Dodicesima puntata della ventisettesima stagione, e prima trasmissione dell'anno dedicata alle nuove uscite, dopo le due puntate a cavallo del Capodanno dedicate alle Sentieri Sonori Picks, la rassegna dei nostri dischi preferiti del 2023.
Questa settimana avremo il piacere di accogliere ben quattro ospiti, e vi proporremo una scaletta densa di altre novità particolarmente interessanti, ascoltando e parlando di Paolo Benvegnù, La Crus, Vasco Brondi, Any Other, Cor Veleno feat. Colle der Fomento, Dj Fastcut e Stagioni - tributo ai Massimo Volume.
Venendo alle interviste, presenteremo in primo luogo una delle più belle novità dell'inizio dell'anno, un esordio (quanto meno da solista) veramente sorprendente.
Sara Parigi è una giovane artista pratese, che si era fatta conoscere con Lady in the Radiator, band che ha vinto nel 2019 il Rock Contest di Controradio. Lo scorso 1° dicembre Viceversa Records ha pubblicato la prima anticipazione da Stanza, il suo album in uscita venerdì prossimo, 26 gennaio. Un lavoro che segna una profonda svolta nel suo percorso, dall'alt-rock in inglese della band ad "un compiuto songwriting art-pop in lingua italiana, sostenuta da una vocalità peculiare ed elegante, divenuta di pari passo più diretta, in simbiosi con la spontanea teatralità della sua presenza scenica. Sebbene permangano tanto suggestioni prettamente internazionali quanto un’inevitabile inquietudine di fondo, nei dieci brani di Stanza subentrano atmosfere coraggiosamente intimiste e melodie irregolari sospese tra passato e futuro, cioè tra strumenti tradizionali ed elettronica."
Al suo fianco, un artista che non ha bisogno di presentazioni per il nostro pubblico, quell'Alessandro Fiori che per noi è senza dubbio uno dei cantautori italiani di maggior talento degli ultimi decenni, che ha suonato con lei ed ha prodotto il disco, come racconta la stessa Sara: "La nostra collaborazione mi ha fatto tornare alla dimensione del gioco e dell’istinto visionario, il che mi ricorda perché faccio musica. Di questi tempi, penso sia un approccio sempre più raro, da custodire con cura. Semplicemente, non ci siamo posti limiti per l’elaborazione di questo disco e lui ha colto i miei semi creativi portandoli a sbocciare in un’accezione tutta loro." Il risultato è un lavoro come detto sorprendente, originale e convincente, che saremo fieri di presentare in anteprima con una bella intervista.
Il primo si intitola Cosmic Arkestra, ed è il quarto album dei Cletus, collettivo musicale strumentale nato a Torino nel 1999, che torna a ben otto anni dal precedente. La nuova formazione vede il fondatore Stefano Danusso (Chomski, Totò Zingaro) accompagnato da Cristiano Lo Mele (Perturbazione, Totò Zingaro, Maisie) alla chitarra, Gianluca "Cato" Senatore (Africa Unite, Bluebeaters, Vinicio Capossela) al basso, Ivano Larocca (Johnny Staccato band, Der Zoologe Von Berlin, Urban Shaman) a sintetizzatori e grafica e Paolo Scappazzoni (Arturo, Cripple Bastards, Niagara, Oh Die!) alla batteria. Questa orchestra cosmica è completata (con fiati, archi ed altri strumenti) da vari ospiti di valore, fra cui citiamo Patrick Benifei (Casino Royale e Bluebeaters), Enrico Gabrielli (Calibro 35) e Lord Theremin.
Un album molto affascinante, che "ruota attorno alle composizioni e alle armonie del chitarrista Stefano Danusso accompagnate da un incedere ritmico che guarda all’elettronica minimale europea e alla musica afroamericana".
Le chitarre di Stefano Danusso e Cristiano Lo Mele sono protagoniste di un altro splendido disco, che ci dispiace sinceramente di non aver fatto in tempo ad includere nelle Picks 2023, avendolo ricevuto poco dopo aver chiuso la nostra lista.
Si tratta del primo album di Mario Altacima, pseudonimo dietro il quale si cela un artista già molte volte nelle nostre scalette, ed anche nelle passate Picks. Conosciamo infatti bene Luigi "Gigio" Bonizio, come cantante e autore di C.O.V., Totò Zingaro, Arturo, Via Luminosa ed altri progetti torinesi. Il 16 dicembre l'etichetta Rubber Soul ha pubblicato questo suo nuovo disco, scritto e composto interamente da lui, che lo vede affiancato anche dal basso di Alex Baracco (Perturbazione, Totò Zingaro..) e dal clarinetto di Andrea Calabrò (Fra Diavolo). Oltre a loro, tanti altri artisti ed amici, come lo stesso Cato nella splendida cover de L'anno che verrà che chiude la tracklist, dopo dieci brani originali. In totale "più di 15 musicisti dalle svariate provenienze musicali per dare vita alla colonna sonora di una serie di racconti ispirati ad un percorso personale che si dipana lungo l'ultimo quinquennio".
Un lavoro urgente ma curato, con arrangiamenti vari e mai sovraccarichi, che risulta molto difficile poter etichettare, se non ricorrendo alla loro stessa definizione di punk da camera: "la colonna sonora di una serie di racconti ispirati ad un percorso personale che si dipana lungo l'ultimo quinquennio".
Due ottimi dischi, che saremo felici di presentare insieme, dando il bentornato il trasmissione a Cristiano, ed il benvenuto a Stefano e Gigio.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
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