Come potete immaginare, non sono un grande appassionato del Festival di Sanremo, ma non ho mai nascosto di averlo seguito sempre, almeno fino a qualche anno fa.
In primo luogo, perché è sempre stata una delle rare finestre che aprivo sul panorama della musica mainstream: la richiudevo sempre prontamente, ma uno sguardo lo buttavo per curiosità. In più, da quando ho lasciato l'Italia, era diventato un annuale rito, che mi portava per una settimana a rituffarmi nel mio Paese, pur con tutti i suoi difetti.
Soprattutto, ogni anno trovavo 3 o 4 canzoni che mi piacevano, facendo a volte delle belle scoperte, o vedendo artisti che apprezzavo riuscire ad affermarsi. Perché, al di là di tante critiche che si possono rivolgere a questa manifestazione, anche giustamente, resta una vetrina più unica che rara per chi fa musica. Non sono fra quelli che sperano che la musica che amano resti di nicchia, sono anzi ben contento quando può arrivare al "grande pubblico", in particolare in tempi difficili per chi vuole vivere della propria arte.
Dopo aver smesso di seguire il Festival per qualche anno, questa volta sono stato richiamato da un cartellone che vede in gara parecchi nomi ben noti dalle nostre parti, e che ne vedrà altri fra gli ospiti della serata dei duetti, a partire dai nostri amati Calibro 35, come annunciato. Ieri abbiamo visto tutta la prima serata, in svariati momenti un po' a fatica.. ma ce l'abbiamo fatta! Per chi l'ha vista e per chi non c'era, come diceva il poeta, vi riproponiamo le esibizioni dei nostri preferiti, in rigoroso ordine di apparizione: The Zen Circus, Daniele Silvestri feat. Rancore & Fabio Rondanini, Motta e Ghemon. Enjoy!!
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