Appuntamento speciale, questa settimana, il primo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato inizieremo andando in primo luogo indietro nel tempo, alla prima trasmissione della nuova stagione, che abbiamo dedicato interamente a quello che per noi, e non solo, è uno dei più grandi talenti emersi in Italia negli ultimi anni.
Stiamo parlando di Motta, che abbiamo intervistato nel marzo 2016 per l’esordio da solista (qui il podcast), ma che già conoscevamo ed avevamo ospitato nel 2012 come frontman dei Criminal Jokers. Negli anni successivi l'artista toscano si è impegnato in varie collaborazioni, da Nada al Pan del diavolo, dagli Zen Circus a Giovanni Truppi ed ha studiato composizione per film, realizzando ben quattro colonne sonore. Allo stesso tempo, ha iniziato quello che ci ha raccontato essere stato un lavoro molto lungo, che lo ha portato a pubblicare due anni fa il suo primo album da solista, La fine dei vent'anni, prodotto da un altro artista che amiamo molto, Riccardo Sinigallia. Un lavoro molto ispirato, nei testi come nelle musiche, e per una volta è stato bello vedere un disco di valore ottenere così tanta attenzione e tanti riconoscimenti, come la Targa Tenco per il miglior esordio, ed anche il lunghissimo tour ha inanellato sale piene di pubblico entusiasta.
Grande era quindi l'attesa per il suo nuovo album, uscito il 6 aprile 2018 ed intitolato Vivere o morire. Attesa ampiamente ripagata da un altro splendido lavoro, che mostra un'ulteriore maturazione di questo grande talento, con cui siamo stati lieti di aprire la nuova stagione.
Andremo poi alla fine del mese di novembre, quando abbiamo presentato una delle più importanti uscite degli ultimi mesi, che segna il ritorno un artista che seguiamo e stimiamo da tanti anni.
Cantautore, musicista, produttore, Riccardo Sinigallia si è fatto apprezzare nel tempo per il suo lavoro in mille progetti: possiamo citare gli inizi con i 6 suoi Ex, le collaborazioni con Niccolò Fabi, Max Gazzé, Frankie HI-NRG MC e Tiromancino, il progetto La Comitiva, e negli ultimi anni i due dischi di Deproducers (con Gianni Maroccolo, Max Casacci e Vittorio Cosma) e produzioni come Coez e Motta. All'omonimo debutto da solista del 2003 aveva fatto seguito Incontri a metà strada nel 2006, per poi farci attendere fino alla primavera 2014, quando Per tutti è stato pubblicato e lanciato a Sanremo, per poi essere portato in un lungo tour. Attesa più che ripagata, però, da un album di assoluto valore, che vi abbiamo presentato con una bella intervista e che abbiamo inserito nelle Sentieri Sonori Picks 2014.
È senza dubbio il caso anche quest'anno del suo nuovo disco, Ciao Cuore, uscito il 14 settembre: un lavoro di grande spessore, lirico e musicale, che lo conferma come uno dei cantautori di maggiore talento che l'Italia abbia espresso negli ultimi decenni, segnandone un'ulteriore crescita e maturazione.
Torneremo infine a metà ottobre, quando abbiamo presentato il nuovo album di una giovanissima quanto talentuosa artista che abbiamo scoperto quattro anni fa per l'esordio del suo progetto Any Other, all'epoca spesso nelle nostra scalette.
Si chiama Adele Nigro, ha 25 anni, e nel 2015 ha pubblicato Silently. Quietly. Going Away., "un disco intriso di storie personali, di separazioni difficili, di crescite e di confronti, che ha immediatamente collocato gli Any Other tra le gemme più splendenti dell’indie italiano cantato in lingua inglese, con un tour infinito che ha portato Adele a calcare indifferentemente sia i palchi italiani che quelli europei, in un crescendo di pubblico, attestati di stima e concerti da paura", culminato nella partecipazione al Primavera Sound di Barcelona. Nel frattempo, l'abbiamo anche trovata impegnata in molte collaborazioni, fra cui ricordiamo il disco di Halfalib (il progetto di Marco Giudici, a sua volta collaboratore di Any Other), quello di Generic Animal (nostro ospite a febbraio 2018, qui il podcast) ed il tour nella band di Colapesce (nostro ospite a novembre 2017, qui il podcast).
Si chiama Adele Nigro, ha 25 anni, e nel 2015 ha pubblicato Silently. Quietly. Going Away., "un disco intriso di storie personali, di separazioni difficili, di crescite e di confronti, che ha immediatamente collocato gli Any Other tra le gemme più splendenti dell’indie italiano cantato in lingua inglese, con un tour infinito che ha portato Adele a calcare indifferentemente sia i palchi italiani che quelli europei, in un crescendo di pubblico, attestati di stima e concerti da paura", culminato nella partecipazione al Primavera Sound di Barcelona. Nel frattempo, l'abbiamo anche trovata impegnata in molte collaborazioni, fra cui ricordiamo il disco di Halfalib (il progetto di Marco Giudici, a sua volta collaboratore di Any Other), quello di Generic Animal (nostro ospite a febbraio 2018, qui il podcast) ed il tour nella band di Colapesce (nostro ospite a novembre 2017, qui il podcast).
Il secondo meraviglioso album di Any Other, Two, Geography, è uscito il 14 settembre per 42 Records ed è stato lanciato con un nuovo tour europeo. "Tre anni dopo le cose non sono poi tanto cambiate: Adele, ora ventiquattrenne, continua a scrivere di quel mondo magico e veloce che è la vita prima dei trentanni, quella che in tutta la sua nebulosa complessità poi ci portiamo dentro per sempre come l’unica vera golden age, l’età accecante che forgia il nostro diventare adulti. Quello che è cambiato è il contesto musicale che tiene insieme questa nuova manciata di storie: perché Two, Geography è musicalmente più maturo, più complesso, più libero nella forma e nell’attingere da influenze diverse, antitetiche. a volte Perché se la trinità di Adele rimane pressoché immutata, in Two, Geography si sentono rimandi all’indie folk americano di Phil Elvrum (The Microphones, Mount Erie), al tocco chitarristico di Jim O’Rourke e David Grubbs; e poi il songwriting classico, gli arrangiamenti orchestrali e il free jazz, tutti declinati con uno stile e una sensibilità più che attuali."
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