Si fa chiamare Gold Mass, all'anagrafe Emanuela Ligarò, e nel giugno 2019 ha pubblicato il suo primo album, Transitions. Un debutto che ci ha affascinati, conquistati e sorpresi per maturità e profondità, e che non a caso aveva attirato l'attenzione di grandi produttori internazionali, come Howie B, Marc Urselli o Luke Smith. La scelta è alla fine caduta su Paul Savage, già al lavoro con nomi quali Mogwai, Franz Ferdinand o Arab Strap. Siamo in territori elettronici, ma caldi e ricchi di mille sapori, frutto di "anni e anni di ascolto di musica, classica, lirica, rock anglosassone, latina tradizionale. Ho passato inverni in compagnia di Dylan, del progressive inglese, ho apprezzato i cantautori italiani e sono stata travolta dall'elettronica." Abbiamo presentato i primi singoli in anteprima radiofonica, per poi ospitarla in trasmissione (qui il podcast) per farci raccontare la nascita di questo ottimo lavoro, che non abbiamo esitato ad includere nelle Sentieri Sonori Picks 2019.
Nel maggio del 2021 è seguito Safe, EP interamente prodotto da lei, con cui "si spinge ulteriormente verso un terreno ostinatamente elettronico, andando a ricercare un suono sempre più minimale e scuro rispetto all’album di debutto: viene dato ancora più risalto alla voce che letteralmente sostiene il resto della composizione che risulta quindi appesa alla linea vocale." Nello stesso anno ha partecipato al prestigioso festival Eurosonic di Groningen, il successivo al Future Echoes di Norrköping, ed al South by Southwest di Austin, Texas.
Lo scorso 13 gennaio ha pubblicato un nuovo singolo, Flare, "una cavalcata inarrestabile e motivazionale, un invito a vivere la vita con consapevolezza, restando sempre autentici e coerenti con la verità, perseguendo in questo modo la propria luce, senza alcun timore." Uno splendido brano, come sua abitudine molto affascinante, che vi presentiamo con il bel video, realizzato dall’artista digitale visivo e programmatore AI creativo, Stas Sumarokov: enjoy!!
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