Monday, June 3, 2024

Esattamente 30 anni fa..

Questa mattina non ci occupiamo di nuove uscite, per celebrare la ricorrenza di un'esibizione televisiva.

E non si tratta semplicemente di un bel concerto, quanto piuttosto di un vero e proprio pezzo di storia del rock italiano, da tanti punti di vista. In primo luogo per i protagonisti, che sono senza dubbio fra le band seminali del rock indipendente italiano, cui hanno dato un enorme impulso con il loro successo e con l'etichetta che avevano creato. Parliamo dei C.S.I., Consorzio Suonatori Indipendenti, nati dalle ceneri dei (recentemente riuniti) CCCP Fedeli alla linea, nelle persone di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, cui si erano aggiunti i transfughi dei Litfiba, Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, la compagna di quest'ultimo Ginevra Di Marco, ed il loro storico tecnico del suono, Giorgio Canali. Una formazione che aveva già lavorato insieme per Epica Etica Etnica Pathos, l'ultimo disco dei CCCP, e che debuttò il 18 settembre 1992 con un concerto al Centro per l'arte contemporanea Pecci di Prato, che vide sul palco anche Üstmamò e Disciplinatha e fu documentato nel disco Maciste contro tutti. Il loro primo album, Ko de mondo, fu realizzato interamente in un casale del Finistère, in Bretagna, fra agosto e settembre del 1993, pubblicato l'anno seguente, e vide la collaborazione di Pino Gulli alla batteria ed Alessandro Gerby e Marco Parente alle percussioni.

Sono passati esattamente trent'anni dal 3 giugno 1994, quando la band si esibì negli studi di Videomusic, all'interno di una serie di trasmissioni chiamate Acoustica: come lo indica il nome, un concerto non elettrificato (o quasi) che venne poi pubblicato con il titolo In Quiete sia in CD che in VHS, e nel 2005 anche in DVD. Un'esibizione fantastica, che oltre ai loro pezzi incluse un brano da un esordio appena pubblicato dalla loro etichetta, ovvero Lieve dei Marlene Kuntz.
Ci è sembrato giusto riproporvela oggi, per offrire a molti di voi un bel tuffo nel passato, e magari anche per far scoprire a qualche giovane lettore ed ascoltatore quella che per il sottoscritto (lo so, mi espongo) è la più grande rockband italiana di tutti i tempi: enjoy!!


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