Saturday, August 19, 2023

In onda stamattina, quarta puntata estiva, riascolteremo le interviste a Cut, Bono / Burattini e Dagger Moth!!

È arrivato  il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, il quarto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Il 4 marzo abbiamo dato il bentornato ad una band che seguiamo ed amiamo da lungo tempo, e che abbiamo portato a suonare a Lussemburgo ormai più di otto anni fa.

Parliamo dei CUT, gruppo bolognese (almeno di adozione, viste le diverse provenienze dei tre membri) che festeggia quest’anno i suoi 25 anni. Aveva pubblicato nel febbraio 2017 il suo precedente disco, Second Skin, che avevamo avuto l'onore di presentare in anteprima (qui il podcast).
Negli ultimi anni abbiamo seguito l’attività da solista dei due cantanti e chitarristi, Ferruccio Quercetti per i due dischi come Ferro Solo e Carlo Masu per l’album con Le Ossa, ed ora li ritroviamo con Tony Booza, batterista della band da ormai cinque anni, per quello è che il loro settimo album.

Si intitola Dead city nights, è uscito lo scorso 24 febbraio, e la band lo presenta così: "Sedici anni fa, in una canzone chiamata Nightride, abbiamo cantato "the city is our playground at night" ... e invece mentre scrivevamo queste 13 canzoni abbiamo visto le nostre città chiudere, diventando ghost town, per citare gli Specials. Proprio per questo, il processo di realizzazione di questo album è stata il faro che abbiamo usato per navigare attraverso questa oscurità mortale, in modo da non spegnerci in attesa del ritorno della luce. Sfortunatamente, ora tutto è ancora molto buio intorno a noi, forse anche più di prima, ma almeno abbiamo dato un senso a tutta questa notte: l'abbiamo fatto per noi e ora siamo pronti a condividerlo con tutti coloro che vogliono ascoltare questo album."


L'intervista del 25 febbraio ha invece visto protagoniste due artiste già più volte nelle nostre scalette, per il loro nuovo affascinante progetto.

Francesca Bono
 è stata infatti con noi nell'aprile del 2017 (qui il podcast) come frontwoman degli Ofeliadorme, in occasione dell'uscita del loro terzo LP, Secret Fires. Uno splendido lavoro, che ha confermato una forte evoluzione nel sound della band, che ha decisamente virato verso l’elettronica, anche per l’incontro con un grande produttore e musicista come Howie B (Bjork, Tricky, U2), con cui lo hanno registrato, prodotto e pubblicato.
L'altra metà del progetto è Vittoria Burattini, nota in primo luogo come batterista di una delle band del nostro cuore, che abbiamo già ospitato più volte, ed anche portato in concerto a Lussemburgo, ormai tredici anni fa. Parliamo dei Massimo Volume, che sono stati con noi per l'ultima volta nel febbraio 2019 (qui il podcast) per Il nuotatore"un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno".

Il 24 febbraio, la Maple Death Records del nostro vecchio amico Jonathan Clancy ha pubblicato il debutto del duo Bono / Burattini con l’album Suono in un tempo trasfigurato. Il disco è stato registrato e prodotto da un’altra nostra vecchia conoscenza, Stefano Pilia, e "presenta una sintesi perfetta tra wave sperimentale, groove alieni, elettronica contemporanea e soundtracks sci-fi. Composto quasi esclusivamente con un vecchio synth Juno 60 e una batteria organica, mette assieme influenze come Can, Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza e Suzanne Ciani." 



L'ospite del 22 ottobre è stata un'artista di cui abbiamo iniziato a parlare ormai qualche anno fa, per il secondo album.

Si fa chiamare Dagger Moth, all’anagrafe Sara Ardizzoni, e l’abbiamo scoperta intervistando Cesare Basile, che ce ne parlò come chitarrista dei Caminanti, il gruppo che lo accompagna in tour. Ferrarese, "trasversale chitarrista (per scelta) e cantante (per caso)", dopo aver militato in una serie di band ha dato via nel 2012 a questo progetto solista, "una specie di one-woman-band, con chitarra elettrica, voce ed elettronica, che miscela loop, noise e melodia in bilico fra caos e struttura". Il primo disco, omonimo, uscito l'anno seguente, vede la partecipazione di alcuni ospiti di valore, fra cui Giorgio Canali e Joe Lally (Fugazi). Il suo secondo album si intitola Silk around the marrow, è stato pubblicato nell'aprile del 2016 ed è stato inserito nei 60 Noteworthy Guitar Albums of the past 50 years dalla prestigiosa rivista Guitar Player. Un lavoro molto affascinante, notturno come il nickname, per il quale si è avvalsa della collaborazione di Antonio Gramentieri, e del cameo di un grande nome della musica mondiale, Marc Ribot.

Negli ultimi anni è stata impegnata non solo con Cesare, ma anche con i Massimo Volume, ed è ora finalmente arrivata al suo terzo album, che ne conferma talento, personalità ed originalità. The sun is a violent place è uscito lo scorso 3 ottobre, e la vede continuare il percorso dei primi due dischi, ampliando ulteriormente lo spettro sonoro delle sue esplorazioni.


READY TO TUNE IN?! 
11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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