Appuntamento speciale, questa settimana, il quarto dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato inizieremo andando in primo luogo al 24 marzo, quando abbiamo ospitato un artista già nelle nostre scalette per i suoi precedenti album, ma anche per i due lavori dei Todo Modo, che ha creato con Giorgio Prette e Xabier Iriondo.
Chitarrista, cantante e compositore, Paolo Saporiti propone "un cantautorato in cui domina l’attenzione per i dettagli e la profondità dei testi. La sua voce calda, graffiante ed evocativa si interseca perfettamente con gli arpeggi costruiti dalla chitarra baritona acustica."
A tre anni dal suo ultimo album, il 23 marzo Goodfellas ha pubblicato Acini, il suo ottavo disco solista, che presenta così: "È un lavoro pieno di amore, declinato nelle sue varie forme. Stati universali che mai come in questo momento ritengo giusto e sensato scandagliare, come autore di canzoni quarantenne che vive in Italia, Paese in costante e irrefrenabile declino. Che cosa rimane oggi davanti ai nostri occhi, se non i nostri sentimenti più profondi, con cui fare i conti nel bene e nel male?"
Uno splendido album, intenso ed affascinante, che mette da parte le sperimentazioni degli ultimi lavori per focalizzarsi sulla forma canzone, con talento ed eleganza.
Torneremo poi al 22 aprile, quando abbiamo dato il bentornato ad un artista che amiamo da molti anni, e che non cessa di sorprenderci ed emozionarci, come testimoniato dal fatto che è entrato nelle Sentieri Sonori Picks nel 2010, nel 2012 e nel 2015.
Marco Iacampo è un veterano della scena indipendente italiana, dalle varie incarnazioni: a metà degli anni '90 come leader e frontman degli Elle, a metà degli anni '00 come GoodMorningBoy, fino ad arrivare all'inizio degli anni '10 al disco a suo nome, che ne ha segnato il ritorno alla scrittura in italiano. Tre anni e tanti concerti dopo lo splendido Valetudo, ha pubblicato nell'ottobre 2015 Flores, che vi abbiamo presentato con una bella intervista (qui il podcast). Un lavoro che confermava le sue grandi doti autorali, attraverso una manciata di splendidi brani magistralmente interpretati dalla sua inconfondibile voce, nato "con la chiara volontà di voler creare un suono altamente empatico ed emotivo, che doveva essere moderno ma al contempo classico, folk, jazzy ed etno."
Due anni e mezzo dopo, l'artista veneto torna con un nuovo disco, degno successore fin dal titolo, Fructus: è stato pubblicato l'11 maggio, ma noi siamo stati felici di presentarvelo in grande anteprima. Un altro splendido lavoro, emozionante e raffinato, per il quale "attinge ad una nuova tavolozza di colori esotici e tropical mediterranei portando a piena maturazione le sue intuizioni melodiche e affinando la sua scrittura che però rimane volutamente semplice ed essenziale. Dalle atmosfere calypso al tango, dalla ballata folk al soul pop, Iacampo cerca da sempre di semplificare la complessità dei linguaggi dei nostri tempi, praticandoli tutti e mischiandoli in un frullato vitaminico e universale, fluido ed elegante."
Chiuderemo infine il nostro viaggio nel tempo andando al 3 marzo, quando abbiamo accolto una band che potremmo definire uno dei segreti meglio custoditi degli anni 2000, al ritorno dopo una lunga pausa.
Dopo una lunga attesa, interrotta unicamente dalla partecipazione a due compilation nel 2012 e da un singolo che vi presentammo l'anno seguente, il 1° marzo Dischi Soviet Studio ha pubblicato il loro nuovo album, intitolato Isole.
Uno splendido lavoro, che "guarda al passato ed alla tradizione immaginando la musica nel 2020, mescolando la canzone d'autore italiana con una scrittura che ha le sue radici altrove: Isole, un arcipelago di canzoni in fase di trasformazione".
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Torneremo poi al 22 aprile, quando abbiamo dato il bentornato ad un artista che amiamo da molti anni, e che non cessa di sorprenderci ed emozionarci, come testimoniato dal fatto che è entrato nelle Sentieri Sonori Picks nel 2010, nel 2012 e nel 2015.
Marco Iacampo è un veterano della scena indipendente italiana, dalle varie incarnazioni: a metà degli anni '90 come leader e frontman degli Elle, a metà degli anni '00 come GoodMorningBoy, fino ad arrivare all'inizio degli anni '10 al disco a suo nome, che ne ha segnato il ritorno alla scrittura in italiano. Tre anni e tanti concerti dopo lo splendido Valetudo, ha pubblicato nell'ottobre 2015 Flores, che vi abbiamo presentato con una bella intervista (qui il podcast). Un lavoro che confermava le sue grandi doti autorali, attraverso una manciata di splendidi brani magistralmente interpretati dalla sua inconfondibile voce, nato "con la chiara volontà di voler creare un suono altamente empatico ed emotivo, che doveva essere moderno ma al contempo classico, folk, jazzy ed etno."
Due anni e mezzo dopo, l'artista veneto torna con un nuovo disco, degno successore fin dal titolo, Fructus: è stato pubblicato l'11 maggio, ma noi siamo stati felici di presentarvelo in grande anteprima. Un altro splendido lavoro, emozionante e raffinato, per il quale "attinge ad una nuova tavolozza di colori esotici e tropical mediterranei portando a piena maturazione le sue intuizioni melodiche e affinando la sua scrittura che però rimane volutamente semplice ed essenziale. Dalle atmosfere calypso al tango, dalla ballata folk al soul pop, Iacampo cerca da sempre di semplificare la complessità dei linguaggi dei nostri tempi, praticandoli tutti e mischiandoli in un frullato vitaminico e universale, fluido ed elegante."
Chiuderemo infine il nostro viaggio nel tempo andando al 3 marzo, quando abbiamo accolto una band che potremmo definire uno dei segreti meglio custoditi degli anni 2000, al ritorno dopo una lunga pausa.
Si chiamano Public, e sono capitanati da Paolo Beraldo, già autore di un bellissimo esordio nel 2005 a nome Northpole, con alcuni artisti che ben conosciamo, come Fabio De Min (leader dei Non voglio che Clara), Cristiano Lo Mele (chitarrista di Perturbazione e Totò Zingaro) ed Elena Diana (violoncellista ex-Perturbazione).
A seguire, ha dato vita ai Public, che hanno pubblicato due ottimi dischi, Lunario nel 2008 (autoprodotto e scaricabile gratuitamente dal loro sito) ed Oracolo nel 2010, per l'etichetta di De Min, Lavorare Stanca.
A seguire, ha dato vita ai Public, che hanno pubblicato due ottimi dischi, Lunario nel 2008 (autoprodotto e scaricabile gratuitamente dal loro sito) ed Oracolo nel 2010, per l'etichetta di De Min, Lavorare Stanca.
Dopo una lunga attesa, interrotta unicamente dalla partecipazione a due compilation nel 2012 e da un singolo che vi presentammo l'anno seguente, il 1° marzo Dischi Soviet Studio ha pubblicato il loro nuovo album, intitolato Isole.
Uno splendido lavoro, che "guarda al passato ed alla tradizione immaginando la musica nel 2020, mescolando la canzone d'autore italiana con una scrittura che ha le sue radici altrove: Isole, un arcipelago di canzoni in fase di trasformazione".
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