Parliamo di Michele Bitossi, che conoscevamo con il moniker Mezzala e già prima come frontman di Laghisecchi e Numero 6, e che avevamo intervistato per l'ultima volta quattro anni prima (qui il podcast) per presentare il suo secondo disco da solista, Irrequieto. Nel frattempo lo abbiamo ritrovato in vari progetti (come Luvanor e Uomosummer), ed ha anche iniziato a lavorare come autore, scrivendo brani per interpreti pop italiani e collaborando con alcuni tra i più importanti autori del Paese.
Lo scorso 15 novembre The Prisoner Records ed Urtovox hanno pubblicato il suo nuovo album, A noi due, il primo che firma semplicemente con nome e cognome. A differenza del precedente, in cui avevano trovato spazio vari musicisti per seguire un'idea molto suonata e soul, questo lavoro è stato concepito e realizzato in grande intimismo dall'artista genovese con la collaborazione di Ivan Rossi: "La mia idea era quella di provare a portare alle estreme conseguenze il rapporto artistico con Ivan che, oltre a essere un produttore e fonico di grande spessore, è anche uno dei miei più cari amici. Con lui in questi ultimi anni ho condiviso tantissimo, sia a livello professionale che per quanto riguarda la sfera personale. Gioie, soddisfazioni, ma anche momenti difficilissimi. Mi è stato vicino nel periodo più buio e duro della mia vita, circa un anno fa e questo ha avuto una ricaduta inevitabile sul disco che abbiamo fatto insieme. Quello che gli ho chiesto è stato di scegliere le dieci canzoni a suo avviso migliori che avevo tra tutte quelle scritte e dar loro una forma che rispecchiasse il modo in cui lui mi vedeva nel periodo in cui abbiamo fatto questo lavoro. Ne è venuto fuori un disco con più anime ma, credo, con una sua coerenza di fondo. Non mi è mai interessato servirmi di un solo colore quando faccio un disco, ma nemmeno infarcirlo di canzoni che poco hanno a che fare l'una con l'altra. Credo di essere riuscito, forse per la prima volta, a realizzare l'album che ho sempre sognato, ossia quello con umori diversi che sulla carta confliggono ma che, al contrario, trovano in extremis un equilibrio inaspettato, improvviso, che rende l'ascolto una bella esperienza."
Torniamo a parlarne per proporvi il bel nuovo singolo, Il mio lato oscuro, ed il video che lo accompagna, per la regia di Francesco Cassi, presentato così: "Rosetta è un film del 1999, scritto e diretto da Jean Pierre e Luc Dardenne. Alcune città hanno dedicato alla protagonista (diventata un simbolo della disoccupazione giovanile) statue a simboleggiare la lotta contro il lavoro precario. Nella manifestazioni sindacali, nell'anno del film, si urlava Siamo tutti Rosetta. Grazie a quest'opera in Belgio si creò un movimento di opinione che sfociò nell'emanazione di una legge sul lavoro minorile da parte del governo definita Legge Rosetta volta ad aiutare i giovani a trovare un impiego. Nel clip è stato ricreato il più fedelmente possibile un piano sequenza di questo film." Enjoy!!
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