Sunday, February 28, 2021

Digging New York, un documentario racconta il viaggio di Danno alle radici dell'HipHop

Questa domenica non vi proponiamo come d'abitudine un concerto, bensì uno splendido documentario, ma sempre dedicato alla musica.

Nei giorni scorsi è stato infatti messo online Digging New York, il racconto di un viaggio fatto nel 2014 da quello che non nascondo essere il mio rapper italiano preferito, Danno del Colle der Fomento. Tre settimane nella Grande Mela, alla ricerca delle radici e dell'eredità della cultura HipHop, per quello che potremmo definire uno street film, denso di incontri ed interviste. È stato girato quasi interamente "in modalità freestyle", nel senso che solo in due casi c'era stata un'organizzazione preventiva, per il resto tutto è venuto naturalmente dalla capacità comunicativa del protagonista, andando in giro per i vari quartieri della città.

Tanti gli incontri, da Jadon, giovane freestyler che performa nella metropolitana, a Lounge Lo, fratello di Cappadonia, che lo ha invitato ad una sua festa privata a Park Hill, facendolo partecipare alle riprese di un videoclip. Il risultato è una testimonianza della vitalità e ricchezza della scena HipHop, nelle hood in cui è nata e continua a pulsare, ben lontana dal mainstream rap che riempie le classifiche.
Un'ora e mezza che passa in un attimo, che consigliamo vivamente non solo agli appassionati del genere: enjoy!!


Saturday, February 27, 2021

In onda stamattina, tornano i Radioracconti!!

È arrivato il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata? 
Possiamo anticipare che sarà il carcere, e vedrà ospite Kento, per parlare del suo recente libro e disco..
Per saperne di più, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA.

Friday, February 26, 2021

Calibro 35, si chiude la serie dei video live: Automata

Questa mattina torniamo a parlare di quella che possiamo senza timori definire la nostra band del cuore. Non dobbiamo certo spiegare ai nostri ascoltatori il legame che ci unisce ai Calibro 35: ci vantiamo spesso e volentieri di aver organizzato il loro primo concerto in assoluto, e da allora li abbiamo riportati live a Lussemburgo molte volte (l'ultima nel maggio 2018), ospitati in trasmissione ad ogni uscita, e da qualche anno ci regalano la sigla di Sentieri Sonori.

Il 24 gennaio 2020 Record Kicks ha pubblicato il loro nuovo album: Momentum è un lavoro straordinario, che segna una nuova partenza della band: "Se il precedente Decade era la summa di tutto ciò che avevate sentito nei dieci anni precedenti, Momentum è il prequel di quello che potrete sentire nei prossimi dieci. Calibro 35 stavolta non è né un orologio che va in ritardo né uno che va in anticipo: questa volta è un orologio fermo che, come dice Lewis Carroll, è più in orario di tutti perché almeno due volte al giorno segna l'ora perfetta." Ho avuto il piacere di partecipare al listening party del disco presso Germi, il locale aperto a Milano da Manuel Agnelli e Rodrigo D'Erasmo, ed ho colto l'occasione per registrare una chiacchierata con Massimo Martellotta per presentare quello che ho definito il debutto dei Calibro 35 2.0. L'abbiamo proposta quasi esattamente un anno fa in trasmissione (qui il podcast), ed abbiamo ovviamente inserito il disco nelle Sentieri Sonori Picks 2020.

Per chiudere la serie dei live video che ci hanno regalato nelle ultime settimane, assaggi del tour che è stato fermato dopo poche date dalla pandemia, qualche giorno fa hanno pubblicato quello della splendida Automata: enjoy!!


Thursday, February 25, 2021

In onda sabato mattina, tornano i Radioracconti!!

 Si avvicina il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 27 febbraio, 11.30/13, su Radio ARA!!

Wednesday, February 24, 2021

Perturbazione, nuovo video: Conta su di me

Nel maggio dell'anno scorso siamo stati particolarmente felici di dare il bentornato in trasmissione (qui il podcast) ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso intervistato.

La volta precedente era stata ormai quattro anni prima (qui il podcast), nell'ambito di quella che avevamo definito "monografia perturbata", su e con i Perturbazione, in occasione della pubblicazione dell'album Le storie che ci raccontiamo. Non ci eravamo infatti limitati a presentarlo, ma avevamo ripercorso un po' tutta l'ormai lunga storia della band di Rivoli, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore e del loro cantante, Tommaso Cerasuolo. Avevamo avuto l'onore della prima intervista in assoluto su questo nuovo disco, registrato e prodotto a Londra dal grande Tommaso Colliva, che ha proseguito il loro splendido percorso, senza dubbio fra le espressioni più alte del Pop italiano.

Dopo tanta attesa, il 29 maggio 2020 Ala Bianca ha pubblicato il loro nuovo lavoro, di cui avevamo iniziato a parlare con Cristiano Lo Mele, il loro chitarrista nostro ospite ad inizio gennaio per il nuovo disco dei Totò Zingaro (qui il podcast). (dis)amore è l'ottavo disco di studio, un disco doppio, un concept di 23 canzoni. "Scritto, arrangiato e suonato dai Perturbazione, (dis)amore è un album che parte, si sviluppa e si conclude attraverso il racconto di una storia. Una storia d’amore. E di disamore. Due persone, di cui non sappiamo nulla. Possono avere qualunque età, possono vivere e muoversi ovunque. Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e che stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più. A non riconoscersi. Tutto qui, ma solo apparentemente. Perché la storia è raccontata in ordine cronologico, con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto fra i due protagonisti. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le crepe, le bugie, i silenzi, i muri, la distanza, il dolore, le assenze."

Un lavoro molto bello e toccante, dal quale nei giorni scorsi è stato pubblicato un nuovo video, che Tommaso presenta così: "Il nostro lyric video domestico di Conta su di me. Lo abbiamo fatto io e mi figlia Emma, che adora i pennarelli brush e passa le giornate a esercitarsi coi lettering." Enjoy!!


Tuesday, February 23, 2021

Sans Soucis, nuovo singolo e video: Red Coat feat. Kadhja Bonet

Questa mattina torniamo ad occuparci di un'interessante cantautrice di cui abbiamo parlato più volte nel corso degli ultimi due anni, in trasmissione e qui sul blog.

Si fa chiamare Sans Soucis, ed è una giovane artista italo-congolese nata a Modena, ora di base a Londra. Attiva dal 2016, produce indipendentemente la sua musica dal 2017 e si è fatta conoscere con un primo singolo, They Asked Me To Stay, "una vera e propria dichiarazione di indentità musicale e culturale che celebra e coniuga il suo amore per l’R&B e il Jazz con un forte legame alle sue origini afro-europee." Nel maggio 2019 ha pubblicato The Lover, il suo primo EP, con il finanziamento della fondazione PRS che grazie al Women Make Music Fund sostiene le nuove promesse musicali femminili sul territorio inglese. Un lavoro interessante, che unisce influenze musicali di vario genere in uno stile personale, con una voce molto espressiva, seguito da ulteriori single.

Sono seguiti vari singoli, fino ad arrivare a quello uscito la scorsa settimana, Red Coat, con la partecipazione di Kadhja Bonet. Un altro splendido brano, che vi presentiamo con il bel video che lo accompagna, diretto da Natalino Zangaro: enjoy!!


Monday, February 22, 2021

Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo, prima anticipazione e video dal prossimo disco: Mephisto Ballad

Come annunciato sabato in trasmissione (qui il podcast), il 6 marzo avremo il piacere di ospitare due nomi storici del rock italiano, per presentare il loro nuovo disco, in uscita questo venerdì. Oggi iniziamo a pubblicare il comunicato che presenta questo splendido lavoro, ed il primo video che lo accompagna: enjoy!!

Un cerchio che si chiude. Un frammento che riemerge dalla Storia. Un viaggio alla ricerca del mito fondativo, nato in quella Firenze dei primissimi anni ’80 in cui si respirava la stessa aria di un’Europa travolta dall’ondata dark e new wave.
A 40 anni dalla nascita di una band che ha segnato la storia della musica italiana, 39 anni dopo un evento rituale e archetipico come la Mephistofesta, esce il 26 febbraio Mephisto Ballad, il disco di Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo per Contempo Records/Goodfellas, pubblicato in digitale da Ala Bianca. Un faustiano "tardodiscodark" di otto tracce cui partecipano anche Flavio Ferri ai synth e alle chitarre e Giancarlo Cauteruccio nelle vesti di diabolico corifeo.

Era il carnevale del 1982 quando a Firenze il giornalista e animatore culturale Bruno Casini e i Litfiba diedero vita alla Mephistofesta, una performance tra reale e metafisico, tra il macabro e il grottesco. Di quell’evento non esistono foto o video ma rimane scolpito nella memoria di una generazione e nella mitologia di quelle successive. Fu una serata onirica, con il sapore del teatro espressionista. Una festa noir cupa e ossessiva in cui la band di via de’ Bardi suonò Men in suicide, Tradimento e soprattutto la magnetica E. F. S. 44 Ethnological Forgery Series, poi pubblicata nel primo EP del gruppo. Da questa traccia, uno dei brani più estremi dei Litifba, ripartono Antonio e Gianni, sviluppandola nella forma di una suite di oltre 16 minuti, per celebrare il lato più sperimentale della band. Senza, però, alcuna nostalgia. Piuttosto con la sensibilità di oggi, costruendo un lavoro che ruota attorno al pianoforte di Aiazzi, segnato dal minimalismo che va da Nyman a Glass, e al basso di Marok, immerso nelle atmosfere del suo attuale progetto in continuo sviluppo, il "disco perpetuo" Alone.
E così, quel brano che allora era "una processione funebre allucinata e lisergica su un tappeto di suoni analogici e nastri rovesciati" oggi è diventata "una infernal ballad: una sonata in continuo equilibrio tra passato e presente, tra le oscurità e le penombre di allora e il nero abissale odierno", come scrive Marok. "Ho creato una struttura minimale e ipnotica su cui poter suonare, e d’incanto sono sbocciati nuovi intrecci armonici, diverse melodie, armonizzazioni inaspettate. Poi con Gianni abbiamo messo a fuoco i vari movimenti del pezzo e creato una sorta di ‘sonata dark’ per pianoforti e bassi saturi" aggiunge "il Marchese" Antonio Aiazzi.

Mephisto Ballad nasce inizialmente dalla richiesta di Bruno Casini di sonorizzare un evento dedicato agli anni ’80 al Museo Marini di Firenze, poi annullato causa covid-19. Di quell’approccio, Aiazzi e Marok hanno mantenuto la prospettiva cinematica e teatrale, donando all’album quella perturbante dimensione di "colonna sonora di uno spettacolo, di fatto, inesistente". Simbolica e precisa è dunque la scelta di coinvolgere nel disco Giancarlo Cauteruccio (regista e figura di spicco della scena teatrale sperimentale con i suoi Krypton, che nel 1983 affidò la realizzazione della colonna sonora dell’Eneide ai Litfiba, diventata poi l’album culto Eneide di Krypton), ulteriore richiamo al mito fondativo. Per Mephisto Ballad Cauteruccio, presente già nell’apertura di EFS Quarantaquattro, ha scritto e recitato versi tenebrosi ed esoterici, liberamente ispirati al Faust di Goethe: un vero e proprio coro demoniaco, contrappunto drammaturgico della materia sonora. Così come le chitarre e i synth di Flavio Ferri aggiungono quel tocco lisergico che è iper-contemporaneo ma con il cuore rivolto a quel filone di psichedelia che dai Sixties si è propagato fino agli anni ’80.

Del capolavoro goethiano, il disco evoca lungo le altre sette tracce il tema del Doppio e della lotta fra il Bene e il Male, ben evidenti soprattutto in Streben, Die Laster e Doppelgänger. Fra bassi saturi, synth analogici, distorsioni, improvvisi cambi di movimento, loop ritmici, mellotron e mandolini (Das Ende), organini malefici, poliritmie (la title-track), frammenti di canti della Chiesa Ortodossa Bulgara, atmosfere allucinogene (Die Ballade von Mephisto), citazioni de Il settimo sigillo di Bergman e omaggi agli amati Tuxedomoon (Det sjunde inseglet) e Robert Wyatt, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo ri-vivono con lo sguardo di oggi l’universo espressivo che delineava l’orizzonte di allora, quando iniziava quell’esperienza che gli avrebbe cambiato la vita. Perché Mephisto Ballad riesce incredibilmente a tenere sullo stesso piano passato e presente, senza occultare tutto ciò che c’è nel mezzo, quel processo di continua trasformazione che è lo scorrere della vita.
Del resto, erano tempi cupi quelli della Mefistofesta, schiacciati fra il dilagare dell’eroina e l’incubo di un’apocalisse nucleare, con ancora poche tracce di quell’ottimismo di reazione e di quel rampantismo pop che sarebbe arrivato di lì a pochissimo. E, anche se di tutt’altra natura, tempi cupi sono questi, fatti di solitudini immerse nel nuovo medioevo digitale, di umanità smarrita di fronte alle fratture della Storia, siano esse pandemie o radicali cambiamenti economici e sociali.

Ideato e diretto da Flavio Ferri – già al loro fianco come musicista nel disco che rende omaggio a uno dei momenti archetipici della new wave italiana – il video 
di Mephisto Ballad è una sorta di introduzione a un racconto visivo più ampio, un piccolo assaggio di un’opera visionaria di là da venire, che traduce in immagini le atmosfere faustiane del disco di Aiazzi e Marok.
Ispirato dalle note del brano e dal tema del doppio che percorre tutto l’album, il video è l’esplorazione di un mondo enigmatico, fatto di spazi disabitati e paesaggi alieni. Un gioco di ruolo sulla complessa relazione fra rappresentazione e mondo, che assegna a chi guarda il ruolo di Faust e ai due artisti il ruolo di Mefistofele. Aiazzi e Maroccolo sono le uniche due figure (sovr)umane presenti, forme fantasmatiche evocate e invocate per donarci la capacità di vedere oltre. Per questo, ne vediamo essenzialmente i loro occhi, "trasformati" da un trucco che richiama l’estetica espressionista, uno sguardo sovraccarico di magnetismo che ci insinua il dubbio che ci sia altro, oltre la superfice delle cose. Fra citazioni di Bulgakov, Murnau e Bergman, scorrono le immagini "sempre controllate dalle azioni e dai pensieri dei due demoni che si appropriano con la loro arte delle nostre menti e le liberano nella visione finale di un paesaggio marino tinto di rosso, di un colore innaturale, perché l'arte possa portarci in luoghi diversi dalla vita che viviamo" scrive Ferri, che aggiunge: "L'artista è il diavolo, il Mephisto del Faust, la morte de Il Settimo Sigillo, è colui che opera il male portando lo scompiglio nelle anime delle persone per ottenere il bene supremo, la capacità di pensare. Come dice Mefistofele nel capolavoro goethiano sono una parte di quella forza che desidera eternamente il male e opera eternamente il bene."


Sunday, February 21, 2021

Bandabardò Live @ Rock TV 2006

Il concerto di questa domenica del nostro blog non poteva non essere un omaggio ad un artista che ci ha lasciati da una settimana, prematuramente e dolorosamente.

Parliamo di Enrico Greppi, aka Erriquez, cantante e chitarrista che si era fatto conoscere negli ultimi tre decenni come frontman della Bandabardò. Una band molto importante nella storia della musica italiana, fin dal loro disco di esordio (Il circo mangione, 1996), fra i protagonisti di quella splendida e variegata ondata che negli anni '90 trasformò il panorama musicale del Paese. Il loro inconfondibile stile meticcio, che potremmo definire patchanka italiana, ha saputo unire folk, rock, canzone d'autore e molto di più, conquistando varie generazioni di ascoltatori soprattutto grazie all'instancabile attività live, che li ha portati spesso oltre confine.
E qui non può mancare una nota personale, che dopo vari concerti visti a Roma mi porta indietro di quasi 15 anni, al maggio 2006 al Casinò di Mondorf, nel sud del Granducato (a pochi chilometri da dove vivo ora), dove mi trovai ad un loro concerto, con mia grande sorpresa. Fu proprio lì che conobbi Robert, cui mi unii in seguito per l'avventura Panoplie, l'associazione con cui abbiamo organizzato una cinquantina di concerti fino al 2011. E con lui Raf, che nel febbraio del 2008 mi invitò a Sentieri Sonori, ed anche Marco, che ci raggiunse qualche anno dopo.

Quella sera, e poi nel febbraio del 2007 alla Rockhal, ebbi l'occasione di conoscere quella che non era solo una grande band, ma anche un gruppo di splendide persone, condotte da Enrico, la cui statura fisica era pari a quella morale, e che scoprii oltretutto essere cresciuto a Lussemburgo. Un uomo che sprigionava energia, positività e passione, per la musica ma anche per gli ideali e le battaglie sociali che non cessava di sostenere e diffondere. E che ci ha lasciati con queste parole: "Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura. Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi Un abbraccio che circonda! Aloha!!!"

È scomparso il giorno di San Valentino, portando con sé anche in questa occasione una grande scia di amore, che si è diffusa a macchia d'olio online, nei tributi di colleghi, amici e pubblico. Non nascondo di non amare in generale il susseguirsi di RIP all'annuncio della scomparsa di personaggi pubblici, ma in questo caso ho trovato toccanti queste grandi manifestazioni di sincero affetto e stima. Non ho potuto di esimermi dall'aprire la trasmissione di ieri (qui il podcast) con un omaggio, e faccio seguire oggi questo post, per godermi con voi un concerto della Bandabardò del 2006: ciao, Erriquez!!

 

Saturday, February 20, 2021

Al Castellana, Ricky Russo e tante novità nel podcast della settimana, già online!!

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Ricky Russo ed Al Castellana, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

2

Ubriaco Canta Amore

(Feat. Stefano Bollani)

Bandabardò

3

Condor

Roberto Angelini

4

That Thing (feat. Dj Jaq)

Veeblefetzer &

Tahnee Rodriguez

5

Still From The '90s (The Manifesto)

(feat. Danno & Dj Tsura)

Dj Fede

6

Cerchi nell’acqua

Paolo Benvegnù

7

Dormi serena

Fusaro

8

Paris or Rome

Alex Uhlmann

9

Unleashed

Dagger Moth

10

Painfall

Vera di Lecce

11

Harlem River Blues

Steve Earle & The Dukes

12

Over You

Aaron Frazer

13

Hey

Jennifer Gentle

14

Love is Here

Al Castellana

15

Now I'm Ready

Al Castellana



In onda stamattina, ospiti Al Castellana e Ricky Russo

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!

Vi proporremo come sempre un programma ricco, incluse tante novità, e due graditi ospiti, entrambi triestini. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Paolo BenvegnùJennifer GentleRoberto AngeliniDj Fede feat. DannoAlex UhlmannFusaroDagger Moth e Vera Di Lecce.
Venendo agli ospiti, saremo in primo luogo particolarmente felici del ritorno, dopo una lunga pausa, dei nostri collegamenti con l'amico Ricky Russo, che ci parlerà di Steve Earle ed Aaron Frazer.
L'intervista della settimana vedrà protagonista uno dei rappresentanti del soul contemporaneo italiano più amato all’estero, ma anche uno dei pionieri dell’Hip-Hop nazionale che a partire dagli anni ’90 ha collaborato con artisti come Neffa, Fabri Fibra, Sottotono e Ghemon.

Parliamo di Al Castellana, che lo scorso 29 gennaio ha pubblicato con Lademotorecords / Aldebaran Records il suo nuovo album, The Right Place To Be. A quattro anni dal precedente Souleidoscopic Luv, arrivato al numero 1 della UK Soul Chart, l'artista triestino torna con "dodici tracce di pura soul music in bilico tra atmosfere e arrangiamenti provenienti dal suo background seventies e il soul/RNB contemporaneo. Un disco che racchiude un percorso artistico maturo e definito, dove il musicista triestino combina raffinati arrangiamenti a ritornelli melodici e accattivanti. Dalle classiche ballate old school, ai brani mid tempo neo soul, passando per le tracce di RNB contemporaneo, il tutto arricchito da un tocco jazzy e di immancabile funk."

La produzione è del suo fido compare Daniele "Speed" Dibiaggio, che ha suonato anche molti degli strumenti del disco, che include però anche arrangiamenti con trio di archi, percussioni, tromba e flauto. Il risultato è un album di assoluto valore, ricco e vario, che saremo felici di presentare dandogli il benvenuto in trasmissione.


READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, February 19, 2021

Ritmo Tribale, nuovo singolo e video: Autunno

Poco meno di un anno fa siamo stati particolarmente felici ed onorati di presentare un grandissimo ritorno, di cui avevamo iniziato a parlare nei mesi precedenti.

A ventun anni dall'ultima uscita discografica, il 17 aprile 2020 è stato infatti pubblicato il nuovo album dei Ritmo Tribale, "indiscussa icona del panorama musicale italiano anni '90, un percorso di fratellanza e musica che vanta sei album, un EP e infiniti concerti". La formazione è quella storica, che dopo l'uscita di Edda aveva realizzato l'ultimo disco, Bahamas: Andrea Scaglia (voce e chitarra), Fabrizio Rioda (chitarra), Alex Marcheschi (batteria), Andrea "Briegel" Filipazzi (basso) e Luca Talia Accardi (tastiera).

Scioltasi all'inizio degli anni '00, la band si era riunita solo per un concerto nel 2007, e tutti i suoi membri tranne Rioda avevano pubblicato nel 2010 un disco a nome NoGuru, più volte nelle nostre scalette, con la partecipazione di Xabier Iriondo degli Afterhours e di Bruno Romani, ex Detonazione. Due concerti, ad aprile e settembre 2017, avevano rallegrato e fatto sperare i tanti fan, ed hanno trovato un seguito nel corso dell'ultimo anno in tre nuovi singoli, e poi in quest'album. Si intitola La rivoluzione del giorno prima, e "suona un momento che andava fissato. Dopo anni, grazie all’inconsapevole catalizzatore che innesca la reazione, ci si ritrova con gli strumenti in mano - in realtà come persone mai ci si era perse di vista - e la magia riprende, sorprendendoci disarmati. Fra abbracci e spintoni, discorsi d’amore e d’amicizia e notti irriferibili, che così siamo sempre stati e così sempre saremo. E dunque si registra un pezzo, per tornare a muovere i fader e a dire 'Alzami in cuffia', e il risultato perfino ci piace. Tanto che se ne registra un altro e poi vediamo, non sarà troppo? E invece ne arriva un altro ancora. E si gode di quei momenti in cui si riesce ad andare tutti a ritmo. E ci si nutre del ritrovato affetto di tanti. E si suona, semplicemente. Anzi, non sempre semplicemente, si suona."

Il risultato è uno splendido ritorno, dal grande impatto, che unisce mirabilmente l'inconfondibile stile di questa storica band alle sonorità di oggi. Ve lo abbiamo presentato all'uscita con una bella intervista (qui il podcast) ed oggi torniamo a parlarne per proporvi il nuovo singolo, Autunno, ed il bel video che lo accompagna, realizzato da RKH Studio (regia Andrea Dipa, produzione esecutiva Roberto Chetti): enjoy!!


Thursday, February 18, 2021

In onda sabato mattina, ospiti Al Castellana e Ricky Russo

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!

Vi proporremo come sempre un programma ricco, incluse tante novità, e due graditi ospiti, entrambi triestini. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Paolo Benvegnù, Jennifer Gentle, Roberto Angelini, Dj Fede feat. Danno, Alex Uhlmann, Fusaro, Dagger Moth e Vera Di Lecce.
Venendo agli ospiti, saremo in primo luogo particolarmente felici del ritorno, dopo una lunga pausa, dei nostri collegamenti con l'amico Ricky Russo, che ci parlerà di Steve Earle ed Aaron Frazer.
L'intervista della settimana vedrà protagonista uno dei rappresentanti del soul contemporaneo italiano più amato all’estero, ma anche uno dei pionieri dell’Hip-Hop nazionale che a partire dagli anni ’90 ha collaborato con artisti come Neffa, Fabri Fibra, Sottotono e Ghemon.

Parliamo di Al Castellana, che lo scorso 29 gennaio ha pubblicato con Lademotorecords / Aldebaran Records il suo nuovo album, The Right Place To Be. A quattro anni dal precedente Souleidoscopic Luv, arrivato al numero 1 della UK Soul Chart, l'artista triestino torna con "dodici tracce di pura soul music in bilico tra atmosfere e arrangiamenti provenienti dal suo background seventies e il soul/RNB contemporaneo. Un disco che racchiude un percorso artistico maturo e definito, dove il musicista triestino combina raffinati arrangiamenti a ritornelli melodici e accattivanti. Dalle classiche ballate old school, ai brani mid tempo neo soul, passando per le tracce di RNB contemporaneo, il tutto arricchito da un tocco jazzy e di immancabile funk."

La produzione è del suo fido compare Daniele "Speed" Dibiaggio, che ha suonato anche molti degli strumenti del disco, che include però anche arrangiamenti con trio di archi, percussioni, tromba e flauto. Il risultato è un album di assoluto valore, ricco e vario, che saremo felici di presentare dandogli il benvenuto in trasmissione.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 20 febbraio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, February 17, 2021

Calibro 35, continua la serie dei video live: Death of Storytelling

Questa mattina torniamo a parlare di quella che possiamo senza timori definire la nostra band del cuore. Non dobbiamo certo spiegare ai nostri ascoltatori il legame che ci unisce ai Calibro 35: ci vantiamo spesso e volentieri di aver organizzato il loro primo concerto in assoluto, e da allora li abbiamo riportati live a Lussemburgo molte volte (l'ultima nel maggio 2018), ospitati in trasmissione ad ogni uscita, e da qualche anno ci regalano la sigla di Sentieri Sonori.

Il 24 gennaio 2020 Record Kicks ha pubblicato il loro nuovo album: Momentum è un lavoro straordinario, che segna una nuova partenza della band: "Se il precedente Decade era la summa di tutto ciò che avevate sentito nei dieci anni precedenti, Momentum è il prequel di quello che potrete sentire nei prossimi dieci. Calibro 35 stavolta non è né un orologio che va in ritardo né uno che va in anticipo: questa volta è un orologio fermo che, come dice Lewis Carroll, è più in orario di tutti perché almeno due volte al giorno segna l'ora perfetta." Ho avuto il piacere di partecipare al listening party del disco presso Germi, il locale aperto a Milano da Manuel Agnelli e Rodrigo D'Erasmo, ed ho colto l'occasione per registrare una chiacchierata con Massimo Martellotta per presentare quello che ho definito il debutto dei Calibro 35 2.0. L'abbiamo proposta quasi esattamente un anno fa in trasmissione (qui il podcast), ed abbiamo ovviamente inserito il disco nelle Sentieri Sonori Picks 2020.

Per continuare la serie dei live video che ci stanno regalando nelle ultime settimane, assaggi del tour che è stato fermato dopo poche date dalla pandemia, qualche giorno fa hanno pubblicato quello di uno dei nostri brani preferiti del disco, Death of Storytelling, che avevamo ribattezzato"Rondanini plays Dj Shadow": enjoy!!



Tuesday, February 16, 2021

Roberto Angelini, seconda anticipazione dal prossimo disco: Condor

Quest'oggi siamo particolarmente lieti di annunciare il tanto atteso ritorno di un artista cui siamo molto legati, anche amico di vecchia data del sottoscritto.

Parliamo di Roberto Angelini, il cui omaggio a Nick Drake con Rodrigo D'Erasmo fu il primo concerto che organizzai per Panoplie, ormai quattordici anni fa, ma che conosco da più di venti, dall'epoca in cui lui era un giovane artista prossimo all'esordio ed io un dj alle prime armi, in quel posto speciale che era Il Locale, a Roma. Risale al 2011 il suo ultimo disco, Phineas Gage
uscito per la sua etichetta FioriRari, ma nel frattempo non è comunque rimasto mani in mano, dedicandosi in primo luogo ad un gran numero di collaborazioni con altri artisti, come la co-produzione dell’ultimo pluripremiato album di Niccolò Fabi Tradizione e Tradimento e la produzione del primo disco di Margherita Vicario. Ha anche creato Discoverland, duo con Pier Cortese, ha portato avanti la divulgazione dell'opera di Nick Drake con altri tour ed un documentario, ed è protagonista di una carriera televisiva ormai quasi decennale, intrapresa dapprima su Rai3 con Gazebo, poi su La7 con Propaganda Live.

A dicembre abbiamo però accolto con gioia l'annuncio di un suo nuovo disco, atteso per quest'anno ed anticipato dal primo singolo, Incognita, che è stato seguito nei giorni scorsi dal secondo che vi presentiamo oggi, con le sue parole: "Il Condor rappresenta la metafora della contraddizione, che è alla base del vivere intensamente. Non si può vivere in questo modo se non si è disposti a dare e ricevere tutto. Se non si è pronti a cogliere i segnali che la vita ti offre. Se non si è in grado di ripartire anche quando si pensava di essere arrivati I miei buoni propositi sono racchiusi in una preghiera laica: non lasciare che la paura mi condizioni, continuare ad indagare ed essere curioso e avere sempre dei punti di riferimento. Ma, nonostante tutto, nei momenti bui, ci si può trasformare in un condor e accontentarsi dei resti delle scelte altrui."
Ve ne proponiamo il bel video, diretto da Francesco Cabras e Alberto Molinari e girato negli splendidi territori della Basilicata: enjoy!!



Monday, February 15, 2021

Cristina Donà lancia una campagna di crowdfunding per il suo nuovo album

Come sapete, ogni tanto appoggiamo e promuoviamo delle campagna di fund-raising, quando sono particolarmente meritevoli. Quest’oggi ve ne vogliamo presentare una che merita tutta l’attenzione e l’interesse possibile, e che quindi vi invitiamo caldamente a sostenere.

Si tratta infatti di un'artista che amiamo e seguiamo da quasi venticinque anni, e che abbiamo anche avuto il piacere di portare a Lussemburgo in concerto ed ospitare in trasmissione più volte (qui un podcast con vari brani dal vivo nel nostro studio), potendola apprezzare anche dal lato umano. Parliamo di Cristina Donà, che ha pubblicato ormai sei anni e mezzo fa il suo ultimo album da solista (qui il podcast con la relativa intervista), seguito nel 2017 dalla riedizione del suo esordio e nel 2019 da un bel disco a quattro mani con Ginevra Di Marco.

Siamo quindi molto felici che abbia annunciato di aver terminato la scrittura di un nuovo lavoro, per finalizzare il quale ha lanciato venerdì scorso una campagna di crowdfunding, trovando "straordinaria l’opportunità di poter costruire la propria opera e i propri progetti in collaborazione diretta con chi crede in ciò che fai e condivide un sentire comune, senza bisogno di intermediari"Come sempre, chi sosterrà il progetto potrà ricevere non soltanto il disco, ma anche varie ricompense, o come lei preferisce dire riconoscimenti. In più, tutti potranno accedere ad un'applicazione, DonÀpp, che proporrà vari contenuti multimediali da luglio a fine anno (almeno).

Non possiamo che raccomandarvi di sostenere la campagna, che trovate a questo link, ed ovviamente promettere di presentare il disco all'uscita, con una nuova bella intervista a questa splendida artista e persona: daje!!


Sunday, February 14, 2021

Incident on South Street live @ COX18

Il concerto della domenica del nostro blog questa settimana vede protagonista una band molto particolare, formata da musicisti a noi ben noti.

Si fanno chiamare 
Incident on South Street e sono Enrico Gabrielli (Calibro 35, Mariposa, 19'40"..) al sax contralto, Michele Orvieti (Mariposa) alle tastiere, Luca Cavina (Calibro 35, Zeus!, Arto) al basso elettrico, Federico Fantuz (Edgar, Music for No Movies) alla chitarra elettrica e Simone Cavina (JunkFood, Iosonouncane, Arto) alla batteria.
Un progetto nato per omaggiare il sound dei primi The Lounge Lizards (John Lurie, Arto Lindsay, Evan Lurie, Anton Fier, Steve Piccolo), con brani tratti dal loro repertorio uniti a materiale di altri autori (Monk, Umiliani, The Ventures) "con un piglio a metà strada tra free jazz e no-wave, tutto condito in salsa noir. Chitarre noise, atmosfere notturne e sprazzi di follia controllata suonati con meticoloso pressapochismo".

Qui li troviamo sul palco del COX18 di Milano, nell'ottobre del 2012, per uno splendido set di più di un'ora: enjoy!!


Saturday, February 13, 2021

Amerigo Verardi, Steven Forti e tante novità nel podcast della settimana, già online!!

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Steven Forti ed Amerigo Verardi, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

2

Torpi

Marco Castello

3

Sigaretta in mano a Dio

Selton

4

Londra

Chiamamifaro

5

Spreco di Potenziale

Ditonellapiaga

6

Karma

Angelica

7

Sono Un Vecchio Marinaio Senza Mare

Piero Brega

8

Al confine

Marco Rovelli & l'Innominabile

9

Pelle d'Oca e Cuore d'Elefante

Mondoinferno

10

Aiuto

Amerigo Verardi

11

Amor vincit omnia

Amerigo Verardi


In onda stamattina, ospiti Amerigo Verardi e Steven Forti

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!

Vi proporremo come sempre un programma ricco, incluse tante novità, e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di SeltonMarco CastelloMondoinfernoDitonellapiagaChiamamifaro ed Angelica.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno del nostro collegamento con Barcelona e l'amico Steven Forti (ZibaldoneRadio Contrabanda), che ci parlerà di Piero Brega e Marco Rovelli e L'Innominabile.
L'intervista sarà dedicata ad un artista che amiamo molto, cui abbiamo dedicato nel dicembre 2016 un'intera trasmissione (qui il podcast), con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore.

Amerigo Verardi
 è un cantautore, musicista e produttore attivo da circa trent’anni, nel corso dei quali si è distinto per talento e versatilità, da solista come in una lunga serie di progetti, Allison Run, Lula, Lotus..
A quattro anni dal suo precedente lavoro, Hippie Dixit, ieri ha pubblicato il suo nuovo disco, Un sogno di Maila, sempre con The Prisoner Records. Anche in questo caso ha composto e registrato tutto nel suo studio casalingo, in quasi totale solitudine, suonando tutti gli strumenti a parte pochi ospiti.

Il risultato, come sua abitudine, "sorprende sotto ogni punto di vista; un magico caleidoscopio di idee, di parole e di suoni che lascia letteralmente incantati fra i bagliori delle sue infinite sfaccettature. Un concept album che ruota intorno all’elemento centrale del sogno, utilizzando come filo conduttore la vita del personaggio femminile di Maila. Una vita che viene ripercorsa nelle sue varie fasi (provenienza da una vita precedente, nascita, infanzia, adolescenza, maturità, morte, proiezione verso una nuova vita), in una sequenza di esperienze personali, di sensazioni e di sogni, fantasiosamente tradotti in musica e parole."
Un disco che, a dispetto della ricchezza e lunghezza (77 minuti, in un'unica traccia), non corre mai il rischio di risultare pesante, percorrendo sentieri sonori variegati, fra il cantautorato più stralunato ed il pop/rock di attitudine più sperimentale e psichedelica.



READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.