Abbiamo preparato per voi un programma come sempre molto denso, incluse tante novità e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Motta, Lucio Leoni, Selton, Black Casino and the Ghost, Sans Soucis, Germanò, Rareş e Brandes.
La prima intervista della settimana ci permetterà di dare il benvenuto ad un artista che conosciamo ed apprezziamo da anni per il suo lavoro in vari progetti, e per un primo disco risalente a tre anni fa.
In quel caso si faceva chiamare Halfalib, all'anagrafe è Marco Giudici, e lo abbiamo scoperto come membro degli Any Other, band che vi abbiamo proposto spesso e volentieri negli ultimi anni, e la cui frontman Adele Nigro collabora anche ai suoi progetti. L'album, uscito nel febbraio 2017, si intitolava Malamocco ed era giustamente presentato come un lavoro che "stupisce ed emoziona, tra sperimentazioni soniche, atmosfere sognanti e improvvise dolcezze pop". Oltre a questo, lo abbiamo anche ritrovato come produttore di altri artisti, come General Animal e Rareș.
A metà marzo ha pubblicato un nuovo singolo, questa volta a suo nome, perché "inventarmi un'altra identità mi sembrava una buona scusa per non espormi". Nei giorni così anticipava Stupide cose di enorme importanza, il suo esordio da solista, in uscita domani per 42 Records: "un disco cantato in italiano, che racconta di Marco e delle persone che gli girano attorno". Un ottimo lavoro, sentito ed originale, che conferma il talento di questo giovane artista.
Saremo poi particolarmente felici, ed anche onorati, di presentare un grandissimo ritorno, di cui abbiamo iniziato a parlare in trasmissione negli ultimi mesi.
A ventun anni dall'ultima uscita discografica, domani sarà infatti pubblicato il nuovo album dei Ritmo Tribale, "indiscussa icona del panorama musicale italiano anni '90, un percorso di fratellanza e musica che vanta sei album, un EP e infiniti concerti". La formazione è quella storica, che dopo l'uscita di Edda aveva realizzato l'ultimo disco della band, Bahamas: Andrea Scaglia (voce e chitarra), Fabrizio Rioda (chitarra), Alex Marcheschi (batteria), Andrea "Briegel" Filipazzi (basso) e Luca Talia Accardi (tastiera).
Scioltasi all'inizio degli anni '00, la band si era riunita solo per un concerto nel 2007, e tutti i suoi membri tranne Rioda avevano pubblicato nel 2010 un disco a nome NoGuru, più volte nelle nostre scalette, con la partecipazione di Xabier Iriondo degli Afterhours e di Bruno Romani, ex Detonazione. Due concerti, ad aprile e settembre 2017, avevano rallegrato e fatto sperare i tanti fan, ed hanno trovato un seguito nel corso dell'ultimo anno in tre nuovi singoli, ed ora in quest'album.
Si intitola La rivoluzione del giorno prima, e "suona un momento che andava fissato. Dopo anni, grazie all’inconsapevole catalizzatore che innesca la reazione, ci si ritrova con gli strumenti in mano - in realtà come persone mai ci si era perse di vista - e la magia riprende, sorprendendoci disarmati. Fra abbracci e spintoni, discorsi d’amore e d’amicizia e notti irriferibili, che così siamo sempre stati e così sempre saremo. E dunque si registra un pezzo, per tornare a muovere i fader e a dire 'Alzami in cuffia', e il risultato perfino ci piace. Tanto che se ne registra un altro e poi vediamo, non sarà troppo? E invece ne arriva un altro ancora. E si gode di quei momenti in cui si riesce ad andare tutti a ritmo. E ci si nutre del ritrovato affetto di tanti. E si suona, semplicemente. Anzi, non sempre semplicemente, si suona." Il risultato è uno splendido ritorno, dal grande impatto, che unisce mirabilmente l'inconfondibile stile di questa storica band alle sonorità di oggi.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
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