Friday, January 19, 2024

N*O*Y*S*E, chitarrista dei Punkreas, pubblica oggi il suo album di esordio da solista

Nell'aprile dell'anno scorso siamo stati lieti di ospitare per la prima volta un gruppo presente nelle mie scalette da quando ho iniziato a fare radio, ormai più di 25 anni fa. Si tratta di una storica band del punk italiano, di cui mi ero innamorato fin dal nome, Punkreas. Nati nel 1989, hanno esordito l'anno seguente con un demo, cui sono seguiti ad oggi ben 11 album di inediti, più vari live, raccolte ed EP. Il tutto con un'invidiabile stabilità nella formazione, che in questi tre decenni abbondanti ha visto pochi cambi, ed include ancora oggi tre membri fondatori su cinque, fra cui il chitarrista, che abbiamo intervistato l'anno scorso per Electric Déjà-vu, il loro nuovo album.

Si fa chiamare N*O*Y*S*E, ed è un musicista, cantautore e deejay della provincia di Milano. È stato organizzatore di eventi e direttore artistico di Radio Lupo Solitario, storica emittente rock della provincia di Varese, che lo ha visto condurre diversi programmi. Nella metà degli anni ’90 ha attraversato l'Europa da busker, esibendosi dai Paesi Baschi alla Danimarca affiancato da Gammon, suo compagno di viaggio nel progetto La good equipe.
Dopo 30 anni con la band di Parabiago, ha deciso di pubblicare un disco da solista, che presenta così: "Quando una passione diventa un lavoro è chiaramente una cosa straordinaria, ma inevitabilmente alla passione si aggiunge quella combinazione di stress e pressione che ogni lavoro porta con sé. Con Inutile ho deciso di tornare a fare musica solo per il gusto di farlo, senza pretendere nulla se non la soddisfazione di dar voce a un mio desiderio, a una mia esigenza e urgenza creativa. Senza aspettative, senza risultati da raggiungere. Un disco Inutile in senso materiale, ma spiritualmente ed emotivamente necessario. Queste sono canzoni che per un motivo e per un altro non erano adatte ai Punkreas: per il testo, spesso molto personale, quasi privato, o per sonorità lontane da quell’universo. Ma erano canzoni che secondo me meritavano di nascere e a cui tenevo."

Un ottimo lavoro, che non si allontana dalla sua indole punk, contaminandola però con funk, reggae ed anche elettronica. L'album, che esce oggi per Rivertale Productions, è stato anticipato da due singoli a dicembre, Margarita e Plexiglass, e la scorsa settimana da un terzo brano, Magari smetto, con cui si mette "nei panni di chi è preda dall’ansia di velocità o di performance che la società ci impone e forse, non a caso, ci porta nel baratro dell’autodistruzione." Oggi ve ne presentiamo il video, realizzato da Joey Gaibina: enjoy!!


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