Dieci giorni fa abbiamo avuto il piacere di ospitare nuovamente l’amico (e produttore fresco vincitore di Grammy) Tommaso Colliva, che ci ha presentato l’album dal vivo dei Calibro 35 (qui il link al podcast).
Abbiamo ovviamente parlato dei musicisti che hanno partecipato, ed in particolare dei fiati, già presenti nei precedenti lavori, ma mai stati parte integrante della band come in questo disco e tour.
Paolo Raineri alla tromba e Francesco Bucci al trombone hanno dato un contributo fondamentale al sound di S.P.A.C.E., ma oggi vogliamo parlare di loro in un altro contesto, quello del loro progetto, chiamato Ottone Pesante, nato con l'obiettivo di dimostrare come due fiati ed una batteria potessero suonare musica.. metal!
A un anno dall’uscita dell’EP di esordio, il 15 novembre pubblicheranno il loro primo album, confermando che non si trattava né di un progetto estemporaneo né di un divertissement. Con un tour di quasi 90 date alle spalle, un cambio nella formazione (alla batteria non c’è più Simone Cavina, sostituito da Beppe Mondini, fra gli altri già nella riunione degli Scisma dell’anno scorso) ed apprezzamenti trasversali, dal metal al jazz fino ai buskers, la band fa un ulteriore passo avanti nella sua sfida, con questo nuovo lavoro.
Brassphemy set in stone è infatti “un’evoluzione e non una semplice estensione del loro primo lavoro omonimo, in cui la musica si fa ancora più serrata ed estrema, anche dal punto di vista tecnico. La scrittura, di cui è principalmente artefice Francesco Bucci, mantiene sempre un approccio melodico e nell’album sono contenute anche alcune divagazioni di stile per dare respiro all’ascoltatore (come il doom di “Trombstone”, non a caso piazzato a metà del disco) ma la ferocia e la velocità media dell’album sono impressionanti, richiedendo una capacità di sopportazione fisica e mentale non comune.”
Un album impegnativo, ma di grande valore ed originalità, che vi presenteremo anche in trasmissione nelle prossime settimane.
Nell’attesa, vi proponiamo il primo video, realizzato da Ram Das Foschi per il brano Bone crushing: enjoy!!
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