Quest'oggi siamo particolarmente lieti di tornare a parlare del tanto atteso ritorno di un artista cui siamo molto legati, anche amico di vecchia data del sottoscritto.
Parliamo di Roberto Angelini, il cui omaggio a Nick Drake con Rodrigo D'Erasmo fu il primo concerto che organizzai per Panoplie, ormai quindici anni fa, ma che conosco da più di venti, dall'epoca in cui lui era un giovane artista prossimo all'esordio ed io un dj alle prime armi, in quel posto speciale che era Il Locale, a Roma. Risale al 2011 il suo ultimo disco, Phineas Gage, uscito per la sua etichetta FioriRari, ma nel frattempo non è comunque rimasto mani in mano, dedicandosi in primo luogo ad un gran numero di collaborazioni con altri artisti, come la co-produzione dell’ultimo pluripremiato album di Niccolò Fabi Tradizione e Tradimento e la produzione del primo disco di Margherita Vicario. Ha anche creato Discoverland, duo con Pier Cortese, ha portato avanti la divulgazione dell'opera di Nick Drake con altri tour ed un documentario, ed è protagonista di una carriera televisiva ormai quasi decennale, prima su Rai3 con Gazebo, poi su La7 con Propaganda Live.
Qualche mese fa abbiamo accolto con gioia l'annuncio di un suo nuovo disco, uscito finalmente venerdì scorso. Il cancello nel bosco alterna canzoni e parti strumentali, include alcuni brani scritti e prodotti insieme a Gigi Canu e Marco Baroni dei Planet Funk e vede la partecipazione di altri musicisti d’eccezione, da Rodrigo D’Erasmo a Fabio Rondanini, da Darrin Mooney dei Primal Scream a Gabriele Lazzarotti, José Ramon Caraballo, Daniele "Coffee" Rossi, fino a Kyungmi Lee e Valentina del Re. Un lavoro bello e vario, che sa divertire ed emozionare, che Roberto presenta così: "Questo disco è il frutto di dieci anni d’incontri e collaborazioni, di appunti nei camerini e nelle camere d’albergo durante i più svariati tour. Ho sempre cercato di assecondare la musica ed è stata lei che ha deciso per me la vita del musicista performer preferendola a quella del cantautore. Le canzoni non mi escono più con la facilità di un tempo e non sento più quella necessità o urgenza che ho sempre ritenuto necessarie per giustificare la fatica di comporre un disco e la follia di pretendere che qualcuno lo ascoltasse. In questi anni ho suonato, prodotto, scritto per altri, composto per teatro, cinema e tv. Mi sono avventurato nel fantastico mondo della lapsteel, della pedalsteel e della weissemborn cercando di trovare un linguaggio originale. A un certo punto mi sono reso conto di aver messo da parte negli hard disk di studi di registrazione, appartamenti, case di campagna, luoghi sparsi, Roma, Milano, Londra, Napoli una serie di cose che meritavano (a mio avviso) di comporre un disco. Il Cancello nel Bosco racchiude tutte le mie anime e molte delle collaborazioni di questi anni."
Nell'attesa di dargli il bentornato in trasmissione per presentarlo, oggi vi proponiamo il video, divertente quanto inquietante, de L'era glaciale, per la regia di Francesco Cabras ed Alberto Molinari: enjoy!!
Nell'attesa di dargli il bentornato in trasmissione per presentarlo, oggi vi proponiamo il video, divertente quanto inquietante, de L'era glaciale, per la regia di Francesco Cabras ed Alberto Molinari: enjoy!!
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