Saturday, September 17, 2022

Stamattina settima ed ultima puntata estiva, riascolteremo le interviste a Toni Bruna, Foja e Alessandro Fiori!!

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, il settimo ed ultimo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione conclusa a metà luglio, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato chiuderemo con tre interviste andate in onda fra gennaio ed aprile, a partire da quella del 22 gennaio, dedicata a quella che per noi è stata una delle più belle scoperte dell'ultimo decennio, un vero e proprio colpo di fulmine, prima artistico e poi anche umano.

Parliamo di Toni Bruna, che ormai dieci anni fa ci aveva conquistati con il suo fantastico disco di esordio, Formigole: un gioiello, che univa in maniera originale quanto naturale folk, jazz, echi di Sudamerica e tanto altro, con toccanti liriche in dialetto triestino. Ad inizio 2014 lo abbiamo portato a Lussemburgo, per un concerto di cui potete trovare qui un bel ricordo video. Era poi tornato nelle nostre scalette due anni fa, prima con il progetto Keope (qui il podcast della trasmissione in cui lo avevamo presentato), per regalarci finalmente un nuovo brano alla fine dell'anno, con il cortometraggio che potete vedere qui sotto
.

Speravamo fosse l'anticipazione di un nuovo album in arrivo a breve, ma abbiamo dovuto aspettare ancora due anni, fino allo scorso 21 dicembre, quando è stato finalmente pubblicato Fogo nero. Un disco meraviglioso, che ha registrato a casa, in presa diretta con poche sovraincisioni, suonando tutti gli strumenti (chitarre, lap steel, organo a pompa, pocket piano, armonica, melodica, piano e percussioni) assistito da Alessandro Giorgiutti, che ben conosciamo anche come cantautore, prima come Abba Zabba ora come Sesto. Una manciata di splendide canzoni, nude e crude, che "vengono a raccontarci di un mondo in trasformazione. Sono morti, come molto altri, i miei vecchi e con loro una cultura che non si può imparare dei libri. Se ne sono andati lasciando un vuoto e quel vuoto si riempie di nulla, un nulla fatto di case popolari, di periferie, di centri commerciali e gente persa col telefono in mano. Il così detto sviluppo tecnologico va talmente veloce che non riusciamo a tenerne il passo, non è umanamente possibile riuscire a starci dietro, se restiamo dentro a questo sistema ne siamo inevitabilmente schiavi."

 

Il 30 aprile abbiamo proposto una trasmissione speciale, interamente dedicata alla musica che arriva dalla Campania, svariando fra generi ed epoche, e dando il benvenuto ad una band napoletana già più volte nelle nostre scalette, per il suo nuovo bel disco.

Foja hanno pubblicato fra il 2011 ed il 2016 tre album in studio, gli ultimi due inclusi nella cinquina finale delle Targhe Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Molto attivi dal vivo, sia in Italia che in Europa ed anche oltreoceano, hanno spesso collaborato con il cinema, ottenendo la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello con i brani ’A malia e A chi appartieni, che ai Nastri d’Argento con ’A malia. Due anni fa hanno festeggiato il loro primo decennio di attività discografica con Dieci, cofanetto che raccoglie l’intera produzione, compresi diversi brani fuori album e un inedito, e l'anno scorso hanno pubblicato tre nuovi singoli, prime anticipazioni dal loro quarto disco, uscito lo scorso 8 aprile.

Si intitola  Miracoli e Rivoluzioni e "si muove con temperamenti diversi su binari che vanno dal rock al blues, alla canzone d’autore, all’elettronica, alle incursioni rap, a ballate acustiche e cavalcate up-tempo elettriche, con testi che raccontano storie di alienazione e di riscatto, di dolore e di necessità di rivoluzione di noi stessi e infine di Amore, quello vero, universale, a fare da sfondo a un lavoro corale e magnetico." Un ottimo lavoro, che siamo stati lieti di presentare accogliendo il cantante ed autore della band, Dario Sansone.


Il 23 aprile abbiamo ospitato un artista che seguiamo ed apprezziamo da tanti anni, per una serie di progetti e dischi molto vari e sempre estremamente originali.

Parliamo di Alessandro Fiori, che abbiamo imparato ad amare prima come frontman dei Mariposa (ma anche di molte altre band come Amore, Craxi, Betti Bersantini, Stres...), poi per una carriera da solista che lo ha visto realizzare fra il 2010 ed il 2016 quattro album di grande valore. È senza dubbio "una delle personalità più creative e orgogliosamente indecifrabili di tutto il panorama indipendente italiano degli ultimi vent’anni. Un artista poliedrico e raffinato, a tratti inafferrabile, un flusso continuo ed eterogeneo di musica e parole, un’anima pura." Lo abbiamo ospitato più volte, l'ultima nel novembre 2016 (qui il podcast) per il suo precedente album, Plancton, e due anni dopo ci siamo occupati di Scudetto, progetto che lo vedeva affiancato a Giacomo Laser.

Dopo tanta attesa, il 22 aprile 42 Records ha pubblicato il suo nuovo album, Mi sono perso nel bosco. È stato prodotto da altre due nostre vecchie conoscenze, Giovanni Ferrario e Alessandro Asso Stefana, mixato da Giacomo Fiorenza, e vede la partecipazione di molti altri artisti a noi ben noti: da Brunori Sas a Levante, da Colapesce a Massimo Martellotta, e poi Dente, IOSONOUNCANE ed Enrico Gabrielli. Il risultato è "un disco d'amore che è un mix tra Luigi Tenco e i Flaming Lips, tra la canzone italiana più classica e un estro creativo brillante e sorprendente. Dodici canzoni che tratteggiano un microcosmo personale, raccontato con delicatezza e poesia." Un disco meraviglioso, che siamo stati molto felici di presentare dando il bentornato ad Alessandro.


READY TO TUNE IN?! 
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

No comments:

Post a Comment