Monday, October 23, 2023

Vinicio Capossela, nuovo video: La cattiva educazione (feat. Margherita Vicario)

Apriamo la settimana del blog tornando ad occuparci di un artista che amiamo molto, e che abbiamo avuto il piacere di far esibire a Lussemburgo.. ormai quasi 17 anni fa.

Una delle più belle novità dei primi mesi del 2023 è stata rappresentata dal ritorno di Vinicio Capossela
, a quattro anni dal suo ultimo album, Ballate per uomini e bestie, ed a tre dal successivo EP, Bestiario d'amore. Tredici canzoni urgenti, il suo nuovo album uscito il 21 aprile, nasce dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche più stringenti che affollano un mondo ormai supino sul divano, in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e su cui si va abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo "culturale".
Il disco è stato presentato in anteprima il 20 aprile nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano in uno speciale concerto che ha Capossela affiancato dai tanti ospiti che hanno collaborato all’album: Mara Redeghieri, Margherita Vicario, Irene Sciacovelli, Sir Oliver Skardy, Cesare Malfatti, Don Antonio, FiloQ, Andrea Lamacchia, Alessandro "Asso" Stefana, Piero Perelli, Taketo Gohara, Mauro Ottolini, Michele Vignali, Daniela Savoldi, Enrico Gabrielli e il Maestro Raffaele Tiseo. Una serata fantastica, cui ho avuto la fortuna di presenziare, per un lavoro ricco, intenso ed emozionante, che ha ricevuto sabato scorso la Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto.

La scorsa settimana è uscito il video del nuovo singolo, La cattiva educazione, con la partecipazione di Margherita Vicario. Lo presenta così Francesco Coppola, regista e videomaker anche per Calcutta, Franco126 ed altri: "Parlare d’amore era l’unico modo, per me, per accompagnare questa bellissima canzone. Avere gli occhi fissi sulla dolcezza, sul rispetto, su quello per cui dovremmo combattere quotidianamente. Ho scelto di partire da storie di persone vere che si sono scelte e che ogni giorno si svegliano insieme o comunque decidono di camminare insieme. L’unico modo per contrastare la cattiva educazione sono loro e le storie come le loro, che forse devono trovare un po’ più di spazio nelle narrazioni quotidiane. Forse dovremmo capire come sostituire la pornografia del dolore - alla quale siamo sempre più assuefatti - con l’amore e la bellezza. Ma chissà se ne saremo capaci. O se siamo pronti."
Una canzone dedicata ad un tema difficile, quanto tristemente attuale, come racconta lo stesso Vinicio: "L’urgenza di questa canzone ce la dicono i fatti: in media ogni tre giorni una donna perde la vita, spesso a opera di chi ha più vicino. Ci conosciamo troppo poco, conosciamo troppo poco anche le nostre emozioni, spesso non siamo provvisti di un’educazione che ci consenta di vigilare su noi stessi. Credo sia necessario indagare la cultura in cui nasce la violenza, che ha radici molto antiche. C’è un problema millenario che va dalla mancanza di educazione all’incapacità di gestire le emozioni, il rifiuto e la separazione, all’esercizio del possesso, alla violenza domestica, al silenzio che l’accompagna, all’incapacità di dare un nome a una condizione e a un malessere. La morbosità che accompagna la cronaca dei femminicidi spesso distoglie dalla questione della violenza di genere finendo quasi per assolvere chi esercita il ruolo di spettatore dalle proprie responsabilità. Quasi che il mostro sia sempre "fuori" e questa cosa ci legittimi a non guardarci dentro e a vigilare sui nostri più profondi luoghi di intossicazione e di cattiva educazione."
"Non avevo mai sentito una canzone così ben scritta sul tema, ne condivido ogni verso", aggiunge Margherita Vicario. "È una canzone che non ha paura di essere molto esplicita, perché questo tema è talmente urgente che ha bisogno di quei verbi, di quegli aggettivi, di quelle parole. Nel testo si mette molto a fuoco uno dei modi in cui affrontare il tema: bisogna partire dall’educazione nelle scuole, l’educazione alla prevenzione, l’educazione al consenso."
Enjoy!!


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