Vi proporremo gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana, ma per una volta tutta cantata in inglese, a partire da due delle più belle novità del periodo, il nuovo disco dei Virginiana Miller ed il singolo di Two Hicks One Cityman.
Anche gli ospiti della settimana saranno artisti italianissimi ma internazionali per vocazione, ispirazione, ed anche percorso musicale.
Parliamo in primo luogo di Fabrizio Cammarata, artista già da anni regolarmente presente nelle nostre scalette, che abbiamo ospitato nell'aprile 2014 per presentare il disco che aveva registrato con l’amico Paolo Fuschi. Ci siamo occupati ancora del musicista palermitano nel novembre 2017 per Of Shadows, un disco intimo e malinconico, che lo ha riportato sui palchi di tutto il mondo (come quelli del SXSW e del Great Escape di Brighton) anche con artisti come Villagers e Damien Rice.
Il suo nuovo album si intitola Lights ed è uscito il 29 marzo per 800A Records e Kartel Music Group. Un lavoro lontano dal precedente, come fanno intuire i titoli: "nel disco non c’è neanche un momento negativo. È un rifiuto dell’egotismo e una celebrazione dell’unione e della solidarietà." Prodotto come il precedente da Dani Castelar (Paolo Nutini, Editors, REM), Lights "esalta il songwriting maturo e delicato di Fabrizio Cammarata, allargando il suo universo sonoro come mai prima d’ora. Le tastiere e i synth danno profondità alla natura folk dei brani, mentre la geografia delle influenze musicali arriva fino alla tradizione iberica del flamenco e a un delicato passo del cantautore in italiano."
La prima fu nel giugno 2015 (qui il podcast), per celebrare il loro ritorno dopo una pausa quasi decennale con Instant lovers. Un album che colpiva per l'attenzione maniacale per la melodia, e la coralità di chi si conosce da tanto e sa come intrecciarsi al meglio, negli corso di quaranta minuti di musica in cui cuore e tecnica si mischiano di continuo, in quella maniera distesa che è tipica del rock, ma anche di quella parte di Romagna in cui i Sunday Morning sono nati e sono vissuti. Il loro successivo disco è stato pubblicato nel novembre 2016 da Bronson Recordings e si intitola Let it burn: un altro splendido lavoro che confermava il loro grande valore, con un'ancor maggiore varietà negli arrangiamenti, che abbiamo presentato con una nuova intervista (qui il podcast).
Il loro nuovo album, Four, è uscito ieri, 5 aprile, per Bronson Recordings. "Un disco fatto di grandi spazi aperti e di mondi interiori: uno specchio di un’esperienza che ha cambiato radicalmente l'approccio musicale della band." Il frontman Andrea Cola ha infatti passato tre mesi a New Orleans, lavorando all'Esplanade Studio, anche al fianco di una leggenda come Daniel Lanois. "I brani riflettono la volontà di percorrere nuove strade e il bisogno di un cambiamento urgente e perentorio. Gli scenari sonori del nuovo album sono un viaggio tra le praterie libere e infinite del Southwest e il sound del fiume Mississippi, là dove tutto ha avuto inizio. I nuovi brani, più lenti e profondi, vedono le chitarre acustiche moltiplicarsi fino ad avvolgerne gli echi elettrici, il piano finalmente in scena e la voce protagonista."
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