Quest'oggi usciamo dai nostri abituali Sentieri Sonori italiani, come facciamo a volte, per rendere omaggio ad un grande artista appena passato a Lussemburgo.
Sabato sera, infatti, ho avuto la fortuna di poter assistere al concerto di Rodriguez a den Atelier: un momento di grande emozione, del quale non potevo non parlarvi.
Non molti conoscevano l'incredibile storia di Sixto Rodriguez fino a Searching for Sugar Man, il documentario che gli è stato dedicato, premiato da un Oscar nel 2012, che consiglio vivamente a chi non dovesse averlo visto.
Nato a Detroit nel 1942 da immigrati messicani, fra il 1970 ed il 1971 pubblicò due album di rara bellezza, incredibilmente passati del tutto inosservati, nonostante perle come questa.
Rodriguez lasciò a quel punto le scene per dedicarsi ad una vita di duro lavoro, fino al 1997, quando sua figlia fece una scoperta incredibile su internet: il padre era da decenni fra i cantanti più amati in Sudafrica, dove i suoi dischi erano stati ristampati con grande successo, ma anche oggetto di censura, visto che le sue canzoni erano state inni dei movimenti anti-apartheid. Curiosamente, la mancanza di notizie sull'artista aveva dato spazio alla nascita di "leggende metropolitane" che lo volevano morto, secondo alcuni suicida sul palco.
Da questo contatto scaturì un tour sudafricano in palazzetti sold-out, che regalò all'artista americano un giusto quanto tardivo riconoscimento, ma non cambiò la vita di questo uomo fuori dal comune, che vive da 40 anni nella stessa casa dei sobborghi di Detroit, impegnato nella comunità al punto di presentarsi come candidato sindaco.
Come dicevo, sabato sera il suo tour europeo ha toccato Lussemburgo, e non nascondo che è stata un concerto molto speciale: toccante vedere quest'uomo, segnato dagli anni, arrivare faticosamente sul palco, per poi regalarci un'ora di magia, di poesia.
Per consolare un po' chi ha mancato questo grande appuntamento, ed anche per permettere a chi c'era di riassaporarne le emozioni, vi propongo uno splendido documento video, la sua esibizione del 2013 al Festival di Glastonbury: enjoy!!
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