Il suo Fibrillante è per noi (e non solo) senza dubbio uno dei migliori dischi italiani dell'anno e, come vi avevamo raccontato all'epoca, era stato lo stesso Eugenio, con grande cortesia, ad inviarcelo personalmente, visto che faticavamo a reperirlo in tempi brevi.
Siamo da allora rimasti in contatto, e riusciamo finalmente a fare una chiacchierata con lui per Sentieri Sonori.
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere molto altro, né di presentare un tale artista.. ma alla fine qualche parola voglio aggiungerla.
In primo luogo per raccomandare ai più giovani, a chi di voi si interessa di musica italiana da pochi anni, ma anche a chi conosce Finardi principalmente per i suoi singoli più famosi, da Musica ribelle a La radio, da Extraterrestre ad Amore diverso, di approfondire la sua storia, partendo ad esempio dalla bio su Wikipedia.
Giusto l'anno prossimo saranno 40 anni dal suo disco di esordio, da quando questo giovane italoamericano scosse la scena musicale mostrando come cantautorato e rock potessero fondersi mirabilmente.
Da là, una lunga serie di grandi dischi ed indimenticabili canzoni, fino a quando, a partire dalla fine degli anni '90, ha deciso di dedicarsi ad una serie di progetti particolari, dal rock-blues al fado alla musica classica contemporanea, prima del ritorno di quest'anno del Finardi che tutti conosciamo, cantautore rock dalla grande sensibilità sociale.
Ci tengo infine ad aggiungere, per una volta, una nota personale.
Come dicevo, sarà per me particolarmente emozionante poter parlare con un artista come Eugenio, non solo per il segno che ha lasciato nella musica italiana, ma direi soprattutto per quello che ha lasciato nella mia vita, ed in questa sconfinata passione per la musica.
Alcuni ricordi, in particolare, sono indelebili: avevo 12 anni quando Le ragazze di Osaka fu uno dei brani che fomentarono questa crescente passione, 19 quando dal vinile de La forza dell'amore, raccolta in cui rileggeva una serie di suoi vecchi brani, partii per andare a fondo nella scoperta della sua discografia, 25 quando Uno di noi, la sua cover del famoso brano di Joan Osborne, entrava spesso nelle mie prime scalette radiofoniche.
Ormai passati i 40, è stato bello ritrovare Eugenio Finardi con questo splendido album, poter entrare in contatto con lui, e non vediamo l'ora di accoglierlo a Sentieri Sonori!
Sabato 13 dicembre, 11.30/13, su Radio Ara, 103.4 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
No comments:
Post a Comment