Quest'oggi torniamo a parlare di una band per noi molto speciale, di cui vi abbiamo proposto un recente concerto due settimane fa qui sul blog.
Non abbiamo certo bisogno di spiegare ai nostri ascoltatori il legame che ci unisce ai Calibro 35: ci vantiamo spesso e volentieri di aver organizzato il loro primo concerto in assoluto, e da allora li abbiamo riportati live a Lussemburgo molte volte, ospitati in trasmissione ad ogni uscita, e da qualche anno ci regalano la sigla di Sentieri Sonori.
Una band che siamo stati felicissimi di veder crescere di anno in anno, fra dischi, colonne sonore, programmi tv e una quantità incredibile di concerti.
Il prossimo 25 gennaio saranno giusto dieci anni da quel famoso primo concerto, per il quale divisero il palco del d:qliq con i Lombroso, prima ancora della pubblicazione del loro esordio discografico.
Una ricorrenza molto speciale, che la band festeggerà pubblicando il sesto album in studio, che si intitolerà non a caso Decade, ed uscirà il 9 febbraio come sempre per la label milanese Record Kicks (pre-order qui): "più che una celebrazione è una time capsule, in cui la band ha inserito tutti gli elementi di cui si è composta la sua storia finora, per volgere lo sguardo in avanti. Una delle poche band indipendenti italiane ad aver costruito un percorso progressivo e duraturo in ambito internazionale, i Calibro - guidati dal vincitore di un Grammy Tommaso Colliva - hanno mosso passi in molti campi e declinato il proprio stile, ormai riconoscibilissimo, su diverse forme di espressione musicale: non solo dischi e moltissimi live, ma anche colonne sonore, produzioni tv, sonorizzazioni, library music, libri e spettacoli teatrali."
Se già per il precedente S.P.A.C.E., e per il tour ed il disco dal vivo che seguirono, si erano fatti accompagnare da una sezione fiati, per la prima volta hanno registrato l'intero album allargando la formazione ad una piccola orchestra composta da archi, fiati e percussioni: "al fianco della classica band a quattro di Cavina, Gabrielli, Martellotta e Rondanini troviamo infatti gli Esecutori di Metallo su Carta, ensemble fondato dallo stesso Enrico Gabrielli con Sebastiano De Gennaro. Insieme a questo importante elemento di novità, troviamo - oltre alla strumentazione vintage a cui Calibro ci hanno progressivamente abituato come clavinet, farfisa, synth analogici, eko e chitarre fuzz - una serie di elementi nuovi come Dan Bau, Balafon e Waterphone. Ne viene fuori una creatura strana e atemporale simile alle avanguardie architettoniche degli anni ’70 come SuperStudio e ArchiZoom, non a caso omaggiati nei titoli e nella copertina del disco. Movimenti che esploravano modi diversi di osservare la realtà per creare soluzioni alternative a problemi comuni, riuscendo ad esprimersi in un linguaggio unico e personale ma comunque comprensibile e POP."
Il risultato pare essere un lavoro ancor più variegato del solito, a quanto leggiamo: "Dal punto di vista delle influenze musicali ritroviamo il crime-funk alla Calibro 35 perfezionato, esploso, espanso (SuperStudio), individuiamo le figure dei grandi compositori come Morricone (nella finale struggente Travelers), Bacalov e David Axelrod, affiancati alle influenze afrobeat e cosmic jazz: Psycheground suona come Tony Allen impegnato a scrivere la colonna sonora di una produzione vintage hollywoodiana, mentre Sun Ra si nasconde tra le pieghe ipnotiche di Modo. Anche grazie alla compagine allargata che ha costretto la band a confrontarsi con nuovi metodi compositivi, con Decade Calibro 35 si giocano definitivamente e ad armi pari la partita tra le grandi realtà mondiali di musica strumentale, band aperte a influenze musicali di ogni latitudine, impegnate in una sperimentazione godibile, espressiva e appassionata. I riferimenti spaziano da quelli di collettivi più affini per identità come Jaga Jazzist e Budos Band (Pragma) ad artisti della nuova scena di jazz e hip hop alternativo come Makaya McCraven, Yussef Kamaal e Oddisee (Modulor). Dopo essere stati campionati da Jay-Z e Dr. Dre, aver condiviso il palco con artisti come Muse, Sharon Jones, Sun Rae Arkestra e Thundercat, aver dato nuova vita a un importante filone di genere della tradizione musicale italiana e esplorato lo spazio, i cinque Calibro si aprono definitivamente ad una contemporaneità che non ha barriere geografiche, grazie ad un istinto artistico che permette loro di muoversi fluidamente in una metropoli postmoderna, una città globale e multietnica fatta di infiniti grattacieli, che potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo di oggi o del prossimo futuro."
Un disco che siamo terribilmente curiosi di scoprire e presentarvi, ovviamente anche con una bella intervista. Nell'attesa, godiamoci insieme questo bel teaser: enjoy!!
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