Appuntamento speciale, questa settimana, il secondo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato inizieremo andando in primo luogo indietro nel tempo, al 21 settembre, per l'intervista che avevamo dedicato al secondo disco di inediti da solista di un musicista sulle scene da più di vent'anni.
Parliamo di (Giovanni) Succi, già nei Madrigali Magri e nei Bachi da Pietra, che, dopo il vinile per sola voce con i versi di Giorgio Caproni de Il Conte di Kevenhuller e l'album di cover di Paolo Conte Lampi per Macachi, aveva pubblicato due anni fa Con ghiaccio, all'epoca spesso nelle nostre scalette. Il suo nuovo disco, Carne cruda a colazione, è uscito il 20 settembre, per La Tempesta Dischi e Dischi Soviet Studio: "10 brani fatti di crudezza e amaro realismo conditi con un pizzico di ironia e pronti per essere assaporati."
Un altro ottimo lavoro, che ci riporta l'inconfondibile stile dell'artista piemontese, che però va anche ad esplorare sentieri sonori per lui nuovi, avvalendosi come per il precedente della produzione di Ivan A. Rossi (Baustelle, The Zen Circus, Dimartino..). Nelle sue parole, "è un macinato a base di me stesso. Può contenere frammenti di Kraftwerk, Paolo Conte, Talking Heads, Snoop Doggy Dog, LCD Sound System, Tom Waits, Velvet Underground, Lupo De Lupis. Tutto questo io lo chiamo rock’n’roll."
Era invece il 12 ottobre quando abbiamo dato il bentornato ad un grande cantautore che abbiamo già ospitato più volte, sia in trasmissione (qui il podcast della precedente) che in concerto a Lussemburgo.
Stiamo parlando di Cesare Basile, che aveva pubblicato nel febbraio 2017 il suo precedente disco, a quasi due anni di distanza da Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più, che gli era valso una Targa Tenco per il miglior disco dialettale del 2015, e che vi avevamo presentato anch'esso con una bella intervista (qui il podcast). L'album si intitolava U fujutu su nesci chi fa?, ed era un lavoro come sempre molto intenso, sincero e sentito, che abbiamo ovviamente incluso nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2017.
L'11 ottobre è uscito per Urtovox Cummeddia, che l'artista catanese presenta così: "Cummeddia in siciliano vuole dire cometa o aquilone. Il passaggio di una cometa è segno infausto, presagio di sventure pubbliche, monito divino, annuncio di peste. La peste stravolge le relazioni umane e determina un nuovo ordine basato sul sospetto, l'accusa, il controllo, la definizione di zone e confini invalicabili. L'ordine è lo stato d'assedio, l'emergenza continua in cui la sospensione delle libertà viene presentata come il prezzo necessario per la sopravvivenza della società. Radicalizzazione del tutti contro tutti per difenderci da tutti, infine da noi stessi. Separati dal mondo e dalle nostre creazioni quotidiane. La regola è la peste. Dopo averci accecato lo spirito ci strappa il cuore. Di fronte all'ordine della peste l'unico gesto è la rivolta, quando la cometa aquilone annuncia non il castigo ma un nuovo cominciamento."
Il 16 novembre abbiamo avuto il piacere di accogliere in trasmissione un artista che è stato fra l'altro uno dei tre fondatori di una delle band del nostro cuore.
Gli altri due La Crus, Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti sono già stati con noi più volte, ed ora siamo molto felici di poter ospitare Alex Cremonesi, per presentare la sua nuova opera, intitolata La prosecuzione della poesia con altri mezzi, uscita il 15 novembre per Riff Records. "La forma canzone si evolve incontrando modalità e strutture dell’arte contemporanea e si addentra nei territori della psicanalisi insieme a 36 tra gli artisti più creativi della scena musicale italiana. Un progetto elettronico, evoluto, con interventi prestigiosi."
Non ho voluto usare il termine disco, perché si tratta di un'opera concettualmente legata all'arte contemporanea, concepita dando piena libertà ai partecipanti, che hanno contribuito con campioni sonori a propria scelta. Allo stesso modo, agli interpreti vocali sono stati forniti cinque brevi testi sul tema della psicanalisi, lasciando totale libertà nella scelta della tonalità e della linea melodica. "Le tracce sono state costruite utilizzando tutto il materiale sonoro pervenuto partendo dall'asserzione di Joan Mirò secondo il quale è la materia che detta l'opera, che la impone."
Lunghissima come dicevamo è la lista degli ospiti, che include nomi a noi ben noti (Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti, Riccardo Sinigallia, Edda, Max Casacci, Howie B, Andrea Chimenti, Giorgio Prette, Xabier Iriondo..), ma anche artisti più giovani, della scena elettronica attuale. Il risultato è un disco affascinante, sfaccettato e coeso al tempo stesso, che ricchezza e complessità non rendono mai pesante.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 1° agosto, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
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