Per la diciottesima puntata della ventisettesima stagione presenteremo con due belle interviste due dei dischi più sorprendenti degli ultimi mesi, e vi proporremo varie altre novità interessanti, ascoltando e parlando di Tre Allegri Ragazzi Morti, Motta & Danno, Vasco Brondi, Herself, Lepre, Sleap-e e Rhove.
Venendo agli ospiti, daremo in primo luogo il benvenuto ad un artista che non è finito nelle nostre Picks 2023 unicamente perché il suo disco è arrivato troppo tardi alle nostre orecchie.
Si chiama Massimo Silverio, ha poco più di 30 anni,ed è un autore e musicista nato e cresciuto in provincia di Udine, a Cercivento, nel cuore della Carnia. Scrive e canta proprio nella sua lingua nativa, il cjarniel, lingua minoritaria delle Alpi Carniche, come spiega: "Ho sempre avuto una forte attrazione per il suono e il significato delle parole che sentivo pronunciare dalla bocca dei miei nonni e genitori. Timbri, melodie e sfumature di sensi che non ho più ritrovato in quelle dei miei coetanei. Così per la mia musica ho utilizzato la lingua del mio cuore, le metriche e il gusto della villotta friulana unite a un suono crudo, evocativo e pieno di contrasti."
Dopo due EP autoprodotti, lo scorso 24 novembre okum produzioni ha pubblicato il suo primo album Hrudja, frutto dell’incontro con il produttore e musicista Manuel Volpe (Rhabdomantic Orchestra) e del contributo del musicista e performer Nicholas Remondino (Lamie, Stefano Battaglia, Vieri Cervelli Montel). Un lavoro che unisce strumenti classici (violoncello, contrabbasso, percussioni preparate, pianoforte) e popolari (come la guzla, strumento delle alpi dinariche), ma anche sintetizzatori, chitarre ed organi, in un suono tra classico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettroacustico ed elettronico. Su tutto svetta la sua voce, splendida ed emozionante, che non può non richiamare nomi eccellenti come Thom York o Jeff Buckley.
Saremo poi felici di dare il bentornato in trasmissione ad un artista che amiamo molto, cui avevamo dedicato nel dicembre 2016 un'intera trasmissione, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore, per poi accoglierlo nuovamente nel 2021.
Parliamo di Amerigo Verardi, cantautore, musicista e produttore attivo da circa trent’anni, nel corso dei quali si è distinto per talento e versatilità, da solista come in una lunga serie di progetti, come Allison Run, Lula, Lotus.. A quattro anni dal suo precedente lavoro, Hippie Dixit, nel febbraio 2021 ha pubblicato il suo nuovo disco, Un sogno di Maila, anche in questo caso componendo e registrando tutto nel suo studio casalingo, in quasi totale solitudine, suonando tutti gli strumenti a parte pochi ospiti.
Questa volta sarà invece con noi in compagnia di Matteo D’Astore (aka Deje), giovanissimo talento emergente della nuova musica elettronica e sperimentale, brindisino come lui. Il loro incontro ha dato vita ad un progetto ben definito dal nome scelto, Maverick Persona, traducibile letteralmente in "personalità non etichettabile".
Lo scorso 8 marzo l'ottima Nos Records, di cui Amerigo è anche direttore artistico, ha pubblicato What tomorrow?, "un’opera brillante e a tratti spiazzante nella sua obliqua bellezza, che con stile ed estrema disinvoltura si muove attraverso svariati generi (elettronica, psichedelia, jazz, pop, rock, ambient, experimental, hip hop, world), e mescolandoli apre a nuove alternative di senso per il termine crossover." Un disco che non cessa di sorprendere ed affascinare, un viaggio libero ed emozionante in equilibrio fra sonorità elettroniche ed analogiche, fra sperimentazione ed aperture pop, con liriche in inglese che vanno dal sociale al personale fino al surreale.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
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