Ci pare giusto annunciarvi che la prossima settimana sarà nuovamente il nostro turno, e che ci occuperemo di un disco che vi abbiamo presentato in anteprima ad inizio giugno, con una bella intervista (qui il podcast). L'ospite è stato un musicista che abbiamo accolto molte volte, sia in trasmissione che in concerto a Lussemburgo, ma per una volta Massimo Martellotta non ci ha parlato dei Calibro 35, bensì di un altro suo nuovo progetto, dandoci un'anteprima di cui gli siamo molto grati.
Record Kicks ha pubblicato infatti la settimana seguente, il 10 giugno, Il Complesso di Tadà, album legato ad una trasmissione ideata dallo stesso Massimo e condotta da Filippo Timi, attore cinematografico e teatrale, andata in onda a febbraio su Deejay TV - Discovery Channel come striscia quotidiana di cinque minuti in prime time.
Se i Calibro 35 sono nati omaggiando le grandi colonne sonore italiane, questo nuovo progetto sposta i proiettori sul varietà televisivo degli anni '60. Come dice Martellotta, nelle vesti di organista e direttore del complesso: “con Tadà! volevo una scusa per calarmi completamente anche nella deriva più divertita e leggera di quel patrimonio artistico, che a volte si è espressa anche in TV. Il modo migliore per provarci, seppur non ortodosso, era ricreare una trasmissione televisiva vera e propria, e vedere che cosa sarebbe successo. Da qui l’idea del programma.”
Ci si trova dunque catapultati quasi come fossimo all’interno del mitico Studio Uno Rai di via Teulada, per intraprendere un viaggio sonoro in 13 tracce negli spumeggianti anni 60. Tra shake beat strumentali scritti ad hoc, con in testa il miglior Umiliani, e classici della canzone italiana.
L’uso di strumenti vintage come l’organo philicorda, le chitarre e i bassi Wandrè, vere icone del design italiano dei primi ’60, nonché la metodologia di registrazione rigorosamente senza sovraincisioni, fanno del disco un piccolo salto nel tempo. L’esecuzione dei pezzi, come avveniva all’epoca, non poteva che essere affidata ad un super complesso, il cui nucleo centrale è formato da Ramiro Levy alla chitarra e voce, Eduardo Stein Dechtiar al basso e Daniel Plentz alle percussioni (tre quarti dei Selton), con Raffaele Scogna all’organo hammond e Nick Taccori alla Batteria e la partecipazione di Elio, Serena Altavilla, Nina Zilli e dello stesso Timi, che se la cava egregiamente anche come cantante.
Non perdete l'occasione di scoprire meglio questo fantastico disco da lunedì a venerdì alle 18 (circa) su Radio Ara, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.
Record Kicks ha pubblicato infatti la settimana seguente, il 10 giugno, Il Complesso di Tadà, album legato ad una trasmissione ideata dallo stesso Massimo e condotta da Filippo Timi, attore cinematografico e teatrale, andata in onda a febbraio su Deejay TV - Discovery Channel come striscia quotidiana di cinque minuti in prime time.
Se i Calibro 35 sono nati omaggiando le grandi colonne sonore italiane, questo nuovo progetto sposta i proiettori sul varietà televisivo degli anni '60. Come dice Martellotta, nelle vesti di organista e direttore del complesso: “con Tadà! volevo una scusa per calarmi completamente anche nella deriva più divertita e leggera di quel patrimonio artistico, che a volte si è espressa anche in TV. Il modo migliore per provarci, seppur non ortodosso, era ricreare una trasmissione televisiva vera e propria, e vedere che cosa sarebbe successo. Da qui l’idea del programma.”
Ci si trova dunque catapultati quasi come fossimo all’interno del mitico Studio Uno Rai di via Teulada, per intraprendere un viaggio sonoro in 13 tracce negli spumeggianti anni 60. Tra shake beat strumentali scritti ad hoc, con in testa il miglior Umiliani, e classici della canzone italiana.
L’uso di strumenti vintage come l’organo philicorda, le chitarre e i bassi Wandrè, vere icone del design italiano dei primi ’60, nonché la metodologia di registrazione rigorosamente senza sovraincisioni, fanno del disco un piccolo salto nel tempo. L’esecuzione dei pezzi, come avveniva all’epoca, non poteva che essere affidata ad un super complesso, il cui nucleo centrale è formato da Ramiro Levy alla chitarra e voce, Eduardo Stein Dechtiar al basso e Daniel Plentz alle percussioni (tre quarti dei Selton), con Raffaele Scogna all’organo hammond e Nick Taccori alla Batteria e la partecipazione di Elio, Serena Altavilla, Nina Zilli e dello stesso Timi, che se la cava egregiamente anche come cantante.
Non perdete l'occasione di scoprire meglio questo fantastico disco da lunedì a venerdì alle 18 (circa) su Radio Ara, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.
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