Sunday, March 25, 2018

Mazzy Star live @ Shoreline Amphitheatre (1994)

Anche questa settimana torna l'immancabile appuntamento con il concerto della domenica, e come a volte ci capita usciamo dai nostri abituali sentieri sonori italiani, stavolta per occuparci di una band di culto degli anni '90.

I Mazzy Star affondano le proprie radici nel Paisley Underground californiano del decennio precedente, di cui David Roback era stato protagonista con i Rain Parade. Uscito dal gruppo, si era unito anche artisticamente alla sua compagna dell'epoca, Kendra Smith,  ex-bassista di The Dream Syndicate, cui avevamo dedicato un altro post domenicale.
Gli Opal pubblicarono nel 1987 l'album Happy Nightmare Baby, ma l'anno seguente Kendra Smith lasciò la band nel bel mezzo di un tour, e fu sostituita dalla giovanissima Hope Sandoval. Al momento di tornare in studio, il nuovo duo decise di mettere da parte il materiale esistente ed anche il nome: nacquero così i Mazzy Star, che debuttarono nel 1990 con She hangs brightly, cui seguirono So tonight that I might see nel 1993 ed Among my Swan nel 1996.
La band ottenne un successo crescente, anche di grande pubblico, entrando a più riprese nelle classifiche di Billboard, finché la cantante decise di lasciare, come spiega lei stessa sotto il peso dei meccanismi dell'industria discografica: "It seemed record companies wanted bands to be creative because they didn't know how to manufacture underground music. We could do our own thing and go at our own pace. But that changed when major labels started wanting bands that would sell 7 million records. They had a formula. And suddenly all these people wanted to come to the studio to keep track of what we were doing and make sure we were following that formula. So we got out."

Fortunatamente abbiamo avuto ancora l'occasione di deliziarci con la sua voce, per i dischi a nome Hope Sandoval & The Warm Inventions (con Colm Ó Cíosóig di My Bloody Valentine), per la reunion di qualche anno fa dei Mazzy Star ed anche per tante collaborazioni (qui trovate una playlist).
Una delle voci più affascinanti che il sottoscritto conosca, e non è da meno la sua presenza scenica, che dimostra come si possa magnetizzare un pubblico senza quasi muoversi. Guardare per credere questi venti minuti di concerto del 1994, che include brani dei primi due dischi, uno che sarebbe finito nel terzo, ed anche uno mai edito: enjoy!!



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