Parliamo di Giovanni Truppi, cantautore napoletano che negli ultimi dieci anni ha pubblicato cinque album, di cui quattro di inediti, conquistandoci in particolare tre anni fa con Poesia e civiltà, che è stato seguito nel 2020 da 5, un Ep di cinque tracce che raccoglie collaborazioni con Calcutta, Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Dario Brunori accompagnato da un libro di storie a fumetti. Un ottimo paroliere, che anche dal lato musicale si è sempre distinto per l'originalità delle composizioni, e che l'anno scorso ha scritto anche il suo primo libro, L'avventura (La Nave di Teseo). A febbraio è uscita una bella raccolta intitolata Tutto l'universo, che consigliamo vivamente a chi volesse scoprirlo.
A Sanremo ha portato una splendida canzone, Tuo padre, mia madre, Lucia, scritta con i suoi due più fidati collaboratori, Marco Buccelli e Giovanni Pallotti, insieme a due firme d’eccezione della canzone italiana, Gino De Crescenzo (Pacifico) e Niccolò Contessa (I Cani), e prodotta da Marco Buccelli e Taketo Gohara, con gli archi arrangiati da Stefano Nannii. Un brano toccante, che "parla di scegliersi anche nei momenti difficili della vita e delle relazioni, e approfondisce il modo di vivere un rapporto in età adulta" e che gli è valso due importanti riconoscimenti, il Premio Lunezia e la Targa MEI Artista Indipendente.
Giusto oggi ha pubblicato un nuovo singolo, per il quale è tornato a lavorare con Buccelli e Contessa. Alcune considerazioni mescola elementi provenienti sia dal rock che dalla musica elettronica, con un testo in cui Truppi racconta di aver "accumulato in un flusso di coscienza, una serie di riflessioni e domande molto diverse tra loro. Mi colpisce sempre il fatto che, tra i pensieri che si susseguono mentre ad esempio stiamo facendo una passeggiata, siano mischiati senza soluzione di continuità l’alto e il basso, il drammatico e il comico. Almeno per me è così, e mi piaceva l’idea di descrivere una situazione del genere." Enjoy!!
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