Parliamo di The Zen Circus, che nel 2018 hanno pubblicato il loro decimo album, ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Due anni fa è stato invece con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana: il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai. Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti.
Ad inizio ottobre (qui il podcast) abbiamo programmato Appesi alla luna, la prima anticipazione del nuovo album, uscito venerdì scorso. Si intitola L'ultima casa accogliente, e la band lo presenta così: "Il nostro corpo è l’ultima casa accogliente, l’unica navicella spaziale in grado di farci viaggiare attraverso l’universo dell’esistente. Un corpo trasparente, visibile e vulnerabile che celebriamo con nove canzoni fatte di testa, cuore e polmoni. Case che possono essere sia rifugi che prigioni, circondate da tante altre e tutte diverse, a formare questa enorme metropoli chiamata umanità. Più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto, questo disco è musicalmente il più libero che abbiamo mai fatto." Saremo lieti di dare loro il bentornato in trasmissione questo sabato per presentarlo, nell'attesa oggi vi proponiamo il singolo che ne ha lanciato l'uscita, Come se provassi amore, ed il bel video che lo accompagna, scritto e diretto da Trilathera: enjoy!!
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