Questa settimana vi proporremo una puntata interamente dedicata ad un genere di cui ammettiamo sempre di non essere profondi esperti, ma che esploriamo spesso e volentieri, e che negli ultimi tempi ci ha regalato non poche uscite di valore. Parleremo infatti di rap, con una scaletta che partirà da qualche "classico" per proseguire con un po' di novità: Egreen, Lord Madness, Ghemon, Ghali, ElDoMino e Chef Ragoo, dalla raccolta Rewind - Epicentro Romano 4, con le produzioni di Wiskbeatz e JP Balboa.
La prima intervista vedrà protagonista un artista che abbiamo ospitato nel dicembre 2016, anche in quel caso in una trasmissione speciale sul rap (qui il podcast).
Si tratta di Moder, all'anagrafe Lanfranco Vicari, rapper ravennate sulle scene da quindici anni che si è fatto conoscere soprattutto come membro de Il lato oscuro della costa, di cui faceva parte anche quel Dj Nada che è poi diventato Godblesscomputers, a sua volta nostro ospite nel maggio 2015 (qui il podcast). Il 3 novembre 2016 è stato pubblicato il suo primo disco da solista, 8 dicembre: un lavoro molto bello, toccante e vario, che ci ha fatto scoprire un artista dall'indubbio talento, che siamo stati felici di conoscere ed ospitare.
Lo scorso 3 marzo Glory Hole Records ha pubblicato il suo nuovo album, intitolato Ci sentiamo poi. "Ogni pezzo è una polaroid che racchiude in sé l’identità del suo creatore, la ricerca di ogni suono, di ogni nota è parte del suo vissuto e del suo DNA. Liquidando velocemente le distrazioni e le futilità con un classico "ci sentiamo poi" il rapper ha sentito la necessità di creare canzoni vere e proprie, togliendo il superfluo per lasciare solo ciò che serve e ciò che non si può tacere, senza scuse. Prodotto insieme a Duna (b-boy della storica crew Break The Funk e ingegnere del suono) Moder sviluppa un lavoro di arrangiamento sulle proprie canzoni, attraverso macchine analogiche e post-produzione, per oltrepassare il concetto di Beat e Rap. Il tutto farcito dalla collaborazione di numerosi artisti conosciuti durante il percorso, uno strano collettivo che racchiude il riassunto di una vita a inseguire le parole. Le ispirazioni vanno dalla letteratura (Pasolini, Fante, Auster, Blake, Nietzsche), al cantautorato (Cohen, Conte, Filippo Gatti, Flavio Giurato) al rap (J. Cole, Talib Kweli, Stormzy, Mac Miller)."
Un ottimo lavoro, interessante e vario, con la partecipazione di alcuni ospiti a noi ben noti, come gli altri due ospiti della trasmissione.
A seguire, saremo infatti lieti di dare il bentornato anche a Claver Gold, già con noi nel dicembre 2017 (qui il podcast) e Murubutu, che avevamo intervistato poco più di un anno fa (qui il podcast).
Entrambi in attività da circa vent'anni, si sono affermati nell'ultimo decennio con una serie di ottimi dischi, che ne hanno messo in risalto il flow e le grandi doti liriche. Lo stile del primo è "intimista e riflessivo, fortemente legato alle emozioni e ai sentimenti, d'ispirazione spesso autobiografica. Il rapper marchigiano fa della capacità di raccontarsi il suo punto di forza, confessandosi senza timore di essere brutalmente onesto." Il secondo, che "nella vita di tutti i giorni è docente di filosofia e storia, ha fatto confluire la sua formazione letterarie all'interno della produzione artistica, dando vita ad una meravigliosa mosca bianca nel rap italiano. I testi di Murubutu sono racconti toccanti ed evocativi, immagini nitide che nascono come parole e diventano pellicole cinematografiche agli occhi degli ascoltatori, corti d'autore che si sviluppano a ritmo di musica."
Due artisti legati da un rapporto di amicizia che li aveva già portati a collaborare, e che il 31 marzo hanno pubblicato sempre con Glory Hole Records un intero album a quattro mani. Si intitola Infernvm, ed è un concept album molto bello ed ambizioso, che si cimenta con uno dei capolavori della letteratura italiana e mondiale. "Vestendo i panni del Sommo Poeta e del suo maestro il viaggio intrapreso si snoda, brano per brano, fra le atmosfere e i personaggi più suggestivi descritti nella prima della tre cantiche del poema di Dante. I gironi dei dannati, le pene, le figure mitologiche sono spunti da cui sviluppare metafore e suggestioni per leggere la contemporaneità e tributare la grande opera del padre della lingua italiana."
Un lavoro di grande valore, che conquista ed emoziona, e che vede ospiti quali Giuliano Palma e Dj FastCut.
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