Come scrivevo qualche giorno fa, non sono un grande appassionato del Festival di Sanremo, ma non ho mai nascosto di averlo seguito sempre, salvo smettere negli ultimi anni.
Questa volta sono invece stato richiamato da un cartellone che ha visto in gara parecchi nomi ben noti dalle nostre parti, che ovviamente nella maggior parte dei casi si sono piazzati nella seconda parte della classifica. Ci sono però state anche belle soddisfazioni, come il premio per il duetto di Motta con Nada, ed i tre premi per la canzone di Daniele Silvestri, i due della critica e quello per il miglior testo. E per una volta sono anche contento del vincitore, Mahmood, artista e brano molto interessati.
Oltre a quelli in gara, c'erano molti artisti che amo anche fra gli ospiti della serata dei duetti. Per una volta ho pensato quindi di sostituire il classico post con il concerto della domenica proprio con le mie quattro esibizioni preferite di quella serata: Motta e Nada, amici e collaboratori da anni, come detto premiati, Ghemon con Diodato ed i Calibro 35, per una versione ancor più affascinante di questo elegante brano, The Zen Circus con Brunori Sas ammorbidiscono il muro del suono ma non l'impatto e.. quella che per me è stata l'esibizione più bella del Festival. La curiosità in questo caso è che il duetto è la versione originale del brano, che è stato riarrangiato per le altre serate, al contrario di tutti gli altri. Daniele Silvestri, Rancore, Fabio Rondanini e Manuel Agnelli sono del resto artisti che amo profondamente, per non dimenticare il Maestro Enrico Gabrielli che ha magistralmente diretto l'orchestra, ed il brano è un bel cazzotto nello stomaco, che non può non colpire, in particolare chi ha figli. Enjoy!!
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