Nella trasmissione di sabato scorso (qui il podcast) abbiamo fra l'altro presentato un nuovo singolo, terza anticipazione dal prossimo disco di una band che includiamo spesso e volentieri nelle nostre scalette, e che abbiamo ospitato più volte.
Parliamo di The Zen Circus, che sono stati con noi la prima volta nel 2016 per l'ottimo La terza guerra mondiale, che abbiamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Nel 2018 abbiamo invece accolto il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Li abbiamo poi ritrovati tre anni fa sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti. Il loro bellissimo ultimo album, L'ultima casa accogliente, è uscito il 13 novembre 2020 ed è stato l'occasione per dare il bentornato in trasmissione a Karim (qui il podcast).
Il loro nuovo disco, Cari fottutissimi amici, in uscita questo venerdì (27 maggio), è un album fatto interamente di collaborazioni, di canzoni inedite realizzate per l’occasione con colleghi stimati e amici di vecchia data: Motta, Claudio Santamaria, Brunori Sas, Luca Carboni, Ditonellapiaga, Speranza, Management, Fast Animals and Slow Kids, Emma Nolde e Musica da Cucina. Dopo 118 feat. Claudio Santamaria e Caro fottutissimo amico feat. Motta, il terzo singolo è Ok Boomer feat. Brunori Sas, che raccontano così: "L’estate scorsa, mentre ammazzavamo il tempo durante l’ennesimo viaggio in autostrada, Dario ci manda un messaggio vocale. Era la bozza di una canzone per chitarra e voce intitolata ironicamente I Ragazzi di Joggi (il suo paese natio, arroccato nella Valle dell’Esaro in Calabria). Una volta ascoltata ci siamo detti immediatamente che era quella giusta da lavorare per il nostro album di collaborazioni Cari Fottutissimi Amici, diventando di fatto l’unica del lotto non proposta direttamente da noi. Così a settembre ci siamo trovati tutti insieme a Cosenza, l’abbiamo provata e riprovata, manipolata, stravolta, arrangiata ed infine registrata. Musicalmente il brano è l’incontro fra il mondo Brunoriano e quello Zen, dove una canzone d’autore Italiana a tutto tondo si veste della ritmica e delle chitarre di quel rock d’oltreoceano trasversale a noi tanto caro. Testualmente invece Appino e Dario hanno lavorato a lungo e minuziosamente sulle proprie differenze, utilizzando le rispettive adolescenze per raccontare a modo loro cosa succede quando la tua generazione diventa quella de i Ragazzi di ieri." Oggi ve ne presentiamo il video, per la regia d Stefano Poletti: enjoy!!
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