Un mese particolarmente intenso, molto ricco in uscite di grande qualità, e quindi anche denso di graditissimi ospiti..
Un lavoro molto interessante, che ci riporta questa storica band in ottima forma, con il sound che è ormai il suo marchio di fabbrica, fra tradizione e modernità: se vi siete persi la trasmissione, questo è il link al podcast!
Sabato 9 sarà il momento del sesto appuntamento con il nuovo spazio mensile che ha debuttato a novembre, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese.
Le prime cinque puntate sono state dedicate alla radio, al Natale, al "nuovo", al gioco d'azzardo ed alla frontiera.. vedremo, anzi ascolteremo, cosa ci riserveranno stavolta!!
Sabato 16 avremo in primo luogo il ritorno del primo dei nostri due collegamenti mensili, quello con gli USA e l'amico Ricky Russo (NY Groove) dal Big Pomo.
Sarà poi il momento di presentarvi il nuovo disco di una band che vi proponiamo spesso e che è stata nostra ospite in occasione del precedente lavoro.
Parliamo dei Marta Sui Tubi, che hanno pubblicato il 1° aprile Lostileostile, il loro sesto album di inediti, a tre anni dal precedente, che li portò anche sul palco del Festival di Sanremo.
Nel frattempo, tanti concerti, immortalati anche in un bel disco dal vivo, una raccolta, e soprattutto un cambiamento di line-up: come annunciato qualche mese fa, sono tornati al trio del periodo 2004-2008 (Giovanni Gulino, Carmelo Pipitone ed Ivan Paolini), separandosi da Mattia Boschi e Paolo Pischedda.
Non è certamente andato perduto il loro inconfondibile stile, impetuoso quanto poetico, che dà vita ad un nuovo convincente episodio della loro ormai lunga storia.
Sabato 23 sarà in primo luogo il momento del secondo dei nostri collegamenti mensili, quello con la Spagna e l'amico Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda) da Barcelona.
Vi parleremo poi di una prossima uscita molto particolare, a partire dal fatto che l'album sarà pubblicato l'8 aprile.. ma è stato registrato nel 2012!
Si intitola Requiescat in Plavem, ed è opera di Krano, musicista veneto ex Vermillon Sands, ora impegnato con La Piramide di Sangue e collaboratore dei Movie Star Junkies, che quattro anni fa si isolò per un periodo nelle colline di Valdobbiadene, portando con sé strumenti ed un registratore a bobine ad 8 tracce.
Il suo obiettivo, rendere omaggio alla sua regione natale, anche riscoprendo il suo dialetto, e portandolo al di fuori dei territori nei quali era sempre stato confinato.
Il risultato è un disco assolutamente sorprendente, che unisce storie ambientate intorno al Piave, cantate appunto in dialetto, a mondi musicali che rimandano piuttosto alla musica americana, che il comunicato presenta molto bene così: "a lone rider singing about loss, love, money and friendhsip".
Chitarre acustiche e fuzzy, armonica, piano, basso e batteria creano sentieri sonori assolutamente magici, fra blues, folk, psichedelia e tanto altro, che possono far pensare a Neil Young o Randy Newman, ma anche ai Meat Puppets o Brian Wilson.
Si intitola Requiescat in Plavem, ed è opera di Krano, musicista veneto ex Vermillon Sands, ora impegnato con La Piramide di Sangue e collaboratore dei Movie Star Junkies, che quattro anni fa si isolò per un periodo nelle colline di Valdobbiadene, portando con sé strumenti ed un registratore a bobine ad 8 tracce.
Il suo obiettivo, rendere omaggio alla sua regione natale, anche riscoprendo il suo dialetto, e portandolo al di fuori dei territori nei quali era sempre stato confinato.
Il risultato è un disco assolutamente sorprendente, che unisce storie ambientate intorno al Piave, cantate appunto in dialetto, a mondi musicali che rimandano piuttosto alla musica americana, che il comunicato presenta molto bene così: "a lone rider singing about loss, love, money and friendhsip".
Chitarre acustiche e fuzzy, armonica, piano, basso e batteria creano sentieri sonori assolutamente magici, fra blues, folk, psichedelia e tanto altro, che possono far pensare a Neil Young o Randy Newman, ma anche ai Meat Puppets o Brian Wilson.
Poche settimane dopo, nel mese di febbraio, è ritornato nuovamente a Kingston, in Jamaica, accompagnato non solo dai fidi Mellow Mood e Forelock, nonché da Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, ma anche dall'antropologa Mimina Di Muro, in veste di videomaker.
Ha installato uno studio di registrazione al Song Embassy Yard, Papine, Kingston 6, ed in una settimana di session è stato raggiunto da più di 30 cantanti che si sono esibiti sui suoi riddim.
Le registrazioni, audio e video, delle session e le interviste agli artisti sono state riunite in un disco ed un documentario, DubFiles At Song Embassy, che vuole testimoniare l'incredibile ricchezza di talenti, anche sconosciuti, di quella che è la patria del reggae.
Infine, se va tutto bene, dovremmo chiudere il mese ospitando un artista per cui non ho mai nascosto di aver sempre avuto un debole, fin dai tempi dei suoi esordi, Daniele Silvestri.
Sono ormai passati più di 20 anni da quando il suo primo singolo (Voglia di gridare, del 1994) mi fece scoprire questo giovane e talentuoso cantautore, il cui omonimo esordio mi conquistò per la grande varietà dei brani, e per il valore dei testi. Era il periodo in cui la mia grande passione per la musica iniziava a trasformarsi in qualcosa di più, e negli anni successivi mi trovai prima a passarlo regolarmente a RadioRock, poi ad incontrarlo spesso, nelle mie notti da DJ in quella che era un po' la sua seconda casa, Il Locale.
La sua musica ha continuato ad accompagnarmi anche in Lussemburgo, in molte delle mie scalette in radio e nei locali, fino al momento in cui siamo riusciti a farlo suonare al d:qliq, per due sold-out che fui purtroppo costretto a perdere. Ma il cerchio si è chiuso a fine 2014, con il suo passaggio a Lussemburgo con Fabi e Gazzé che fu occasione non solo di una bella intervista (qui il link al podcast) ma anche della mia partecipazione a LocalEuropa, il film di Francesco Cordio sul loro tour europeo ed i relativi incontri.
Tutta questa premessa, forse un po' lunga ed egocentrica, per farvi capire con quanta curiosità abbia accolto il suo nuovo disco, anche visto che il precedente risale ad ormai 5 anni fa.
Si intitola Acrobati, è uscito il 26 febbraio, e vede la partecipazione di una ricca schiera di musicisti di valore, a noi ben noti, come Rodrigo D'Erasmo, Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Roberto Dell'Era, Daniele Fiaschi, Roy Paci..
Daniele lo aveva presentato come il suo miglior lavoro, ed in effetti si tratta di un ottimo disco, molto ricco e lungo, che sta portando in giro per l'Italia in un tour di grandissimo successo, che speriamo gli lasci il tempo di essere nostro ospite.
Il programma è particolarmente denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio Ara, o quando volete comodamente in podcast..
STAY TUNED!!
STAY TUNED!!
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