Thursday, July 28, 2022

Sabato mattina seconda puntata estiva, riascolteremo le interviste a Andrea Chimenti, Pier Cortese e Roberto Angelini!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento speciale, questa settimana, il secondo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato andremo indietro nel tempo, con tre interviste andate in onda fra novembre e dicembre, a partire da quella del 6 novembre, che ha avuto come protagonista un grande artista, che seguiamo da qualche decennio e che non pubblicava materiale inedito da sei anni.

Parliamo di Andrea Chimenti, che si è fatto conoscere negli anni '80 come cantante dei Moda (senza accento, mi raccomando!), una delle band di punta della scena rock di quegli anni, insieme a nomi come Litfiba e Diaframma, loro compagni di etichetta nella I.R.A. di Alberto Pirelli. Dopo tre dischi con i Moda, nel '90 ha iniziato una carriera solista che lo ha portato a realizzare nove album e ad una lunghissima lista di collaborazioni (Mick Ronson, David Sylvian, Steve Jansen, Mick Karn, Gianni Maroccolo, Piero Pelù, Federico Fiumani..).Artista a tutto tondo, ha lavorato con teatro e cinema come attore e per le colonne sonore, ma anche ad installazioni e sonorizzazioni di mostre d’arte e con compagnie di danza, ha messo in musica testi di autori quali Ungaretti e Pessoa ed a sua volta scritto numerosi racconti. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo, intitolato Yuri come il suo disco uscito nel 2015.

Il 5 novembre Vrec Music Label ha fatto uscire il suo nuovo album, che presenta così: "Il Deserto La Notte Il Mare sono tre luoghi simbolo di questo momento storico dove l’uomo ha dovuto combattere per sopravvivere. Tre luoghi attraversati da migliaia di uomini in fuga anche oggi, ma anche tre condizioni dell’anima che ognuno di noi si trova a dover attraversare prima o poi. Il deserto è quello culturale che ci circonda, ma anche il luogo dove si è condotti per un nuovo inizio, dove l’aridità e l’inospitalità ci costringono a guardarci dentro. La Notte è l’oscurità che sgorga dall’uomo, l’incubo dell’esistenza. Il Mare è elemento di vita e di morte, per molti una distanza da colmare tra il deserto e le montagne, tra il sogno e la fine. Il mare come abisso, profondità che temiamo di scandagliare, che ci attrae e ci intimorisce allo stesso tempo. Tutto è ricondotto al tema principale del disco: il viaggio, interiore e non solo, e dove la salvezza può essere la spiritualità." Uno splendido disco, ricco, elegante ed emozionante, arricchito da ospiti come David Jackson (Van Der Graaf Generator), Ginevra di Marco, Antonio Aiazzi, Fabio Galavotti (Moda) e Francesco Magnelli, arrangiato e prodotto dallo stesso Chimenti con Cristiano Roversi.


L'intervista del 20 novembre è invece stata dedicata al nuovo album di un altro artista già più volte nelle nostre scalette, per vari progetti.

Parliamo di
Pier Cortese, cantautore romano in attività ormai da vent'anni, nel corso dei quali ha pubblicato due album da solista, due con Roberto Angelini nel progetto Discoverland ed altri due dedicati ai bambini, come Little Pier. Oltre a questo, molte sono state le sue collaborazioni, come autore, musicista e produttore (fra gli altri con Niccolò Fabi, Marco Mengoni e Simone Cristicchi) ed ha anche realizzato colonne sonore e lavorato per la televisione. Nel corsso dell'anno scorso Fiori Rari, l'etichetta di Roberto Angelini, ha pubblicato vari nuovi singoli, che hanno anticipato il suo terzo disco, uscito venerdì 5 novembre.

Si intitola Come siamo arrivati fin qui ed è stato scritto "tra Berlino e casa in un lungo e intenso periodo durato circa 12 anni. Ogni traccia si muove in una ‘synthesis’ ideale tra acustica ed elettronica, legno e synthetico, retrò e contemporaneo, in una alternanza emotiva che passa dalla ballata più intimista all’uptempo sperimentale." Un lavoro molto ricco, elegante ed emozionante, che ha curato in prima persona a 360 gradi, dall'arrangiamento alla produzione, suonando tutti gli strumenti (a parte pochi ospiti) ed occupandosi con Walter Monzi anche di artwork e video.


L'11 dicembre abbiamo invece presentato il tanto atteso ritorno di un artista cui siamo molto legati, anche amico di vecchia data del sottoscritto.

Parliamo di Roberto Angelini, il cui tributo a Nick Drake con Rodrigo D'Erasmo fu il primo concerto che organizzai per Panoplie, ormai quindici anni fa, ma che conosco da più di venti, dall'epoca in cui lui era un giovane artista prossimo all'esordio ed io un dj alle prime armi, in quel posto speciale che era Il Locale, a Roma. Risaliva al 2011 il suo ultimo disco, Phineas Gage, uscito per la sua etichetta FioriRari, ma nel frattempo non è comunque rimasto mani in mano, dedicandosi in primo luogo ad un gran numero di collaborazioni con altri artisti, come la co-produzione dell’ultimo pluripremiato album di Niccolò Fabi Tradizione e Tradimento e la produzione del primo disco di Margherita Vicario. Ha anche creato Discoverland, duo con Pier Cortese, ha portato avanti la divulgazione dell'opera di Nick Drake con altri tour ed un documentario, ed è protagonista di una carriera televisiva ormai quasi decennale, prima su Rai3 con Gazebo, poi su La7 con Propaganda Live.

L'anno scorso abbiamo accolto con gioia l'annuncio di un suo nuovo disco, uscito finalmente il 26 novembre. Il cancello nel bosco alterna canzoni e parti strumentali, include alcuni brani scritti e prodotti insieme a Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk e vede la partecipazione di altri musicisti d’eccezione, da Rodrigo D’Erasmo a Fabio Rondanini, da Darrin Mooney dei Primal Scream a Gabriele Lazzarotti, José Ramon Caraballo, Daniele "Coffee" Rossi, fino a Kyungmi Lee e Valentina del Re. Un lavoro bello e vario, che sa divertire ed emozionare, che Roberto presenta così: "Questo disco è il frutto di dieci anni d’incontri e collaborazioni, di appunti nei camerini e nelle camere d’albergo durante i più svariati tour. Ho sempre cercato di assecondare la musica ed è stata lei che ha deciso per me la vita del musicista performer preferendola a quella del cantautore. Le canzoni non mi escono più con la facilità di un tempo e non sento più quella necessità o urgenza che ho sempre ritenuto necessarie per giustificare la fatica di comporre un disco e la follia di pretendere che qualcuno lo ascoltasse. In questi anni ho suonato, prodotto, scritto per altri, composto per teatro, cinema e tv. Mi sono avventurato nel fantastico mondo della lapsteel, della pedalsteel e della weissemborn cercando di trovare un linguaggio originale. A un certo punto mi sono reso conto di aver messo da parte negli hard disk di studi di registrazione, appartamenti, case di campagna, luoghi sparsi, Roma, Milano, Londra, Napoli una serie di cose che meritavano (a mio avviso) di comporre un disco. Il Cancello nel Bosco racchiude tutte le mie anime e molte delle collaborazioni di questi anni."


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?! 
Sabato 30 luglio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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