Come vi diciamo spesso, siamo ormai realmente sepolti dai promo che riceviamo: da un lato è bello potervi assicurare una visuale così ampia della nuova musica italiana, dall'altro non è facile stare dietro a tutto, e fatalmente succede che finiamo per ascoltare e presentarvi con notevole ritardo qualche uscita interessante.
È il caso del disco di cui voglio parlarvi stamattina, che è stato pubblicato il 15 gennaio scorso, e si intitola Amateurs.
Si tratta del secondo lavoro di una band casertana chiamata The Orange Beach, uscito a 6 anni dall'esordio Fuzz you!!!
Un album molto interessante, in primo luogo per la varietà e difficile catalogazione della proposta, per larghi tratti strumentale.
Siamo in territori rock, che si tingono però di un'ampia tavolozza di colori diversi, dall'hard di Black Suv o Ss7 Quater alla psichedelia di Proto e The Unpredictable, fino ai confini di world music con Khaled e jazz con la finale Waterfall.
Una varietà che mi ha intrigato ed affascinato, ma che può finire per essere anche il punto debole del disco, non sempre pienamente a fuoco.
Un album ed una band che comunque vi proporremo in trasmissione, e che vi consigliamo di scoprire fin d'ora, tramite Spotify: enjoy!!
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