Quest'anno, ad esempio, è stato il caso di Diodato, che abbiamo intervistato una prima volta cinque anni fa per presentarvi il suo disco di esordio, E forse sono pazzo, che includemmo anche nelle Sentieri Sonori Picks 2013. Lo abbiamo poi ospitato nuovamente a fine 2014 (qui il podcast) per parlare di A ritrovar bellezza, il suo secondo lavoro in cui reinterpretava con nuovi arrangiamenti e con la sua splendida voce una serie di brani della grande tradizione della canzone italiana. Dopo tanti concerti, riconoscimenti, ed alcune prestigiose collaborazioni, nel gennaio dell'anno scorso il cantautore pugliese è tornato finalmente con un nuovo disco di inediti, Cosa siamo diventati, che vi abbiamo presentato con una nuova intervista (qui il podcast). Un ottimo album, che prosegue il suo percorso fra canzone d'autore e rock con sempre maggiore maturità, e che arriva al cuore anche per la sua voce, sempre più bella ed emozionante.
A fine anno vi abbiamo presentato un nuovo singolo e video, Cretino che sei, per poi essere felici di rivederlo sul palco del Festival, questa volta fra i big, accompagnato dalla tromba del grande Roy Paci. Hanno presentato Adesso, un bel brano che Diodato racconta così: "Mi sono reso conto d’aver sprecato tante opportunità di non aver vissuto a pieno tanti momenti speciali e ho capito che spesso sono le nostre insicurezze, le nostre paure a portarci altrove, a distrarci. Sicuramente i tempi che viviamo non aiutano, visto il continuo bombardamento di informazioni a cui siamo sottoposti, ma il problema non è la tecnologia, non sono i social. È il nostro approccio ad essi ad essere spesso malato, perché guidato da quelle stesse fragilità, da una costante ricerca di conferme che però solo la realtà può darci. Adesso rappresenta una volontà chiara, una sorta di mantra che ripeto con forza a me stesso per non tornare a commettere gli stessi errori e per non dimenticare che tutto ciò che di buono ho ottenuto, è sempre arrivato da un vissuto cosciente. La nostra costante ricerca della felicità troverà sempre più appagamento nel viversi il momento, in una condivisione attenta, che in una nostra proiezione distratta, futura e virtuale."
Oggi ve ne presentiamo il video, per la regia di Riccardo Petrillo e Giulio Scarano: enjoy!!
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