Monday, November 24, 2014

Piacevoli quanto tardive scoperte: Be Forest!!

Come diciamo spesso, per quanto cerchiamo di seguire con attenzione la scena musicale italiana, ci capita a volte di scoprire delle bands con notevole ritardo.. cosa anche bella, perché c'è sempre un'emozione particolare nella scoperta.
E' stato così ad esempio per i nostri ospiti di sabato scorso, i Nadàr Solo, che avevamo ascoltato per la prima volta ad inizio anno, mesi dopo l'uscita del secondo disco, invitandoli subito in trasmissione, nello stesso periodo in cui intervistammo i pesaresi Soviet Soviet, anche in quel caso per parlare con notevole ritardo del loro secondo album.

Corsi e ricorsi storici, anche in questi giorni stiamo scoprendo una band pesarese, che avevamo spesso sentito nominare ma non avevamo mai avuto occasione di ascoltare.
Si chiamano Be Forest, ed hanno già fatto parlare di sé nel 2011 per Cold, il loro disco di esordio, interessante mix di shoegaze, wave e dream pop.
Sono seguiti molti concerti (giusto in questi giorni stanno tornando da un tour in USA), alcune aperture prestigiose (come quelle per il tour europeo dei Japandroids e per una data italiana degli Slowdive) e soprattutto l'inclusione in pianta stabile di un quarto elemento nella band, ai synth.

Il loro secondo album, Earthbeat, è stato pubblicato nel febbraio di quest'anno, e ne conferma il valore, mostrandone l'ulteriore crescita, e proponendo una maggiore varietà nei suoni e negli arrangiamenti.
Ne parleremo sicuramente nelle prossime settimane, intanto vi propongo di scoprire il bel video di Captured Heart nonché, per chi fosse curioso e volesse approfondire, l'album completo su Spotify.







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