ci pareva particolarmente giusto riproporre questa intervista.

 

Chiuderemo infine tornando al 29 febbraio, quando abbiamo ospitato un giovane cantautore che avevamo scoperto ormai cinque anni e mezzo fa, Lucio Corsi.

Confessiamo che il suo EP di esordio, Vetulonia Dakar, uscito nell'aprile 2014, non ci aveva pienamente convinti: cinque brani chitarra e voce che, se potevano incuriosire per le liriche surreali, non erano valorizzati pienamente in una veste così scarna, praticamente da demo. A dicembre dello stesso anno abbiamo ricevuto in anteprima il suo secondo EP, Altalena Boy, e siamo stati felici di scoprire meglio il mondo molto particolare del cantautore toscano, ma ormai trapiantato a Milano. Prodotto da Federico Dragogna, già produttore fra gli altri di Luci della Centrale Elettrica e dei suoi Ministri, questo secondo lavoro andava ben oltre il chitarra e voce, vestendo in modo molto più ricco e vario cinque nuovi brani, che ci riproponevano questo autore, talentuoso quanto originale. I due EP sono poi stati pubblicati ad inizio 2015 da Picicca Dischi in forma fisica, riuniti in quello che poteva essere considerato un disco di esordio.

Un percorso musicale particolare, che ha trovato un seguito due anni dopo, quando "fu travolto da un'idea, quella di realizzare un Bestiario Musicale. Nel giro di 2 giorni le canzoni erano scritte, nel giro di un paio di settimane erano anche arrangiate." Un lavoro particolare, una sorta di libro in musica che racconta le storie di otto animali, dalla lepre alla volpe al lupo, che dava un'ulteriore conferma del suo grande talento, ma anche la sensazione che avesse bisogno di trovare pienamente la sua dimensione.
Il suo nuovo album si intitola Cosa faremo da grandi?, è uscito il 17 gennaio, ed è stato prodotto insieme a Francesco Bianconi dei Baustelle ed Antonio "Cooper" Cupertino: uno splendido lavoro, che l'autore definisce "cantautorato glam", e che ne testimonia la definitiva maturazione.


READY TO TUNE IN?!!

11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Thursday, August 27, 2020

In onda sabato mattina, riascolteremo le interviste a Ritmo Tribale, Casino Royale e Lucio Corsi

La settimana sta come sempre volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Appuntamento speciale, questa settimana, il quinto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione da poco conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Questo sabato inizieremo andando al 18 aprile, quando siamo stati particolarmente felici, ed anche onorati, di presentare un grandissimo ritorno, di cui avevamo iniziato a parlare in trasmissione nei mesi precedenti.

A ventun anni dall'ultima uscita discografica, il 17 aprile è stato infatti pubblicato il nuovo album dei Ritmo Tribale, "indiscussa icona del panorama musicale italiano anni '90, un percorso di fratellanza e musica che vanta sei album, un EP e infiniti concerti". La formazione è quella storica, che dopo l'uscita di Edda aveva realizzato l'ultimo disco della band, Bahamas: Andrea Scaglia (voce e chitarra), Fabrizio Rioda (chitarra), Alex Marcheschi (batteria), Andrea "Briegel" Filipazzi (basso) e Luca Talia Accardi (tastiera).
Scioltasi all'inizio degli anni '00, la band si era riunita solo per un concerto nel 2007, e tutti i suoi membri tranne Rioda avevano pubblicato nel 2010 un disco a nome NoGuru, più volte nelle nostre scalette, con la partecipazione di Xabier Iriondo degli Afterhours e di Bruno Romani, ex Detonazione. Due concerti, ad aprile e settembre 2017, avevano rallegrato e fatto sperare i tanti fan, ed hanno trovato un seguito nel corso dell'ultimo anno in tre nuovi singoli, ed ora in quest'album.

Si intitola La rivoluzione del giorno prima, e "suona un momento che andava fissato. Dopo anni, grazie all’inconsapevole catalizzatore che innesca la reazione, ci si ritrova con gli strumenti in mano - in realtà come persone mai ci si era perse di vista - e la magia riprende, sorprendendoci disarmati. Fra abbracci e spintoni, discorsi d’amore e d’amicizia e notti irriferibili, che così siamo sempre stati e così sempre saremo. E dunque si registra un pezzo, per tornare a muovere i fader e a dire 'Alzami in cuffia', e il risultato perfino ci piace. Tanto che se ne registra un altro e poi vediamo, non sarà troppo? E invece ne arriva un altro ancora. E si gode di quei momenti in cui si riesce ad andare tutti a ritmo. E ci si nutre del ritrovato affetto di tanti. E si suona, semplicemente. Anzi, non sempre semplicemente, si suona." Il risultato è uno splendido ritorno, dal grande impatto, che unisce mirabilmente l'inconfondibile stile di questa storica band alle sonorità di oggi.


Andremo poi al 9 maggio, quando abbiamo proposto una trasmissione speciale, una monografia dedicata ad una delle nostre band del cuore, con due graditi ospiti.

Parliamo dei Casino Royale, che il 16 aprile hanno pubblicato Live at Vox Club 1997, registrazione di un concerto del tour di CRX, l'album dello stesso anno che chiuse il primo decennio della loro storia.
Gli anni '90 sono stati un'epoca d'oro per il rock e la musica indipendente italiana, in cui si sono abbattute tante barriere ed esplorate nuove sonorità: la band milanese è stata protagonista di quel periodo, con un percorso che è partito dallo ska per creare un personalissimo melting pot che amalgamava rap, rock, trip hop, drum'n'bass.. Abbiamo esplorato questo percorso, dalle origini a CRX, per parlare del quale abbiamo dato il bentornato all'amica Barbara Santi di Rumore.

Siamo poi stati felici di accogliere una delle due storiche voci della band, Alioscia aka BBDai, per farci raccontare quegli anni ed il live appena pubblicato, che hanno presentato così: "In questo momento di reclusione temporanea è saltato fuori quello che una volta si sarebbe chiamato bootleg, cioè una registrazione di un concerto dal vivo. Era il 1997, Casino Royale suona al Vox di Modena, durante il Benvenuto in Mia Casa Tour che seguiva l’uscita dell’album CRX. Fu un’avventura tosta, palazzetti e grandi club o troppo pieni o troppo vuoti.. Un palco articolato e complesso. Proiezioni in ogni dove anche in sala, un palco con elettrodomestici che si illuminavano, lampade, divani, schermi sferici. Molta pressione e molta energia da buttare fuori, sapevamo che eravamo un passo avanti, ma non riuscivamo a semplificarci il cammino, ogni live era liberatorio di mille tensioni. C’è stato anche l’arresto in blocco di tutti i nostri tecnici ed il sequestro del loro mezzo, con noi a montare il palco con altri tecnici prima di suonare il giorno successivo. Riascoltando questa registrazione, si percepisce quell’energia, quella visione sonora, spesso caotica e chiara nell’intento."
Non abbiamo però parlato solo del passato, anzi abbiamo dato anche qualche ghiotta anticipazione delle interessanti novità che bollono in pentola, quindi ci pareva particolarmente giusto riproporre questa intervista.

 

Chiuderemo infine tornando al 29 febbraio, quando abbiamo ospitato un giovane cantautore che avevamo scoperto ormai cinque anni e mezzo fa, Lucio Corsi.

Confessiamo che il suo EP di esordio, Vetulonia Dakar, uscito nell'aprile 2014, non ci aveva pienamente convinti: cinque brani chitarra e voce che, se potevano incuriosire per le liriche surreali, non erano valorizzati pienamente in una veste così scarna, praticamente da demo. A dicembre dello stesso anno abbiamo ricevuto in anteprima il suo secondo EP, Altalena Boy, e siamo stati felici di scoprire meglio il mondo molto particolare del cantautore toscano, ma ormai trapiantato a Milano. Prodotto da Federico Dragogna, già produttore fra gli altri di Luci della Centrale Elettrica e dei suoi Ministri, questo secondo lavoro andava ben oltre il chitarra e voce, vestendo in modo molto più ricco e vario cinque nuovi brani, che ci riproponevano questo autore, talentuoso quanto originale. I due EP sono poi stati pubblicati ad inizio 2015 da Picicca Dischi in forma fisica, riuniti in quello che poteva essere considerato un disco di esordio.

Un percorso musicale particolare, che ha trovato un seguito due anni dopo, quando "fu travolto da un'idea, quella di realizzare un Bestiario Musicale. Nel giro di 2 giorni le canzoni erano scritte, nel giro di un paio di settimane erano anche arrangiate." Un lavoro particolare, una sorta di libro in musica che racconta le storie di otto animali, dalla lepre alla volpe al lupo, che dava un'ulteriore conferma del suo grande talento, ma anche la sensazione che avesse bisogno di trovare pienamente la sua dimensione.
Il suo nuovo album si intitola Cosa faremo da grandi?, è uscito il 17 gennaio, ed è stato prodotto insieme a Francesco Bianconi dei Baustelle ed Antonio "Cooper" Cupertino: uno splendido lavoro, che l'autore definisce "cantautorato glam", e che ne testimonia la definitiva maturazione.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 29 agosto, 11.30/13
, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.


Saturday, August 22, 2020

In onda stamattina, tornano i Radioracconti!!

È arrivato il weekend, e con esso l'abituale appuntamento del sabato con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.


Thursday, August 20, 2020

In onda sabato mattina, tornano i Radioracconti!!

Si avvicina il weekend, e con esso l'abituale appuntamento del sabato con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.



Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 22 agosto, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Saturday, August 15, 2020

Lucio Leoni, Gulino e Paolo Benvegnù nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, in cui abbiamo riproposto le interviste a Lucio LeoniGulino e Paolo Benvegnù, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy, Buon Ferragosto!!


Tracklist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
Mi dai dei soldiLucio Leoni
3
Il fraintendimento di John CageLucio Leoni
4
Sognando (feat. Edda & Don Backy)Gianni Maroccolo
5
Lasciarsi insieme (feat. La Rappresentante di Lista)Gulino
6
Albergo a oreGulino
7
Che vita meravigliosaDiodato
8
Animali di superficiePaolo Benvegnù
9
Non torniamo piùPaolo Benvegnù

In onda stamattina, riascolteremo le interviste a Lucio Leoni, Gulino e Paolo Benvegnù

È arrivato il sabato di Ferragosto, e non vi facciamo mancare il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Appuntamento speciale, questa settimana, il quarto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Questo sabato inizieremo tornando al 2 maggio, quando abbiamo dato il bentornato ad un musicista romano che definire semplicemente cantautore sarebbe oltremodo riduttivo.

Lucio Leoni alterna infatti brani parlati, recitati o rappati ad altri cantati, su ambientazioni sonore molto varie, che vanno dallo musica popolare, all'elettronica o al rock, il tutto con liriche di indubbio valore. Lo abbiamo scoperto per il suo secondo disco, originale e significativo fin dal titolo, Lorem Ipsum, che altro non è che l'inizio del testo segnaposto nei modelli dei programmi di impaginazione. Ve lo avevamo presentato con un'intervista (qui il podcast) e lo avevamo senza dubbio alcuno inserito nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2015. Gli abbiamo dato il bentornato nel novembre 2017 (qui il podcast) per il successivo Il lupo cattivo, finito anch'esso nelle Picks 2017, che ha confermato la peculiarità di questo artista, come le sue grandi doti.

Due nuovi singoli hanno anticipato Dove sei pt. 1, la prima metà di un disco doppio pubblicato da Black Candy in due diverse uscite nel corso dell’anno, la prima lo scorso 8 maggio e la seconda in autunno. "Non ci sono punti interrogativi né esclamativi in questo titolo, che pure li vorrebbe. Dove sei è un dato di fatto e ognuno di noi lo sa per sé, forse. Non è una domanda, tantomeno un imperativo, piuttosto una presa di coscienza nonostante non sia facile né scontato capire dove si è, perché il dove non è uno spazio solo fisico ma anche temporale e anzi, a dirla tutta, forse non è neanche uno spazio. Alcuni passaggi dell’esistenza sono più difficili di altri: uno in particolare nell’arco di una vita, quello che porta alla presa di coscienza dell’essere adulti. L’accettazione di se stessi e il rifiuto, il contatto e la distanza tra "quello che avrei voluto essere" e "quello che sono oggi" a volte spaventa, immobilizza, ma continua a porre domande. Ed è questa la vera urgenza che spinge questo disco: continuare a chiedere, a chiedersi, a cercarsi senza per forza la necessità di trovarsi, almeno non in un dato luogo o in un dato momento."
Uno splendido lavoro, originale, intenso e profondo, che segna la definitiva maturazione di questo talentuoso ed eclettico artista, e di quello che abbiamo definito "teatro canzone del nuovo millennio".

 

Torneremo poi al 14 marzo,  quando abbiamo dedicato un'intervista al debutto da solista di un cantante che si è imposto negli ultimi due decenni con una band che abbiamo molto amato.

Giovanni Gulino è infatti già stato nostro ospite nel 2013 e nel 2016 (qui il podcast) nella veste di frontman dei Marta sui Tubi, ed ora siamo stati felici di dargli il bentornato per presentare Urlo gigante, l'esordio da solista pubblicato lo scorso 6 marzo da Woodworm. "Accompagnato nell’opera di scrittura dal compositore e pianista Andrea Manzoni, Gulino è riuscito a cesellare un suono mutevole e ricco di peculiarità, in cui l’uso funzionale e centellinato dell’elettronica si innesta sulla forma canzone (pop) rock per disfarla e arricchirla. Le innumerevoli sfumature della voce limpida e unica di Giovanni - come sempre protagonista di loop e sopraffini incastri fra controcanti - insaporiscono testi profondi e gravidi di suggestioni, dove ogni parola viene soppesata per caricarsi di significati mai univoci."

Un disco che ci ha conquistati, vario, ricco ed emozionante, splendido punto di partenza per la nuova vita artistica di quella che per noi (e non solo) è una delle più belle voci della musica italiana.

 

La seconda intervista della settimana vedrà protagonista un artista ed una persona che amiamo in modo particolare, anche lui da tanti anni.

Abbiamo avuto la fortuna di ospitare Paolo Benvegnù più volte, sia in collegamento che qui a Lussemburgo, dove lo abbiamo fatto esibire già a più riprese, l'ultima nel maggio 2016 (qui il podcast della relativa intervista). Ha pubblicato il 3 marzo 2017 H3+, il suo quinto album della sua carriera da solista, che conta anche tre EP ed un live: un lavoro che conclude la trilogia iniziata da Hermann e Earth Hotel, un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima. A seguire tanti progetti, da I racconti delle nebbie con Nicholas Ciuferri a vari tour, ma confessiamo che iniziavamo a sentire parecchio la mancanza di un suo nuovo lavoro.

Il vuoto è stato finalmente colmato lo scorso 6 marzo, con l'uscita per Black Candy del suo nuovo album, intitolato Dell'odio e dell'innocenza. Un lavoro che racconta di aver ricevuto "via posta da un mittente sconosciuto: Dopo un sonno relativo, decido che chi ha scritto e registrato in modo rudimentale tali canzoni ne aveva la stretta necessità. La scrittura mi pare abissale e profonda, vagamente imperfetta e verbosa, vanamente protesa alle risoluzioni degli esseri umani. Quasi un campionario ideale di impossibilità." Storytelling a parte, l'ennesimo grande album di un artista fuori dal comune, che riesce sempre a toccare nel profondo.

 

READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Thursday, August 13, 2020

In onda sabato mattina, riascolteremo le interviste a Lucio Leoni, Gulino e Paolo Benvegnù

La settimana sta come sempre volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Appuntamento speciale, questa settimana, il quarto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Questo sabato inizieremo tornando al 2 maggio, quando abbiamo dato il bentornato ad un musicista romano che definire semplicemente cantautore sarebbe oltremodo riduttivo.

Lucio Leoni alterna infatti brani parlati, recitati o rappati ad altri cantati, su ambientazioni sonore molto varie, che vanno dallo musica popolare, all'elettronica o al rock, il tutto con liriche di indubbio valore. Lo abbiamo scoperto per il suo secondo disco, originale e significativo fin dal titolo, Lorem Ipsum, che altro non è che l'inizio del testo segnaposto nei modelli dei programmi di impaginazione. Ve lo avevamo presentato con un'intervista (qui il podcast) e lo avevamo senza dubbio alcuno inserito nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2015. Gli abbiamo dato il bentornato nel novembre 2017 (qui il podcast) per il successivo Il lupo cattivo, finito anch'esso nelle Picks 2017, che ha confermato la peculiarità di questo artista, come le sue grandi doti.

Due nuovi singoli hanno anticipato Dove sei pt. 1, la prima metà di un disco doppio pubblicato da Black Candy in due diverse uscite nel corso dell’anno, la prima lo scorso 8 maggio e la seconda in autunno. "Non ci sono punti interrogativi né esclamativi in questo titolo, che pure li vorrebbe. Dove sei è un dato di fatto e ognuno di noi lo sa per sé, forse. Non è una domanda, tantomeno un imperativo, piuttosto una presa di coscienza nonostante non sia facile né scontato capire dove si è, perché il dove non è uno spazio solo fisico ma anche temporale e anzi, a dirla tutta, forse non è neanche uno spazio. Alcuni passaggi dell’esistenza sono più difficili di altri: uno in particolare nell’arco di una vita, quello che porta alla presa di coscienza dell’essere adulti. L’accettazione di se stessi e il rifiuto, il contatto e la distanza tra "quello che avrei voluto essere" e "quello che sono oggi" a volte spaventa, immobilizza, ma continua a porre domande. Ed è questa la vera urgenza che spinge questo disco: continuare a chiedere, a chiedersi, a cercarsi senza per forza la necessità di trovarsi, almeno non in un dato luogo o in un dato momento."
Uno splendido lavoro, originale, intenso e profondo, che segna la definitiva maturazione di questo talentuoso ed eclettico artista, e di quello che abbiamo definito "teatro canzone del nuovo millennio".

 

Torneremo poi al 14 marzo,  quando abbiamo dedicato un'intervista al debutto da solista di un cantante che si è imposto negli ultimi due decenni con una band che abbiamo molto amato.

Giovanni Gulino è infatti già stato nostro ospite nel 2013 e nel 2016 (qui il podcast) nella veste di frontman dei Marta sui Tubi, ed ora siamo stati felici di dargli il bentornato per presentare Urlo gigante, l'esordio da solista pubblicato lo scorso 6 marzo da Woodworm. "Accompagnato nell’opera di scrittura dal compositore e pianista Andrea Manzoni, Gulino è riuscito a cesellare un suono mutevole e ricco di peculiarità, in cui l’uso funzionale e centellinato dell’elettronica si innesta sulla forma canzone (pop) rock per disfarla e arricchirla. Le innumerevoli sfumature della voce limpida e unica di Giovanni - come sempre protagonista di loop e sopraffini incastri fra controcanti - insaporiscono testi profondi e gravidi di suggestioni, dove ogni parola viene soppesata per caricarsi di significati mai univoci."

Un disco che ci ha conquistati, vario, ricco ed emozionante, splendido punto di partenza per la nuova vita artistica di quella che per noi (e non solo) è una delle più belle voci della musica italiana.

 

La seconda intervista della settimana vedrà protagonista un artista ed una persona che amiamo in modo particolare, anche lui da tanti anni.

Abbiamo avuto la fortuna di ospitare Paolo Benvegnù più volte, sia in collegamento che qui a Lussemburgo, dove lo abbiamo fatto esibire già a più riprese, l'ultima nel maggio 2016 (qui il podcast della relativa intervista). Ha pubblicato il 3 marzo 2017 H3+, il suo quinto album della sua carriera da solista, che conta anche tre EP ed un live: un lavoro che conclude la trilogia iniziata da Hermann e Earth Hotel, un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima. A seguire tanti progetti, da I racconti delle nebbie con Nicholas Ciuferri a vari tour, ma confessiamo che iniziavamo a sentire parecchio la mancanza di un suo nuovo lavoro.

Il vuoto è stato finalmente colmato lo scorso 6 marzo, con l'uscita per Black Candy del suo nuovo album, intitolato Dell'odio e dell'innocenza. Un lavoro che racconta di aver ricevuto "via posta da un mittente sconosciuto: Dopo un sonno relativo, decido che chi ha scritto e registrato in modo rudimentale tali canzoni ne aveva la stretta necessità. La scrittura mi pare abissale e profonda, vagamente imperfetta e verbosa, vanamente protesa alle risoluzioni degli esseri umani. Quasi un campionario ideale di impossibilità." Storytelling a parte, l'ennesimo grande album di un artista fuori dal comune, che riesce sempre a toccare nel profondo.

 

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 15 agosto, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.


Saturday, August 8, 2020

Calibro 35, Mariposa e Non Voglio Che Clara nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, in cui abbiamo riproposto le interviste a Calibro 35Mariposa e Non Voglio Che Clara, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
Bimbi sperduti (feat. Stephkill e Claver Gold prod. Kd-one)Moder
3
Paolo e Francesca feat. Giuliano PalmaClaver Gold & Murubutu
4
Glory-Fake-NationCalibro 35
5
Fail It Till You Make ItCalibro 35
6
When you diedThe Dining Rooms
7
LicioMariposa
8
AurelioMariposa
9
Il preteTotò Zingaro
10
La CroaziaNon voglio che Clara
11
SuperspleenNon voglio che Clara