Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!
Vi proporremo come sempre un programma ricco, incluse tante novità, e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Selton, Marco Castello, Mondoinferno, Ditonellapiaga, Chiamamifaro ed Angelica.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno del nostro collegamento con Barcelona e l'amico Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda), che ci parlerà di Piero Brega e Marco Rovelli e L'Innominabile.
L'intervista sarà dedicata ad un artista che amiamo molto, cui abbiamo dedicato nel dicembre 2016 un'intera trasmissione (qui il podcast), con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore.
Amerigo Verardi è un cantautore, musicista e produttore attivo da circa trent’anni, nel corso dei quali si è distinto per talento e versatilità, da solista come in una lunga serie di progetti, Allison Run, Lula, Lotus..
A quattro anni dal suo precedente lavoro, Hippie Dixit, ieri ha pubblicato il suo nuovo disco, Un sogno di Maila, sempre con The Prisoner Records. Anche in questo caso ha composto e registrato tutto nel suo studio casalingo, in quasi totale solitudine, suonando tutti gli strumenti a parte pochi ospiti.
Il risultato, come sua abitudine, "sorprende sotto ogni punto di vista; un magico caleidoscopio di idee, di parole e di suoni che lascia letteralmente incantati fra i bagliori delle sue infinite sfaccettature. Un concept album che ruota intorno all’elemento centrale del sogno, utilizzando come filo conduttore la vita del personaggio femminile di Maila. Una vita che viene ripercorsa nelle sue varie fasi (provenienza da una vita precedente, nascita, infanzia, adolescenza, maturità, morte, proiezione verso una nuova vita), in una sequenza di esperienze personali, di sensazioni e di sogni, fantasiosamente tradotti in musica e parole."
Un disco che, a dispetto della ricchezza e lunghezza (77 minuti, in un'unica traccia), non corre mai il rischio di risultare pesante, percorrendo sentieri sonori variegati, fra il cantautorato più stralunato ed il pop/rock di attitudine più sperimentale e psichedelica.
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