Friday, January 26, 2024

Vasco Brondi, primo singolo dal prossimo disco: Un segno di vita

Fra le tante novità presentate nella puntata di sabato scorso (qui il podcast) c'era il nuovo singolo di un cantautore cui siamo stati felici di dare il benvenuto in trasmissione nel maggio di due anni fa, che non esitiamo a definire uno degli artisti più interessanti ed originali della musica italiana degli anni 2000.

Sono ormai passati sedici dal primo demo de Le Luci della Centrale Elettrica, cui è seguito nel 2008 il debutto Canzoni da spiaggia deturpata, che ha fatto conoscere l'allora ventiquatrenne Vasco Brondi, ed il suo mondo lirico e musicale. Un percorso continuato con altri tre album, un EP e chiusosi con una raccolta nel 2018. L'anno successivo la sua versione di Smisurata preghiera è uscita a suo nome e cognome in un tributo a Fabrizio De André, così come qualche mese fa un disco dal vivo registrato nel 2020, che unisce sue canzoni a cover e poesie di altri autori da lui recitate.

Il 7 maggio 2021 ha pubblicato il suo nuovo album, Paesaggio dopo la battaglia, presentato così: "Dopo un lungo periodo senza toccare una chitarra mi sono rimesso a scrivere mentre il mondo che conoscevamo cambiava radicalmente. Ne è uscito un disco di racconti per voce e cori, per orchestra e sintetizzatori. In ogni canzone c’è qualcuno che ricerca fiduciosamente anche in tempi difficili tra le leggi della città e quelle dell’universo. Dopo la battaglia c’è una pace incerta, piena di ferite e piena di sollievo. C'è qualcuno che chiama un nome tra le macerie, qualcuno che risponde." Il risultato è uno splendido lavoro, che unisce le sue grandi capacità liriche a mondi sonori vari ed affascinanti, emozionando profondamente.

Lo scorso 10 gennaio è arrivato finalmente un suo nuovo singolo, Un segno di vita, prima anticipazione e title-track del prossimo album, in uscita a marzo. Lo stesso Brondi racconta: "Un segno di vita è una preghiera rumorosa dedicata a questo presente complesso, ambientata in un paesaggio di bombardamenti e città disastrate per il cambiamento climatico. Scoprire i primi germogli che crescono a Hiroshima dopo la bomba atomica, i fiori che crescono anche nel deserto. Provare a intravedere il futuro, come nelle profezie, la pioggia che fa sparire le strade, la pianura che tornerà un bosco. La cantilena degli esseri umani, costruire e distruggere e poi ricostruire. Come scriveva Calvino «adesso più che mai è importante cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.»"
Nell'attesa di presentarvi questo nuovo lavoro, magari con una nuova intervista, oggi vi proponiamo il video di questo bel brano, per la regia di Davide Perego: enjoy!!


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