Wednesday, February 7, 2018

Tommaso Di Giulio, primo singolo e video dal prossimo disco: A chi la sa più lunga

Quest'oggi torniamo a parlare di una delle novità che vi abbiamo presentato sabato scorso (qui il podcast), il nuovo singolo di un artista romano che seguiamo già da qualche anno.

Cantautore e musicista, Tommaso Di Giulio è anche autore per altri cantanti ed interpreti (ad esempio è sua Disordine d’aprile, canzone dell’ultimo album di Max Gazzè, cui partecipa per un duetto) e compositore di colonne sonore (ad oggi più di 20 per teatro, cinema e audiovisivi). Da due anni suona dal vivo quella che ha composto per Dieci storie proprio così, uno spettacolo in costante evoluzione (e anche un film prodotto da Rai Cinema) che tratta il tema della lotta alle mafie e che ha registrato il tutto esaurito nei maggiori teatri italiani.
Ha pubblicato il suo album di esordio, Per fortuna dormo poco, nel 2013, e noi l'abbiamo scoperto due anni dopo, per il suo secondo disco, L'ora solare, di cui aveva curato la produzione artistica e gli arrangiamenti assieme a Francesco Forni. Un lavoro molto interessante, che vedeva anche la partecipazione di una serie di ospiti ben noti dalle nostre parti, come Enrico Gabrielli, Roberto Angelini, Giorgio Baldi, Fabio Rondanini, Gabriele Lazzarotti..

Il suo nuovo album si intitolerà Lingue, sarà pubblicato il 30 marzo da Leave Music, ed è anticipato dal singolo che l'artista presenta così: "Le prime immagini evocate in A chi la sa più lunga sono una sintesi parziale di quello ho visto in una mattina d'agosto affacciandomi alla finestra di una casa a Catania, dove ero ospite di un amico. Si tratta di una piazza con bambini e spacciatori che "si invidiavano" a pochi metri di distanza; dove un vecchio dall'aria mistica e al contempo molto terrena lanciava maledizioni contro non si sa chi mentre faceva apprezzamenti espliciti alle donne di passaggio; dove un nutrito gruppo di persone sembrava contemporaneamente molto unito e anche molto solo e dove la "tristezza" (il nome emblematico che i siciliani hanno dato ad una malattia che colpisce gli aranceti tingendo di giallo le piante) dipingeva il panorama. Insomma, si trattava di uno spettacolo dominato dal contrasto: una fiera dello ying e dello yang. Ho portato dentro di me queste immagini fino a Roma, città altrettanto difficile e non meno ricca di contraddizioni, e ho scritto una canzone che parla di un mondo sull'orlo del baratro, quasi fosse un piccolo film pre-apocalittico in cui due persone si cercano a vicenda per avere un punto fermo nella loro vita e, possibilmente, migliorarsi a vicenda. La ricerca di un appiglio, dell'amore puro, di un centro, di un'ancora di salvezza mentre tutto intorno infuria la tempesta è qualcosa che negli ultimi anni ha fatto parte della mia vita in modo molto imponente. E' una canzone sul disperato tentativo di individuare e tenersi stretto ciò che conta veramente, o meglio: chi conta veramente per noi."
Oggi ve ne presentiamo il bel video, realizzato da Davide Bart Salvemini, "una piccola Space Odissey (o Oddity!) psichedelica realizzata in animazione, in cui una sorta di Major Tom(maso) cerca la sua meta, o forse la sua metà, e quindi la sua Lei, sfidando lo spazio profondo e il suo buio": enjoy!!




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