Chiudiamo questa settimana post-sanremese arrivando a parlare del vincitore della rassegna, che per una volta apprezziamo anche noi, e già questo è un evento ed un buon motivo per parlarne.
Di converso, diciamo subito una cosa: non abbiamo voglia di parlare di altro che di musica. Siamo stanchi delle polemiche pretestuose che sono seguite, e rattristati del fatto che membri del governo di un Paese dai mille problemi trovino il tempo per strumentalizzare anche la vittoria del Festival, diventata scusa per propaganda contro migranti e presunte élite. Dall'altro lato, non meno triste il fatto che chi non ha vinto non accetti un regolamento che non solo era noto a priori, ma oltretutto era lo stesso che gli aveva dato la vittoria fra i giovani l'anno scorso.
Vogliamo invece parlare di un talentuoso ragazzo italiano che, sebbene molto giovane (26enne), fa parlare di sé da ormai qualche anno. Ha partecipato ad X Factor nel 2012, alle Nuove Proposte di Sanremo nel 2016, e fatto uscire qualche singolo e collaborato anche come autore con nomi come Fabri Fibra o Gué Pequeño. L'anno scorso ha partecipato a Sanremo Giovani con Gioventù bruciata, pubblicando l'EP omonimo e guadagnando il diritto a partecipare al Festival di quest'anno.
Abbiamo seguito la rassegna per la presenza di svariati artisti che seguiamo ed amiamo, e dobbiamo dire che non abbiamo purtroppo fatto altre scoperte, salvo appunto Mahmood.
Il suo pezzo ci ha colpiti immediatamente, per la capacità di unire mondi sonori lontani fra di loro, creando una propria originale identità anche grazie alla collaborazione di Dardust, musicista già più volte nelle nostre scalette e qui sul blog, e Charlie Charles, produttore di spicco della scena trap (Sfera, Ghali..). E ci ha colpiti anche il piglio sul palco e la personalità dimostrata, nonché una voce anch'essa molto particolare, fra rap, soul, world music..
Un melting pot musicale ed anche una storia personale che troviamo abbia delle affinità con uno dei grandi fenomeni della musica internazionale degli ultimi anni, Stromae. Non vi nascondiamo che siamo curiosi di vedere come si comporterà all'Eurovision Song Contest che si svolgerà a Tel Aviv a metà maggio.
Quest'oggi vi proponiamo il brano di Sanremo, Soldi, sia nella versione del video diretto da Attilio Cusani che nell'esibizione sul palco dell'Ariston dopo la premiazione, ancora totalmente incredulo. E vi invitiamo a non perdere anche l'ultima chicca, una splendida cover di Vieni via con me di Paolo Conte che ha fatto al Dopofestival, accompagnato dalla grande resident band (Enrico Gabrielli, Roberto Dell'Era, Federico Poggipollini, Sergio Carnevale, Beatrice Antolini e Rocco Papaleo): enjoy!!
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