Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia: producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per il web, musei e sfilate di moda. Con cinque album all’attivo, nel corso della sua ormai lunga carriera si è guadagnato una lunghissima serie di recensioni entusiastiche non solo fra i media specializzati italiani, ma anche europei e mondiali, imponendosi con sempre maggior autorevolezza come artista trasversale in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione. Se i suoi primi lavori fluttuavano fra indietronica e hiphop, con Night Safari si apre ai suoni del mondo: influenze world music (Africa e Oriente in testa) si fondono alla perfezione con l’elettronica di stampo europeo. Dopo una permanenza a Lisbona, nel 2017 arriva Azulejos, in cui l’attenzione si rivolge al Sudamerica e in particolare alla cumbia, che per la prima volta in Italia viene rivisitata in chiave elettronica.
W è il suo nuovo album, uscito il 22 maggio per La Tempesta International in Italia e Wonderwheel Recordings nel resto del mondo. W (che sta per Women) è un omaggio ad un immaginario musicale femminile libero ed eterogeneo, un omaggio alle donne che negli ultimi anni lo hanno ispirato. Donne che cantano, scrivono, compongono, suonano. Vengono dall’Italia, dal Giappone, ma anche dall’Argentina, Brasile e Messico. Icone, ma anche amiche. E così Populous in ognuna delle dieci tracce si fa accompagnare da alcune delle artiste indipendenti che più stima: Sobrenadar, Kaleema, Sotomayor, Emmanuelle, Barda, Weste, Cuushe e le italiane M¥SS KETA, L I M, Matilde Davoli e Lucia Manca. Collaborazioni che nascono dalla ricerca della propria libertà sessuale, dal moto perpetuo, dal viaggio costante, fisico e musicale. Mettendo in musica la propria identità queer, Populous celebra una femminilità al di fuori degli stereotipi, meno definita dal genere e accomunata dall’unicità che è la miglior risposta all’omologazione imposta dal machismo ancora imperante nell’industria musicale.
La scorsa settimana è uscito il nuovo singolo, House of Keta, feat. M¥SS KETA & Kenjii, accompagnato da un video animato realizzato durante il lockdown grazie alla tecnica del rotoscoping, ricalcando fotogramma per fotogramma alcuni video lo-fi girati dagli autori e dai performer del brano, come spiega il regista e animatore Emanuele Kabu : "L'idea iniziale del video era quella di una grande coreografia voguing avevamo anche Gorgeous Kenjii Gucci già coinvolto nel pezzo, uno straordinario coreografo e performer. Ma eravamo in pieno lockdown ed era impossibile fare uno shooting professionale. Ho pensato quindi di far girare del materiale lo-fi sia agli autori del pezzo (M¥SS KETA, Kenjii, Protopapa e Populous), che ad alcuni loro amici (Kobramulato e La Trape). La qualità di questi filmati era molto bassa e molti dettagli sono andati persi. Questo però si è trasformato in una grande opportunità, perché mi ha forzato a creare nuovi mondi partendo (quasi) da zero. Volevo disegnare qualcosa di selvaggio e meraviglioso, come le persone coinvolte in questa canzone. Così, proprio mentre tutto attorno diventava buio, io mi sono concentrato sulle cose belle che ho incontrato nel corso della vita, provando ad includerne alcune di esse in questo video." Enjoy!!
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