Appuntamento come sempre denso, con due ospiti, ma anche con tante altre novità da farvi ascoltare, cui dedicheremo buona parte della puntata. Vi presenteremo fra l'altro le prime anticipazioni dai prossimi album di Mezzosangue, Iacampo, Paolo Saporiti, Go Dugong, Spread, La Mansarda e Jesto, il recente disco di En?gma ed i nuovi singoli di The Leading Guy, Belize e Pretty Solero.
Venendo alle interviste della settimana, scopriremo con voi due dischi molto diversi fra di loro, ma entrambi particolarmente interessanti, realizzati da artisti molto giovani.
Saremo in primo luogo felici di conoscere e presentarvi gli OTU, duo formato da Francesco Crovetto (batteria, sampler) ed Isaia Invernizzi (chitarra, Ominichord, sampler) che "esplora i mondi della musica elettronica miscelando hip hop, sintesi sonora, chitarre taglienti e voci del passato.
Una band dal sound cinematico e cadenzato, sferzato da bassi che fanno palpitare lo stomaco. Orizzonti ambient, vestigia cinematografche e armonie oscure sono i fondamenti dei dieci brani che compongono il disco."
Il loro primo album si intitola Clan ed è stato pubblicato il 23 febbraio. Siamo in territori fra Dj Shadow e James Blake, per fare per una volta del name-dropping, percorsi con talento ed originalità, e sapientemente mixati da Rico degli Uochi Toki: "un esordio ambizioso, sperimentale, consapevole di una realtà musicale con riferimenti chiari, ma in continua evoluzione."
Accoglieremo poi Katres, all'anagrafe Teresa Capuano, giovane cantautrice nata a Catania, ma che vive da sempre a Napoli. Dopo vari riconoscimenti e le prime aperture di prestigio, nel 2013 ha pubblicato il suo album d'esordio, Farfalla a valvola, ottenendo buoni riscontri. È seguito un tour di 150 date in Italia ed all'estero ed un incontro molto importante, quello con Daniele Sinigallia, con cui ha iniziato a collaborare e che ha prodotto il suo nuovo lavoro, Araba fenice, uscito il 23 febbraio per Giungla Dischi.
Un disco molto affascinante, anche grazie alla sua bella voce, che "nasce dalla necessità di raccontare un lento e profondo processo di cambiamento, una simbolica morte e rinascita preceduta da un periodo difficile grazie al quale l’artista si forgia per riscoprirsi più forte di prima. È una dichiarazione di guerra alla staticità, la cronaca di una rivoluzione: trame musicali ardite incontrano testi che trasudano una ben precisa identità e personalità."
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
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