Ve lo diciamo spesso, siamo realmente sepolti dalle novità, decine di dischi da ascoltare ogni mese, per non parlare di singoli, video..
In realtà, questi ultimi finiamo spesso per trascurarli, un po' per mere questioni di tempo, ma anche molto perché la nostra trasmissione è in realtà incentrata sugli album, come sapete.
Ogni tanto però capita che un singolo ed un video permettano di scoprire un artista fino ad allora sfuggito, ed un mondo musicale particolarmente affascinante, come quello che vi voglio presentare oggi.
Dardust è un progetto creato dal pianista e compositore Dario Faini, con il produttore e multistrumentista Vanni Casagrande, con l'intento di fondere le atmosfere del minimalismo pianistico con il mondo dell’elettronica. Questa la chiara direzione del primo album, 7, registrato a Berlino e pubblicato a marzo 2015.
Il 18 marzo scorso è stato pubblicato il loro secondo lavoro, registrato nel Sundlaugin Studio a Reykjavik (dove hanno lavorato, tra gli altri, anche Sigur Ros e Damien Rice), che mette in risalto ed estremizza le due anime di Dardust, quella neoclassica e quella elettronica, creando un netto distacco.
Il disco è strutturato concettualmente in due parti: 5 brani “slow” che si ricollegano al percorso neoclassico del primo, e 5 brani “loud” che portano il sound verso il terzo album, che verrà registrato a Londra. Filo conduttore della trilogia è infatti il viaggio sonoro che, percorrendo l’asse geografico-musicale Berlino-Reykjavik-Londra, porta l’ascoltatore alla scoperta dei differenti suoni che caratterizzando le tre città.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il video dal vivo del secondo singolo, realizzato da Alessandro Marconi al concerto (sold-out) del 20 Febbraio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
Si tratta di Birth, splendida title-track di questo album che non mancheremo di proporvi in trasmissione: enjoy!!
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