Inizieremo questo sabato, 2 febbraio, tuffandoci nel mondo del rap, ospitandone due grandi protagonisti, che sono fra l’altro amici ed hanno collaborato vicendevolmente nei loro nuovi album.
Parleremo in primo luogo del seguito di uno splendido disco album pubblicato da Glory Hole Records il 19 dicembre 2016, che abbiamo presentato con un'intervista ad inizio 2017 (qui il podcast) ma che purtroppo avevamo ricevuto leggermente troppo tardi per inserirlo nelle Sentieri Sonori Picks 2016. Si intitola Dead Poets, ed è opera di Dj FastCut, dj e beatmaker sulle scene da una quindicina di anni, membro di GuastaF3st3 ed anche attivo a livello internazionale: "Made cuts for Snoop Dogg, Busta Rhymes, KRS ONE, Ghostface Killah, Raekwon.." Tutto il lavoro, imperniato su riferimenti e campioni da L'attimo fuggente, è ricchissimo di ospiti di valore e prestigio.
A fine anno è stato annunciato l'arrivo del secondo volume: Dead Poets 2: I Due Ordini è uscito l'11 gennaio per Glory Hole Records e può essere ordinato a questo link. Un'opera ancor più imponente, già solo per i numeri, ben 26 brani ed addirittura 63 MCs, inclusi tanti nomi ben noti dalle nostre parti, come Ice One, Danno, Claver Gold, Murubutu, Moder, Kento, Militant A.. Un lavoro ricchissimo, vario e di grande impatto, splendido manifesto del miglior rap italiano.
Sempre questo sabato, 2 febbraio, accoglieremo proprio uno degli ospiti del disco di Dj FastCut, Murubutu, per presentare Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli, in uscita venerdì 1° febbraio per Mandibola Records e Glory Hole Records (pre-order qui).
Si tratta del quinto album del rapper emiliano, e del terzo concept: dopo il mare ed il vento, il tema è la notte. "La notte come realtà parallela che trasforma magicamente i luoghi su cui cala mutandone i contorni, i colori ma anche le percezioni, i comportamenti e i sentimenti delle persone che la vivono. La notte come momento di riposo o tormento, ora sogno, ora incubo. Nell’album la notte si fa medium narrativo attraverso cui raccontare fenomeni complessi come la guerra, la solitudine, il lutto ma anche il fascino della natura, l’ispirazione artistica, l’amore."
Le liriche di Murubutu sono come sempre ricche e di forte ispirazione letteraria, e si amalgamano perfettamente con le produzioni, affidate in gran parte a beatmakers della scena hip hop nazionale (incluso lo stesso Dj FastCut), con il loro suono classico e caldo. Molti gli ospiti, dai soci di sempre (La Kattiveria e Dj T-Robb) e a due talentuose voci femminili (Daniela Galli, Dia), da altri rapper che ben conosciamo (Caparezza, Mezzosangue, Claver Gold, Willie Peyote, Dutch Nazari) ad interventi strumentali di musicisti come Emanuele Reverberi dei nostri recenti ospiti (qui il podcast) Giardini di Mirò. Il risultato è un ottimo lavoro, che vuole essere "una dimostrazione, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, di come si possa realizzare musica hip hop senza tralasciare concetti e riferimenti che possano contribuire ad una crescita culturale."
Sabato 9 avremo il piacere di accogliere due grandi band, che hanno segnato gli ultimi decenni della musica italiana, a partire da una che in 25 anni di storia ha saputo evolvere notevolmente, senza per questo perdere l'inconfondibile marchio di fabbrica.
Stiamo parlando dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che avevano pubblicato il loro ultimo disco, Inumani, nel marzo 2016, ad un anno da Quando eravamo swing, il particolare lavoro realizzato con l'Abbey Town Jazz Orchesta, ed a tre da Nel giardino dei fantasmi, il loro precedente LP di inediti. È quindi con grande gioia che abbiamo accolto l'uscita del loro nuovo album: Sindacato dei sogni è stato pubblicato venerdì 25 gennaio dalla loro etichetta, La Tempesta, ed è stato anticipato da tre singoli che abbiamo già presentato sia in trasmissione che qui sul blog, Caramella, Bengala e Calamita, che sono poi i nomi dei tre gatti in copertina.
Il titolo è un chiaro omaggio al rock psichedelico (traduzione di The Dream Syndicate, storica band cui abbiamo già parlato qui sul blog) e questo nuovo album, che sembra a primo ascolto un ritorno al sound originale del gruppo, contiene molte novità: "batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti e liriche poetiche ed ironiche portano questo lavoro in un territorio classico, e la vena psichedelica, filo conduttore del lavoro, ha trovato nel musicista e produttore Matt Bordin, già Mojomatics e Squadra Omega, l’interlocutore perfetto per la ricerca del nuovo sound."
Sempre sabato 9, saremo felici di dare il bentornato in trasmissione ad uno dei nostri più grandi "eroi musicali", che abbiamo già ospitato più volte, ed anche portato due volte in concerto a Lussemburgo.
Parliamo di Emidio Clementi che, dopo i vari progetti degli ultimi anni, da quelli con Corrado Nuccini ai Sorge con Marco Caldara, si è rimesso al lavoro con Egle Sommacal e Vittoria Burattini. I Massimo Volume tornano finalmente, a ben sei anni da Aspettando i barbari, con un album intitolato Il nuotatore, in uscita il 1° febbraio per 42 Records: "diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva."
Per la prima volta in trio, "confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura."
Sabato 16 avremo in primo luogo il ritorno dei nostri collegamenti internazionali: accoglieremo infatti Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda) da Barcelona, e riuniremo la storica coppia di Radio e Tele Capodistria, The Russos, Ricky ed Elisa, da Trieste.
Presenteremo poi l'album di esordio del nuovo progetto di un musicista che amiamo molto, Mirco Mariani, già membro dei Mazapegul e poi autore di quattro splendidi dischi a nome Saluti da Saturno, fra il 2010 ed il 2014. Dopo l’esperienza Extraliscio, torna con una nuova creatura musicale di ispirazione finnica, Fwora Jorgensen. Un progetto nato nel suo studio, il Labotron, fra Mellotron e tanti altri strumenti vintage, con la collaborazione di un grande musicista e produttore americano, Mitchell Froom (Suzanne Vega, Crowded House, Los Lobos, American Music Club e tanti altri). Con loro, una serie di amici ed artisti di valore, come Mauro Ermanno Giovanardi e Francesco Bianconi dei Baustelle, ma anche uno splendido cameo di Gilda, giovanissima figlia di Mirco.
Il risultato è un disco che ha allo stesso tempo un sapore antico, ma dei suoni molto moderni, che cattura con melodie che entrano in testa e nel cuore, ma anche sorprende con arrangiamenti che sparigliano di continuo le carte. Uscirà il 22 febbraio, e saremo felici ed onorati di presentarlo in anteprima assoluta!!
Chiuderemo il mese, sabato 23, con il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 13 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
Curiosi di sapere quale sarà il tema del mese?
Il programma è come sempre molto denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast.. STAY TUNED!!
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